Olga, che è riuscita a fare ascoltare la propria “voce invisibile”
Pur nella sua drammaticità, la storia di Olga – raccontata dalla Federazione LEDHA, che ha di recente avviato la campagna “Voci invisibili”, per denunciare la discriminazione multipla di cui sono vittime quotidianamente le donne con disabilità – rappresenta un esempio virtuoso dei comportamenti che devono essere messi in atto di fronte a un possibile episodio di violenza ai danni di una donna con disabilità. Gli educatori hanno saputo osservare, ascoltare e non lasciare mai sola Olga, che è così riuscita a mantenere il suo lavoro, mentre l’uomo da cui aveva subìto abusi è stato allontanato»