«Anni fa – dichiara Roberto Vitali, presidente di Village for all (V4A) – quando parlavo di turismo accessibile erano solo pochi pionieri ad ascoltarmi. Oggi è una realtà all’attenzione degli imprenditori e delle Istituzioni ed è nata anche una Commissione Ministeriale per la Promozione del Turismo Accessibile, di cui io stesso faccio parte. Tra le prime istituzioni a dare attenzione a V4A e al turismo accessibile ci sono ENIT, Federcamping e a seguire tante altre associazioni che ruotano attorno a questa realtà».
Vale la pena a questo punto ricordare che Village for all – di cui il nostro sito ha avuto più volte già occasione di occuparsi – è un’iniziativa patrocinata anche dal Ministero del Turismo, dall’ENIT (Agenzia Nazionale del Turismo), da FAITA-FederCamping (Federazione delle Associazioni Italiane dei Complessi Turistico Ricettivi all’Aria Aperta), dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e dal Laboratorio Nazionale sul Turismo Accessibile SiPuò.
Si tratta di un marchio di garanzia cui aderiscono venticinque villaggi turistici, dal Nord al Sud dell’Italia, unica organizzazione del genere in Europa e primo network del nostro Paese attrezzato per garantire con le proprie informazioni la reale accessibilità di villaggi e campeggi. Tutte le strutture segnalate nel sito internet www.villageforall.net sono state infatti visitate da personale dell’associazione che ne ha raccolto le varie informazioni utili a valutarne i requisiti di accessibilità per persone con qualsiasi tipo di disabilità o difficoltà motoria, oltre che per i familiari al seguito.
Questa estate, poi, i dati sembrano confermare una grande attenzione anche da parte dei cittadini. «Nei venticinque villaggi a noi affiliati – segnala infatti Vitali – non c’è un posto libero fino a metà settembre: è il segno di un mercato che si espande, rappresentando anche un valore economico importante».
Il momento, dunque, sembra particolarmente propizio per “ampliare gli orizzonti” e in tal senso sarà prioritario far crescere ad esempio il confronto a livello internazionale. Non a caso, proprio in questi giorni, il quarto seminario preparatorio al Congresso Mondiale del Turismo Sociale – importante evento promosso dal BITS (Bureau International du Tourisme Social), che si terrà a Rimini dal 19 al 23 settembre – si è svolto a Ferrara, la città da cui parte l’esperienza di Village for all, e con la determinante collaborazione di quest’ultima, si è parlato esclusivamente di turismo accessibile, avvalendosi della partecipazione di rappresentanti delle Istituzioni, degli enti impegnati nel turismo, delle associazioni di persone con disabilità e degli stessi esponenti del BITS, oltre che di professionisti del settore.
Del resto è proprio la formazione uno dei passaggi fondamentali, secondo il presidente di Village for all. «Serve – annota infatti Vitali – una formazione per tutti gli operatori della filiera turistica che dia gli strumenti culturali e professionali necessari per avvicinarsi a questo mercato». «Un altro aspetto su cui puntare – aggiunge – è poi il concetto di accessibilità trasparente, la realizzazione, cioè, di interventi mirati a soddisfare i bisogni dei clienti con una migliore qualità delle prestazioni offerte, nelle strutture, nei percorsi, nei servizi, senza connotazioni estetiche di carattere ospedaliero, rispettando i canoni del cosiddetto Universal Design (progettazione universale)».
Confronto a livello internazionale, dunque, formazione dei professionisti e naturalmente raccolta di informazioni oggettive e verificabili. «Quest’ultima, conclude Vitali – dovrà per altro diventare un compito delle Istituzioni pubbliche ed essere aggiornata al massimo ogni due anni». (S.B.)
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