Ad Alleghe ancora una volta, tutti insieme sugli sci

di Giulio Nardone*
Sci di discesa e sci di fondo, nelle Dolomiti bellunesi, elette ormai da venticinque anni come sede dell'evento: inizierà il 23 gennaio e si protrarrà fino al 30 l'annuale raduno degli sciatori ciechi appartenenti al Gruppo sportivo dell'Associazione Nazionale Disabili Visivi (ADV), la manifestazione sciistica per non vedenti più antica in Italia - questa è la ventottesima edizione - e anche quella dalle dimensioni maggiori a livello europeo, che ha visto la partecipazione nel corso degli anni di circa un migliaio di non vedenti. Un'iniziativa che presenta anche contenuti di alto valore morale e sociale

Il pettorale giallo con dischi neri (qui usato in un'attività di snowboard) è il simbolo distintivo internazionale degli sciatori ciechiInizierà con domenica 23 gennaio, presso l’accogliente Hotel Savoia di Alleghe (Belluno), l’annuale raduno degli sciatori ciechi appartenenti al Gruppo sportivo dell’Associazione Nazionale Disabili Visivi (ADV).
Si tratta della manifestazione sciistica per non vedenti più antica in Italia – questa è la ventottesima edizione – e anche di quella dalle dimensioni maggiori a livello europeo, che ha visto la partecipazione nel corso degli anni di circa un migliaio di non vedenti. Quest’anno saranno presenti una settantina di sciatori, provenienti da quasi tutte le Regioni italiane, dalla Puglia al Piemonte, dalla Sicilia alla Toscana.

Da lunedì 24, dunque, inizieranno le attività sciatorie, di discesa sulle meravigliose piste del Civetta, e di fondo nella splendida località di Malga Ciapela, ai piedi della Marmolada. Il momento clou si avrà con le gare di stile di venerdì 28 per la discesa e con quelle di velocità di sabato 29 per il fondo, fino alla conclusione dell’evento, previsto per domenica 30.
La manifestazione – che mobilita complessivamente oltre centocinquanta persone – ha eletto come propria sede, per il venticinquesimo anno consecutivo, Alleghe e Rocca Pietore, avendo trovato in questa zona del Bellunese l’optimum come qualità delle piste e come assistenza e accoglienza da parte degli operatori e della popolazione.
Alcuni dei non vedenti – di età compresa fra i 20 e i  70 anni – non hanno praticato mai lo sci di fondo o di discesa, ma le cinque ore al giorno di attività sciatoria con istruttori preparati alla guida dei ciechi, consentono a tutti i partecipanti di apprendere le modalità di base o di migliorare le loro capacità tecniche e di divertirsi in piena sicurezza. Anche chi non ha mai fatto sci di discesa è di solito in grado fin dal terzo giorno di utilizzare la sciovia e di effettuare brevi discese a velocità controllata e descrivendo delle curve.
Ai fondisti, dopo la mattinata dedicata allo sport, verrà anche offerta l’opportunità di compiere escursioni nelle località dei dintorni più interessanti sotto il profilo etnografico e naturalistico, spingendosi fin sulle vette circostanti.

Va sottolineato che questo raduno trascende gli aspetti puramente sportivi, presentando altresì contenuti di alto valore morale e sociale.
Particolarmente importante è il rapporto che si instaura fra il cieco e la sua guida, alla quale il primo si affida “ciecamente”, è il caso di dirlo; ciò crea un legame e una reciproca comprensione che difficilmente potrebbero sorgere in situazioni diverse e che spesso si trasforma in una duratura amicizia.
I discesisti più avanzati utilizzano delle piccole radio ricetrasmittenti che consentono alla voce della guida di raggiungere costantemente e in qualunque circostanza lo sciatore cieco; altri preferiscono farsi precedere dalla guida la quale, in questo caso, impartisce i comandi e i suggerimenti tecnici tramite un altoparlante che porta dietro le spalle.
Naturalmente vengono preferite le piste larghe e prive di pericoli e si attende, per effettuare i tratti di discesa, che esse siano il più possibile sgombre.
I discesisti ciechi indossano un apposito pettorale giallo con dischi neri. Una più diffusa conoscenza di tale simbolo distintivo internazionale da parte degli altri sciatori sarebbe senz’altro auspicabile e renderebbe ancora più semplice e sicura questa pratica sportiva.

Concludiamo ricordando che a fornire gli istruttori sono i seguenti Corpi dello Stato: Corpo Forestale dello Stato – Regione Veneto; Vigili del Fuoco di Belluno; Polizia di Stato della Scuola Alpina di Moena; Guardia di Finanza di Predazzo.
Estremamente importante è la collaborazione di altri volontari civili delle zone circostanti, fra cui assolutamente fondamentale quella dei vari gruppi locali dell’Associazione Nazionale Alpini, che si prodigano per assistere i fondisti ciechi sulle rinnovate e bellissime piste di Malga Ciapela.

*Presidente dell’ADV (Associazione Disabili Visivi).

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