Una nuova presentazione di Sento che ci sei. Dal silenzio del coma alla scoperta della vita – libro pubblicato nel 2011 da Fulvio De Nigris (Rizzoli, Collana “I libri della speranza”), del quale anche il nostro sito si è già occupato – è prevista per lunedì 10 settembre a Bologna, nell’ambito della Festa dell’Unità al parco Nord (Libreria della Festa, Casadeipensieri, ore 21).
Insieme all’Autore e coordinati da Paola Rubbi, interverranno Corrado Melega e Stefano Canestrari.
L’esperienza del coma vissuta come rinascita, un dialogo silenzioso che si trasforma in un intenso richiamo alla vita, il dolore e la malattia di una persona cara, quali esperienze che possono portare chi le affronta a rimettere in discussione le proprie certezze, a cercare nuove forme di comunicazione e di relazione: sono questi i temi di Sento che ci sei, ove De Nigris affronta la vicenda della perdita – per lui e per Maria Vaccari – del figlio Luca, nel 1998, dopo un lungo coma durato duecentoquaranta giorni di attesa, che essi hanno però rifiutato di subire passivamente, accompagnando il figlio in un difficile cammino e sentendolo vicino nell’apparente lontananza dello stato vegetativo.
Si tratta di quella stessa voglia di reagire che poi è proseguita nelle attività dell’Associazione Gli Amici di Luca e della Casa dei Risvegli Luca De Nigris all’Ospedale Bellaria dell’Azienda USL di Bologna, raccontate anch’esse nel libro.
Sento che ci sei – come scrive nella prefazione l’attore Alessandro Bergonzoni, testimonial “storico” degli Amici di Luca – punta al «risveglio dei non coinvolti, dei sani cronici, dei fortunati, dei bene-stanti, perché sono quelli che hanno gli organi dell’immedesimazione atrofizzati». Il libro è insomma un continuo dialogo con quanti hanno vissuto o stanno vivendo un’esperienza di coma, di relazione difficile con una persona cara, di sfida continua con la medicina e con la vita.
Ma nel solco della storia vissuta personalmente da De Nigris, l’opera si fa anche momento di aiuto, appellandosi alla risorsa che ognuno ha nel proprio intimo: se stesso. Per questo un’appendice importante è costituita dalle testimonianze di altri familiari che accudiscono un proprio caro, mettendo in atto giorno per giorno gli strumenti di una nuova comunicazione in un nuovo stile di vita e ripetendosi continuamente «Sento che ci sei!». (S.B.)
Per ulteriori informazioni: Associazione Gli Amici di Luca, tel. 051 6494570, amicidiluca@tin.it.
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