È stato presentato il 26 marzo scorso, presso il Castello di Riomaggiore (la Spezia), il Progetto GUFI (Guide per la Fruizione Indipendente), iniziativa sperimentale curata da Federparchi, con il patrocinio e il supporto del Ministero della Salute e di quello delle Politiche Sociali, che consentirà, a chi non vede, di “ascoltare” la celeberrima Via dell’Amore, sentiero simbolo delle Cinque Terre.
Sono in realtà alcuni anni che l’Ente Parco Nazionale delle Cinque Terre, pur tra grandi difficoltà, ha intrapreso, in collaborazione con le amministrazioni locali, la strada dell’accessibilità e dell’inclusione sociale, creando, laddove l’orografia del territorio lo permette, ascensori e rampe per evitare alle persone con disabilità che la visita ai meravigliosi borghi della zona o una passeggiata sulla Via dell’Amore si trasformassero in spiacevoli percorsi ad ostacoli. Ora, con il Progetto GUFI, un nuovo importante passo avanti è stato fatto.
Alla presentazione del 26 marzo hanno preso parte Paolo Pigliacelli di Federparchi, Luca Natale, responsabile della comunicazione del Parco delle Cinque Terre, Lucio Carassale, consigliere nazionale dell’UIC (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), Michele Claudio Cassinelli, presidente dell’Istituto David Chiossone di Genova, Gianluca Pasini e Vincenzo Resasco, rispettivamente sindaci di Riomaggiore e Vernazza. Considerato poi che la sensibilizzazione dell’opinione pubblica sulle problematiche del turismo accessibile è tra i principali obiettivi del progetto, sono stati invitati all’incontro anche gli studenti e i professori delle scuole medie di Riomaggiore e di Monterosso al Mare.
Grazie alle nuove audioguide, dunque, la già citata Via dell’Amore – passeggiata scavata nella roccia e sospesa sul mare – racconta in dieci tappe, a chi deve fare a meno della vista, la storia del parco, le sue bellezze paesaggistiche e naturali, i progetti di valorizzazione turistica e i suoi prodotti enogastronomici. «L’installazione dei trasmettitori alimentati da piccoli pannelli fotovoltaici sulla Via dell’Amore – ha dichiarato Natale – rappresenta solo il primo passo. Presto, infatti, attrezzeremo percorsi audioguidati in tutti i borghi delle Cinque Terre, consapevoli che le persone con disabilità non sono altro che utenti con bisogni speciali».
«Le Cinque Terre – ha sottolineato dal canto suo Cassinelli – possono essere un esempio davvero importante. Se infatti in un territorio difficile come questo è possibile abbattere, almeno in parte, le barriere che impediscono alle persone con disabilità di fruire in modo autonomo e appagante del tempo libero, si immagini cosa si potrebbe fare altrove!». (S.B.)
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