Persone con disabilità che valorizzano il patrimonio artistico e paesaggistico del Lago di Como

Sono due giovani con disabilità del Centro di Lavoro Guidato CDD La Nostra Famiglia di Como i protagonisti del cortometraggio “Villa del Grumello, un tesoro tra eccellenza e fragilità”, frutto di un progetto realizzato in collaborazione con l’Associazione Villa del Grumello e la Fondazione Como ETS, oltreché con il supporto degli Amici di Como, voluto per sottolineare come anche le persone con disabilità possano dare il loro contributo per valorizzare il patrimonio artistico e paesaggistico del Lario
"Villa del Grumello, un tesoro tra eccellenza e fragilità"
I due giovani protagonisti di “Villa del Grumello, un tesoro tra eccellenza e fragilità”, in un’immagine del cortometraggio

Gli ospiti del Centro di Lavoro Guidato CDD La Nostra Famiglia di Como sono ormai una presenza viva e riconosciuta nel tessuto cittadino. Da anni portano energia, curiosità e desiderio di incontro attraverso iniziative artistiche, eventi culturali e percorsi educativi, pensati per aprirsi al territorio e raccontarsi al mondo.
È da questo spirito di apertura che è nato un nuovo progetto realizzato in collaborazione con l’Associazione Villa del Grumello e la Fondazione Como ETS – iniziativa, quest’ultima, promossa da Como 1907 per valorizzare il territorio -, grazie al prezioso supporto degli Amici di Como. Un’esperienza intensa, che ha preso forma durante l’estate e l’autunno dello scorso anno e che ha portato alla realizzazione del cortometraggio-documentario intitolato Villa del Grumello, un tesoro tra eccellenza e fragilità (disponibile a questo link), dedicato a uno dei luoghi più affascinanti della città, vale a dire appunto la Villa del Grumello, gioiello storico con un parco secolare ed una vista mozzafiato sul lago di Como ma anche un luogo di condivisione, di partecipazione e di progettualità: «La Villa – osserva infatti Chiara Bignami, responsabile dei progetti, eventi e comunicazione dell’Associazione Villa del Grumello – è luogo di sperimentazioni creative, contaminazioni disciplinari e iniziative che si aprono al territorio. È un luogo in trasformazione e continuo arricchimento, con una postura liminale tra città e “selva”, tra lago e cielo, tra cura e spontaneità, tra eccellenza e fragilità: è un luogo d’inclusione, che ricompone dicotomie e stimola approcci sensibili e sguardi capovolti».

«Il Centro di Lavoro Guidato di Como – spiega lo psicologo Luca Avellis, che ha curato il progetto con l’educatore Giorgio Gatti – da anni porta avanti un progetto di formazione e inclusione lavorativa per le persone con disabilità, con uno sguardo attento alla loro creatività e capacità di mettersi in gioco. Questo cortometraggio si inserisce in tale percorso culturale e nasce da una richiesta precisa: raccontare la bellezza di Como. E così, ispirati da questo obiettivo, abbiamo costruito una piccola storia».
Il corto, dunque, vede come protagonisti due giovani, impegnati in una caccia al tesoro con i loro compagni del Centro. Durante l’avventura si imbattono quasi per caso nella villa affacciata sul lago e ne restano rapiti. Qui incontrano Chiara Bignami, che li guida alla scoperta di questo luogo ricco di fascino e storia: «Attraverso le sue parole – aggiunge Avellis -, e con lo sguardo attento e curioso dei ragazzi, entriamo anche noi nella magia della villa, nei suoi scorci silenziosi, nei giardini, nella luce che filtra dalle vetrate».
La storia si chiude con un finale inatteso, ma è soprattutto il viaggio che resta impresso: quello dentro un luogo speciale, raccontato da chi, ogni giorno, cerca nuove strade per conoscere, sperimentare e vivere il proprio territorio da protagonista.

«Il territorio comasco – ricorda ancora Avellis – si è sempre caratterizzato per una grande sensibilità all’inclusione, garantendo alle persone con disabilità l’accesso alla bellezza dell’arte e della cultura. Ebbene, con questo progetto vogliamo sottolineare come anche le persone con disabilità possano dare il loro contributo per valorizzare il patrimonio artistico e paesaggistico del lago».
«Fondazione Como ETS – afferma la responsabile di essa Camilla Veronelli – nasce dall’idea di voler valorizzare il territorio e coloro che lo vivono ogni giorno con dedizione. Raccontare il nostro lago attraverso gli occhi e il cuore dei ragazzi è l’esempio perfetto di condivisione e inclusione per la comunità»,
«La Nostra Famiglia – conclude Daniele Brunati, direttore generale di Amici di Como – è una realtà preziosa per Como ed è per noi motivo d’orgoglio poterla annoverare tra i nostri partner storici. Da anni siamo legati da un rapporto umano e professionale che ci ha arricchito e ci ha permesso di portare a termine progetti importanti, iniziando con il confezionamento dei giocattoli in occasione della Città dei Balocchi, per arrivare al progetto Un Dono a Natale che senza il contributo delle persone del Centro di Lavoro Guidato, dei volontari, degli operatori e di Roberto e Mariapia Zanchini non sarebbe realtà. Ogni anno, infatti, in Via Zezio a Como vengono assemblati e distribuiti oltre 1.400 pacchi alimentari che vanno ad allietare le festività natalizie di altrettante famiglie. È stato quindi naturale, per Amici di Como, essere al fianco della Nostra Famiglia anche in questo nuovo progetto culturale che ancora una volta mette al centro i ragazzi e ne esalta ricchezze e peculiarità». (C.T. e S.B.)

Per ulteriori informazioni: ufficio.stampa@lanostrafamiglia.it (Cristina Trombetti).
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