A differenza di quel che comunemente si può pensare, le bocce non le lanciano solamente più o meno arzilli nonnetti che si ritrovano nei campetti per quattro tiri in allegria. Il gioco delle bocce, infatti, ha una tradizione antichissima: in Turchia (a Catal Huyuk) sono state ritrovate alcune sfere in pietra – antenate delle attuali bocce – che risalgono circa al 7000 avanti Cristo e anche in Egitto sono stati trovati degli oggetti simili in una tomba, risalenti al secondo millennio avanti Cristo.
Nel gioco moderno, poi, le bocce venivano realizzate in avorio e risultavano quindi molto costose, soprattutto perché l’omogeneità delle zanne di elefante, da cui erano ricavate, è variabile (in media era idonea una zanna su cinquanta). Abolita questa barbarie, con l’invenzione e il perfezionamento della bachelite, le bocce da biliardo sono state realizzate in questo materiale più povero e la cosa ha reso la pratica della disciplina molto più economica e accessibile. Ciò premesso, le bocce possono essere uno strumento oltremodo utile per sviluppare non solo nuovi interessi, ma anche nuove, perché no, abilità.
A riprova di ciò, dopo la pausa estiva, riprenderà venerdì 24 settembre – proprio al Bocciodromo Comunale di Maniago (Pordenone) – il Progetto Sport e disabilità – Insieme si può [se ne legga nel nostro sito un’ampia presentazione, cliccando qui, N.d.R.], cui hanno già preso parte ben duecento persone – soprattutto ragazzi e ragazze – provenienti non solo da Maniago, ma anche dalle vicine località di Codroipo, Azzano Decimo, Spilimbergo, Istrago e da Pordenone stessa.
Nella fattispecie dell’iniziativa dedicata alle bocce, essa è stata resa possibile dalla generosità di soci e volontari dell’Associazione Bocciofila Violis e dell’intero quartiere di Sud ferrovia e si protrarrà tutti i venerdì (ore 10-11.30), con una breve pausa solo per le festività natalizie. La Bocciofila Violis accoglierà dunque gli ospiti del Centro Diurno di Maniago e della Comunità Alloggio Casa Carli (gestita dalla Cooperativa Sociale Itaca), per svolgere attività motorie e ricreative, ma non solo.
«L’idea di dedicare momenti di solidarietà ai ragazzi e agli adulti con disabilità, avviata dalla Violis nel 2005, nasce dalla convinzione – afferma il presidente della Bocciofila Violis, Renzo Bolzicco – che le persone con disabilità stesse possano, se adeguatamente stimolate e istruite, godere dei benefìci della pratica di una disciplina sportiva di squadra o individuale».
Sport e disabilità – vale la pena ricordarlo – è un progetto pilota attivato l’anno scorso dal Comune di Maniago che vede coinvolti assieme l’Assessorato alle Politiche Sociali, retto da Ilia Franzin, e il Referato allo Sport che fa capo a Gianfranco Turatti, con il sostegno del presidente della Provincia di Pordenone Alessandro Ciriani. Fondamentale per il successo ottenuto durante il primo anno è stata la preziosa collaborazione di alcune associazioni sportive del territorio, tra le quali – oltre alla citata Violis – sono coinvolte a vario titolo Maniago Nuoto, Basket Maniago, Gruppo Arcieri Maniago, Jouf Ski & Snowboard Team e Judo Club Maniago, oltre alla Lega Handicap e alla Cooperativa Sociale Itaca.
«Attraverso momenti collegiali di allenamento sportivo e di coinvolgimento nelle competizioni – si leggeva nel progetto – alle persone con disabilità viene proposta la possibilità di praticare una sana attività fisica attraverso la quale godere dei non rari momenti di incontro e condivisione». Anche perché la partecipazione, aperta a tutti, non è vincolata ad aspetti economici, così come gli allenamenti e le competizioni si svolgono nelle migliori condizioni ambientali e organizzative.
Tornando al gioco delle bocce, «esso – dichiara ancora Bolzicco – si è rivelato come attività sportiva idonea a diverse età e livelli di disabilità. Pur essendo poi un programma principalmente sportivo, la Bocciofila Violis offre ai duecento ragazzi e ragazze coinvolti nel progetto anche la possibilità di fare esperienze sociali e culturali, occasioni di scambio di opinioni, esperienze ed informazioni tra gli operatori e le famiglie e momenti di socializzazione».
Ogni anno, infatti, nel mese di giugno, ottiene sempre maggiore successo e partecipazione la manifestazione Sport e solidarietà: l’unione che dà forza, diventata ormai appuntamento fisso, cui partecipano finanche gli ospiti dell’ANFFAS di Pordenone (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), del Laboratorio Socio Occupazionale di Barbeano di Spilimbergo, insieme a operatori sanitari e familiari.
Va riconosciuto, infine, un particolare merito ai cinque tesserati della Bocciofila Violis Maniago che ogni venerdì offrono gratuitamente e generosamente la loro preziosa collaborazione, vale a dire Luca Sante Basso, Gianfranco Famea, Lino Perin, Tiziano Pioli e Claudio Rosa Gastaldo.
Obiettivo più generale di Sport e disabilità è coinvolgere le persone con disabilità nelle attività sportive, per favorire la socializzazione, l’apprendimento nel rispetto delle regole e per uscire dall’isolamento in cui sovente sono loro malgrado costrette. Lo spirito del progetto è infatti quello di valorizzare l’importanza che lo sport può avere come elemento di crescita personale, cercando di abbattere le barriere mentali e culturali che spesso sorgono, dando l’opportunità di integrarsi nella società. (Fabio Della Pietra)
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