Zamagni presidente dell’Agenzia per le ONLUS

È Stefano Zamagni il nuovo presidente dell’Agenzia per le Organizzazioni Non Lucrative di Utilità Sociale – meglio nota come Agenzia per le ONLUS – struttura governativa di diritto pubblico insediatasi a Milano l’8 marzo 2002, che opera sotto la vigilanza della Presidenza del Consiglio (cui è tenuta ad inviare annualmente una relazione sull’attività svolta) e che è stata istituita con il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 26 settembre 2000, con cui si è dato seguito alla delega prevista dall’articolo 3, comma 188 della Legge 662/1996.
Nella pratica l’Agenzia si esprime su questioni di rilevanza generale, con atti e pareri di indirizzo sull’applicazione della disciplina vigente e di conformità alla stessa, sulla base dei quali vengono poi regolati i casi specifici. I quesiti, formulati da privati, non devono avere carattere teorico-pratico (ambito che non rientra nelle attribuzioni dell’Agenzia) ma essere di rilevanza generale e di interpretazione in chiave normativa.

L’arrivo di Zamagni alla presidenza dell’Agenzia – succedendo a Lorenzo Ornaghi – è quasi un percorso “naturale” per “il padre” del Decreto Legislativo 460/1997 (istitutivo delle ONLUS), che oggi guarda con estrema attenzione al lavoro della Commissione insediata presso il Ministero dell’Economia, allo scopo di riscrivere la disciplina civilistica di associazioni e fondazioni (Libro I, Titolo II del Codice Civile).
Il lavoro di tale Commissione, presieduta dal sottosegretario Roberto Pinza, è stato ritenuto necessario, in quanto le norme che regolano l’ampia e variegata galassia dei soggetti senza scopo di lucro risalgono al 1942 e non rispondono più alla realtà contemporanea, spesso rappresentando anzi un freno al dispiegamento di tutte le potenzialità del settore.
Chiaro dunque prevedere che il buon esito dei lavori della Commissione e i lavori parlamentari che poi seguiranno, avranno influenza anche sull’operato dell’Agenzia per le ONLUS. Permettere infatti a fondazioni e ONLUS di finanziarsi, costituendo imprese sociali o “civili” (come ama definirle lo stesso Zamagni) è una grande opportunità che apre nuovi orizzonti, una sorta di “passaggio obbligato” per permettere al Terzo Settore di crescere, dal momento che oggi le realtà più dinamiche si trovano nell’impossibilità di crescere e di aumentare il loro raggio di azione. L’obiettivo, invece, è quello di consentire il finanziamento delle loro attività con modalità nuove e maggiormente strutturate.
(S.B.)