Che fosse qualcosa di innovativo e fuori dagli schemi già si sapeva. Che avesse convinto e colpito nel segno lo avevano dimostrato le numerosissime testimonianze di stima ricevute nel corso dei mesi dal pubblico, ma soprattutto dalle famiglie di persone con sindrome di Down. Ma che potesse addirittura battere il record di sempre per un’agenzia di pubblicità italiana, in pochi potevano immaginarlo.
E invece così è stato: il progetto realizzato dall’agenzia di pubblicità Saatchi & Saatchi per CoorDown (Coordinamento Nazionale Associazioni delle Persone con Sindrome di Down) ha fatto il pieno di premi, durante tutta la settimana scorsa, alla cinquantanovesima edizione del Festival Internazionale della Creatività di Cannes: sette Leoni d’Oro e uno di Bronzo. Le categorie premiate sono state PR (2 ori), Promo & Activation (1 oro), Direct (2 ori), Media (1 oro), Film (1 oro) e Titanium and Integrated (1 bronzo).
A salire poi sul palco del Palais di Cannes – in occasione della prima premiazione – non sono stati i due creativi Luca Lorenzini e Luca Pannese, ma due dei ragazzi protagonisti della campagna, Matteo e Stefania, in piena coerenza con il messaggio di integrazione sociale dell’iniziativa, che – va ricordato – aveva potuto essere realizzata grazie al supporto di partner come Averna, Carrefour, CartaSì, Enel, illycaffè, Pampers e Toyota, nonché di numerosi programmi televisivi di Rai, Mediaset e La7.
La campagna aveva vissuto il proprio culmine il 21 marzo scorso, in occasione della Giornata Mondiale sulla Sindrome di Down, quando, per promuovere l’importanza dell’integrazione, era stata realizzata una versione alternativa delle campagne pubblicitarie di alcuni tra i più importanti marchi nazionali e internazionali, pianificata unicamente nel corso di quella giornata.
In tale versione, un attore dello spot originale o della campagna stampa era stato sostituito da un attore con sindrome di Down. Con lo stesso spirito, altre persone con sindrome di Down erano state protagoniste di presenze e partecipazioni all’interno di vari programmi televisivi, da La prova del cuoco a Le iene.
«Siamo orgogliosi di questo incredibile risultato – commenta Sergio Silvestre, coordinatore nazionale di CoorDown – e vogliamo ringraziare di cuore, a nome anche delle associazioni e delle famiglie, i vertici, i creativi e tutte le persone della Saatchi & Saatchi che hanno lavorato al progetto con grande impegno ed entusiasmo e tutti i clienti che hanno voluto partecipare alla campagna con generosità, condividendo il nostro obiettivo. Questi riconoscimenti sono il segno evidente che anche in Italia è possibile osare di più nella comunicazione sociale e investire su progetti innovativi come questo. È da molti anni che CoorDown si impegna a promuovere una vera inclusione nella società, nella scuola e nel lavoro, soprattutto, delle persone con sindrome di Down. Più che parlare di integrazione, è molto più efficace realizzarla e metterla in pratica: questa è stata la forza del nostro messaggio».
«CoorDown – sottolinea dal canto suo Agostino Toscana, direttore creativo esecutivo dell’agenzia che ha realizzato la campagna – è stato l’esempio perfetto del gioco di squadra. Ha partecipato praticamente tutta l’agenzia e infatti la lista dei credit è incredibilmente lunga. Credo che la coerenza totale e trasversale al concetto della campagna, culminata con i due ragazzi, Matteo e Stefania, che ritirano il premio sul palco di Cannes, abbia giocato a favore del successo dell’operazione. Da soli non ce l’avremmo mai fatta. E invece l’appoggio di tutti, dai clienti, alle case di produzione, ai media e fino agli amici delle Iene, ha portato CoorDown a questo successo insperato. Senza paura della retorica, però, devo ammettere che il momento più bello è stato quando la mamma di Stefania – presente anche lei alla Cerimonia al Palais – ci ha detto che il giorno in cui è nata sua figlia e si è resa conto che aveva la sindrome di Down mai si sarebbe aspettata di vederla poi su un palco davanti a settecento persone che l’applaudivano in piedi».
All’uscita del Palais, fotografi e telecronisti hanno intervistato i vincitori. Matteo ha dichiarato che «è stata un’esperienza bellissima ed emozionante», mentre Stefania ha voluto dedicare il premio «a tutto il CoorDown».
La campagna di comunicazione del Coordinamento, sia per la Giornata Mondiale del 21 marzo che per la Giornata Nazionale del 9 ottobre, è un appuntamento fondamentale per far conoscere e promuovere le potenzialità delle persone con sindrome di Down e questa volta si può proprio dire che l’obiettivo sia stato centrato in pieno. (Federico De Cesare Viola)
In You Tube sono visibili sia il progetto della campagna di CoorDown e Saatchi & Saatchi, sia il filmato presentato a Cannes. Per ulteriori informazioni: ufficiostampa@coordown.it.
Articoli Correlati
- Vogliamo celebrare il valore dell'integrazione «L'idea vincente di questa campagna - dichiara Sergio Silvestre, coordinatore di CoorDown (Coordinamento Nazionale Associazioni delle Persone con Sindrome di Down), a proposito dell'iniziativa che il 21 marzo, Giornata Mondiale…
- Sordocecità, la rivoluzione inclusiva delle donne Julia Brace, Laura Bridgman, Helen Keller, Sabina Santilli. E poi Anne Sullivan. Le prime quattro erano donne sordocieche, la quinta era “soltanto” quasi completamente cieca, ma non si può parlare…
- L'integrazione scolastica oggi "Una scuola, tante disabilità: dall'inserimento all'integrazione scolastica degli alunni con disabilità". Questo il titolo dell'approfondita analisi prodotta da Filippo Furioso - docente e giudice onorario del Tribunale dei Minorenni piemontese…