Càpita sempre che quando parla un “Potente della Terra”, un funzionario solerte prenda troppo alla lettera le dichiarazioni del suo “Signore”. E càpita anche oggi, in Italia, fatte naturalmente le debite proporzioni.
Così, alla recente “sparata” del ministro Fornero sulle assicurazioni private per le persone con disabilità (mi si passi il termine di “sparata”, perché effettivamente con il Ministro siamo un po’ in guerra…), un direttore di Distretto Sociosanitario dell’ASL 2 di Savona abbia risposto con una bella lettera alle persone con disabilità che usufruiscono di carrozzine o scooter elettrici di proprietà del’ASL, concessi in comodato d’uso gratuito, come avviene di consueto in tutta Italia, ingiungendo loro di stipulare – e di pagarsi – un’adeguata polizza assicurativa, con un massimale di almeno un milione di euro (!), «per manlevare efficacemente l’ASL da eventuali richieste di danni provocati a terzi dalle carrozzine stesse»! (Fonte: «La Stampa» del 20 giugno 2012, edizione di Savona, cronaca Riviera Albenga, p. 68).
Pare che l’episodio scatenante la surreale vicenda – ma tristemente reale per gli interessati – sia stato lo sfondamento della vetrina di un negozio da parte di una carrozzina elettrica, incidente avvenuto perché il guidatore aveva mal regolato la velocità del mezzo.
A questo punto i soliti malpensanti – forse memori del famosissimo detto più volte richiamato da un Ministro d’altri tempi* – prevedono che presto dette polizze saranno richieste anche per carrozzine manuali, deambulatori, stampelle e protesi varie.
E del resto, se così non fosse, il “rigore sarebbe disgiunto dall’equità” (perché per un ausilio sì e per altri no?)…
*Giulio Andreotti dichiarava spesso che «a pensar male si fa peccato, ma non si sbaglia».
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