Quel disperato bisogno di rivivere

di Dorotea Maria Guida
Il rapido cammino percorso nell'handbike dagli atleti della Polisportiva PASSO di Cuneo (Promozione Attività Sportiva Senza Ostacoli) ha certamente marciato di pari passo con la crescita di questa disciplina. «Ma per noi - come ricorda Sergio Anfossi, vero "pioniere" dell'Associazione piemontese - conta soprattutto la voglia di stare insieme e di provare emozioni che alcuni dei ragazzi avevano un disperato bisogno di rivivere». E proprio in provincia di Cuneo, a Fossano, è prevista il 9 luglio prossimo la settima tappa del Giro d'Italia di Handbike, su un circuito cittadino che non lascerà un attimo di respiro ai vari partecipanti

Sergio Anfossi, «pioniere» della Polisportiva PASSO di CuneoLa passione per lo sport, il senso dell’amicizia, la simpatia e l’impegno sono gli ingredienti che rendono coeso il gruppo di atleti della Polisportiva PASSO di Cuneo (Promozione Attività Sportiva Senza Ostacoli).
Li abbiamo incontrati alla conferenza stampa tenutasi il 30 giugno scorso a Cussanio di Fossano (Cuneo), nel salone d’onore del Giardino dei Tigli, in occasione della presentazione della settima tappa del Giro d’Italia di Handbike, perevista appunto a Fossano il 9 luglio prossimo.
Tra uno scatto e una ripresa televisiva, tra un’intervista e una bibita alla frutta, ci siamo fatti raccontare dai protagonisti l’importanza del Giro d’Italia e in particolare della tappa fossanese. Remo Merlo, responsabile generale di PASSO, ci ha informato con fierezza  che questa gara è entrata di diritto fra quelle più belle del circuito italiano dell’handbike, anche perché la corsa di Fossano giunge alla settima edizione del Trofeo Carrozzeria Canavesio “Memorial Serena”, che quest’anno coincide appunto con la settima tappa del Giro d’Italia.

Alcuni atleti della PASSO – Alessandro Borlino, Francesco Fieramosca, Massimo Giacoma, Diego Ferrero ci hanno illustrato le caratteristiche del Giro d’Italia 2011, che ha preso il via il 10 aprile a Loreto (Ancona) e che si concluderà il 28 agosto ad Alba sempre nel Cuneese. Finora si sono già svolte anche le tappe di Desenzano del Garda (Brescia), Marina di Massa (Massa Carrara), Somma Lombardo (Varese), Olgiate Olona-Solbiate Olona (Varese) e Bregnano (Como), mentre dopo quella di Fossano e prima della conclusione ad Alba, vi saranno quelle di Pordenone e Sulmona (l’Aquila).
Nella quinta e sesta tappa, tra i componenti della PASSO si sono distinti, tra gli altri, Maurizio Tallone per la categoria H3 e Claudio Mirabile nella categoria H2. Si sorride, poi, quando si parla dei discreti piazzamenti ottenuti da Diego Colombari, forse perché, usando un’amichevole ironia, nella categoria H4 il numero degli avversari è ridotto. Una menzione particolare, infine, è riservata alle donne della Polisportiva, Silvana Taravelli (giunta due volte seconda nelle ultime gare) ed Elena Serrao, uniche protagoniste al femminile di questa disciplina sportiva nell’ambito dell’Associazione cuneese.

È palpabile il guizzo d’orgoglio del presidente della Polisportiva e atleta fossanese Sergio Anfossi, quando si parla dell’importante appuntamento ormai prossimo, che i fossanesi hanno imparato ad apprezzare, onorandolo con una numerosa partecipazione di pubblico.
Il circuito sarà il collaudato anello cittadino, che impegnerà gli atleti senza offrir loro un attimo di respiro. Salite, discese e tratti in pavé sono le caratteristiche principali di una gara che ha sempre regalato spettacolo, mentre davanti al Castello dei Principi d’Acaja saranno premiati i vincitori.
Il decano degli atleti, Gianfranco Pigozzo, aveva poco tempo da dedicare alle interviste e alle domande: nemmeno per un attimo, infatti, ha mollato la messa a punto della sua handbike, riducendo il più possibile gli ingombri, per renderla aerodinamica e leggerissima. Che sia questa sua determinazione a consentirgli di ottenere sempre i migliori risultati?

Alla fine ci siamo congedati pensando a quanto sia cresciuta la Passo dal 2006, da quando cioè aveva iniziato con un solo atleta, Sergio Anfossi appunto, fino a contarne oggi ben tredici, tra i quali Davide Mangili e Christian Coccato, che quest’anno indossano per la prima volta la maglia con il logo della Polisportiva.
«Una crescita certamente legata a quella dell’handbike – sottolinea Anfossi -, ma per noi soprattutto la voglia di stare insieme e di provare emozioni che alcuni dei ragazzi avevano un disperato bisogno di rivivere».

Share the Post: