Altro grave provvedimento contro il Terzo Settore

Dopo la soppressione, qualche mese fa, dell’Agenzia per il Terzo Settore, è ora la volta dell’Osservatorio Nazionale dell’Associazionismo Sociale, previsto dalla Legge 383 del 2000, sempre nell’ambito del “contenimento” delle spese. Ma secondo il Forum del Terzo Settore - il cui portavoce parla di «provvedimento gravissimo» e di «scelta miope» del Governo - la riduzione dei costi c’entra assai poco

Uomo con le mani sul volto in espressione di sconforto«L’Osservatorio Nazionale dell’Associazionismo Sociale è parte integrante della Legge 383/00 e garantisce la sua rispondenza al dettato costituzionale. Il Governo ha preso un’iniziativa gravissima, immotivata e illegittima».
Questo il duro commento di Andrea Olivero, portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore, l’organizzazione cui aderisce anche la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), alla notizia che nella cosiddetta spending review, la revisione della spesa pubblica attualmente in corso da parte del Governo, è previsto anche il provvedimento di soppressione dell’Osservatorio Nazionale dell’Associazionismo Sociale, organo istituito ai sensi della citata Legge 383/00 (articolo 11), le cui attività verranno trasferite all’Amministrazione Pubblica Statale.

«Già lo scorso febbraio – prosegue Olivero – avevamo assistito all’abolizione dell’Agenzia per il Terzo Settore, con la motivazione di “contenere” la spesa pubblica, perdendo così uno strumento di promozione, vigilanza e controllo, fondamentale per il Terzo Settore, che ha svolto un importante ruolo di “terzietà” tra organizzazioni non profit e istituzioni. Sopprimere ora l’Osservatorio sulle Associazioni di Promozione Sociale ci appare un’ulteriore scelta miope che il Governo intraprende contro questo ambito, privandolo ancora una volta di spazi di partecipazione, di rappresentanza e di autonomia».
«Per altro – conclude il portavoce del Forum – la motivazione della riduzione dei costi non c’entra nulla: l’Agenzia del Terzo Settore, infatti, “costava” poco più di un milione di euro, il trasferimento delle sue competenze al Ministero costerà probabilmente di più. L’Osservatorio addirittura non costa nulla. Quali sono quindi le vere ragioni di questo provvedimento? Constatiamo pertanto che la spending rewiew viene usata a pretesto per ridurre gli spazi di democrazia e i momenti di confronto tra Società e Istituzioni». (S.B.)

Per ulteriori informazioni: stampa@forumterzosettore.it.

Share the Post: