Niente più scuse (ridicole), quando si discrimina una persona con disabilità!

«In un mondo sempre più attento all’inclusione, c’è ancora chi accampa scuse ridicole per non essere inclusivo. Con questa campagna vogliamo affermare il diritto alla piena partecipazione alla vita sociale e all’inclusione delle persone con disabilità intellettiva, libere da ogni forma di discriminazione e abilismo»: così il CoorDown presenta la nuova campagna di sensibilizzazione internazionale “Ridiculous Excuses not to be Inclusive” (“Scuse ridicole per non essere inclusivi”), lanciata in occasione della Giornata Mondiale delle Persone con Sindrome di Down di oggi, 21 marzo

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Districarsi nella giungla della tecnologia ad occhi chiusi

Contrastare il diffuso senso di disagio evidenziato da molte persone con disabilità visiva, nel dover ricorrere obbligatoriamente a dispositivi digitali anche per il disbrigo di semplici operazioni della vita quotidiana (SPID, pagamenti elettronici, carta d’identità digitale, prenotazioni di treni o aerei ecc.): è l’obiettivo di “Districarsi nella giungla della tecnologia ad occhi chiusi”, terzo progetto del genere promosso dall’APRI di Torino (Associazione Pro Retinopatici e Ipovedenti), approvato dalla Città di Torino nell’àmbito dei fondi ministeriali del “Piano di inclusione”, area 2

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Una nuova presentazione di quell’indagine sulle persone con sindrome di Down

Proseguono gli incontri promossi dalle Sezioni locali dell’AIPD (Associazione Italiana Persone Down), per diffondere sui propri territori i dati emersi dall’indagine realizzata dall’AIPD Nazionale, insieme al Censis, denominata “La presa in carico delle persone con sindrome di Down per il perseguimento del miglior stato di salute e la loro piena integrazione sociale”, rientrante nel quadro del progetto “Non uno di meno”. Il prossimo appuntamento è per il 17 marzo a Feltre (Belluno), nel corso di una serata durante la quale verrà anche proiettato il docufilm “Come una vera coppia”

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Storia di un programmatore con disabilità visiva

«Come quel “Commodore 64” – racconta Giuseppe Di Grande – il mio primo computer ricevuto nel 1985 a 12 anni, scatenò la mia passione per la tecnologia e la programmazione. E a 22 anni, quando ho perso la vista, ho potuto riprendere la mia vita in mano solo quando ho ripreso a programmare attraverso una sintesi vocale, perché si trattava pur sempre del mio capitale tecnologico ed emozionale che subito dopo essere diventato cieco pensavo di avere perso per sempre. La disabilità visiva, infatti, non limiterà mai la mia creatività!»

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La CAA, strumento efficace per le persone con bisogni comunicativi complessi

Negli ultimi anni gli studi in materia di deficit comunicativi hanno individuato nella CAA (Comunicazione Aumentativa Alternativa) uno strumento efficace e in grado di offrire grandi potenzialità di miglioramento per le persone con disturbi del linguaggio e con bisogni comunicativi complessi: di questo si parlerà il 17 marzo a Contà di Cunevo (Trento), nel corso del primo appuntamento di questo 2023 con i seminari organizzati dalla Cooperativa Sociale GSH di Cles, all’interno del ciclo “Appunti Scuola”. Destinatari: insegnanti, educatori, familiari, logopedisti, studenti e adulti interessati

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Letteralmente “prigioniera” in un hangar chiuso dell’aeroporto!

«Letteralmente “prigioniera” per mezz’ora in un hangar chiuso dell’Aeroporto di Bologna, in attesa che un operatore dell’assistenza venisse a “liberarmi”»: a denunciarlo è Antonella Celano, presidente dell’Associazione APMARR, che si muove in carrozzina nei propri spostamenti. Riflettendo sulla vicenda, pur considerando gli indubbi progressi degli ultimi anni in àmbito di assistenza alle persone con ridotta mobilità che si spostano in aereo, vien da dire che di lavoro da fare ce n’è ancora parecchio, sia in termini di organizzazione che di formazione

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Gli ascensori e le persone con disabilità uditiva: un test in laboratorio

Nell’àmbito dello studio promosso da alcuni ricercatori dell’Università IUAV di Venezia su “Accessibilità e uso equo degli ascensori”, vi è uno specifico filone riguardante le persone con disabilità uditiva, che rispondendo a un precedente questionario, hanno fatto soprattutto emergere il timore di non poter comunicare con l’esterno in caso di emergenza e blocco dell’ascensore. Ora gli stessi ricercatori dello IUAV, in collaborazione con l’Università di Bologna, hanno messo a punto un test sperimentale in ambiente controllato in laboratorio cui ogni persona sorda o ipoacusica può partecipare

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Scrivere dell’esperienza di ricovero, per rimettere insieme la propria esistenza

«La scrittura come forma di medicina narrativa, poiché scrivere durante l’esperienza diretta o indiretta del percorso di cura significa rimettere insieme la propria esistenza»: è lo spirito del concorso letterario “Sempre io” la cui terza edizione è stata lanciata dall’Istituto Riabilitativo di Montecatone (Imola) – il noto centro di riferimento per la riabilitazione di persone mielolese o con grave cerebrolesione acquisita – insieme alla Fondazione Montecatone, rivolgendosi sempre a chi ha vissuto direttamente o indirettamente l’esperienza di un ricovero nella propria struttura

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La mobilità è un diritto universale

Dare risalto al tema dell’utenza stradale vulnerabile, rappresentata anche da persone anziane e con disabilità e comprendente il mondo dell’assistenza e del sostegno, al fine di garantire sicurezza e accessibilità anche alla luce dei sistemi di automazione dei veicolo: con questo obiettivo, PIARC Italia e il Centro Studi e Comunicazione Ambientale Antartide, hanno promosso per domani, 14 marzo, a Bologna, avvalendosi, tra l’altro, anche della collaborazione delle Federazioni FISH e FAND, l’evento “e-QUITAS Forum della Mobilità Inclusiva”, fruibile anche online

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Amori (stra)ordinari. Disabilità e affettività

“Amori (stra)ordinari. Disabilità e affettività”: è questo il nome della minirassegna proposta nelle prossime settimane dall’Università di Bergamo, all’interno del ciclo “Cinema Docet – Proiezioni sull’attualità di UNIBG”. Due le proiezioni in programma, il 15 marzo con “Adam”, film americano che ha per protagonista un giovane con la sindrome di Asperger, e il 22 marzo con “Come una vera coppia”, docufilm realizzato per conto dell’Associazione AIPD, ove si raccontano le storie d’amore di sei coppie di giovani con sindrome di Down che sognano un futuro insieme

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