Persone con lesione al midollo spinale: garantire il pieno diritto di cittadinanza

Due giornate di confronti e approfondimenti allo scopo di costruire azioni comuni e condivise per il rilancio delle Unità Spinali, con l’obiettivo di garantire finalmente il pieno diritto di cittadinanza alle persone con lesione al midollo spinale, diritto alla salute, ma anche diritti sociali: sarà questo l’evento centrale di Perugia del 3 e 4 aprile, organizzato dalla FAIP (Federazione Associazioni Italiane di Persone con Lesione al Midollo Spinale) in occasione della Giornata Nazionale della Persona con Lesione al Midollo Spinale

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Multidiscriminazione intersezionale delle donne con disabilità: una tesi di laurea

Educatore professionale laureando alla Magistrale di Dirigenza Scolastica e Pedagogia Clinica all’Università di Firenze, Fausto Averna sta lavorando ad una tesi sulla “Multidiscriminazione intersezionale”, con specifico riferimento a quella subita dalle donne con disabilità. Per completare il proprio lavoro, intende effettuare delle brevi interviste a donne con disabilità, per cercare di mettere a fuoco esperienze, bisogni e punti di vista differenti, riguardo tematiche troppo spesso messe da parte o ignorate. Invitiamo chi può a partecipare e/o a segnalare l’iniziativa ad altre interessate

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Donne con disabilità: serve una rivoluzione (interiore)

«Perché la causa delle donne con disabilità non progredisce?», si chiede Simona Lancioni, riprendendo quanto evidenziato anche dal “Terzo Manifesto sui diritti delle Donne e delle Ragazze con Disabilità nell’Unione Europea”. «Come per tutti i fenomeni complessi – sottolinea – le risposte sono diverse. Di certo hanno un peso cruciale gli stereotipi e i pregiudizi legati al genere e alla disabilità e anche il fatto che le istanze delle donne con disabilità non abbiano trovato la giusta attenzione né nei movimenti femminili e femministi, né in quelli delle persone con disabilità, ma non solo»

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Il “Decreto Tariffe” entri in vigore dal 1° aprile: niente più proroghe!

Di fronte alle voci di una nuova proroga del cosiddetto “Decreto Tariffe”, con la conseguente impossibilità di accedere alle prestazioni specialistiche e ambulatoriali inserite nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) del 2017, il CnAMC di Cittadinanzattiva e l’OMAR hanno inviato una lettera-appello al Ministro della Salute, sottoscritta da oltre 90 Federazioni e Associazioni aderenti allo stesso CnAMC e all’Alleanza Malattie Rare, chiedendo l’approvazione del Decreto stesso per il 1° aprile, così come previsto, per evitare «che si mortifichi il diritto alla salute di cittadini e cittadine»

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Giornata Mondiale della Sindrome di Down: cominciamo dal lavoro (e da “Romito 8”)

«La società preistorica – scrive Federico Girelli – non abbandonò a se stesso “Romito 8”: lo aiutò anzi a “reinventarsi”, a conquistarsi una nuova posizione nella comunità, all’insegna di quello che oggi potremmo chiamare come “un efficace esperimento di inclusione lavorativa e sociale”. È quanto viene in mente oggi, 21 marzo, Giornata Mondiale della Sindrome di Down, pensando al fatto che le persone con sindrome di Down, se adeguatamente supportate, sono in grado, ad esempio, di inserirsi produttivamente nel mondo del lavoro. Ed è questa la direzione in cui si deve procedere»

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Torna la “Vita Indipendente” in quella Delibera della Giunta Regionale Toscana

Indetto dall’AVI Toscana, in difesa dei servizi per la Vita Indipendente delle persone con disabilità, il presidio di protesta tenutosi a Firenze, ha visto il presidente della Regione Toscana Giani incontrare le persone con disabilità e impegnarsi a reintrodurre l’espressione “Vita Indipendente” nella Delibera in cui era stata sostituita dalla dicitura “sostegno alla domiciliarità e all’autonomia”. Ha rassicurato inoltre sull’intenzione della Regione dare continuità ai progetti di Vita Indipendente, fissando poi un incontro con una delegazione delle persone con disabilità per il 28 marzo

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Giornata della Sindrome di Down: il diritto ad essere inclusi sempre e dovunque

«Quest’anno – ricordano dall’ANFFAS – la Giornata Mondiale della Sindrome di Down di oggi, 21 marzo, vede come tema lo stop agli stereotipi, perché questi, purtroppo, ancora oggi, circondano le persone con sindrome di Down che conseguentemente vengono trattate come “eterni bambini”, sottovalutate, escluse, maltrattate. Ma oggi tali persone sono consapevoli di ciò che le riguarda e rivendicano in prima persona il diritto ad essere incluse, con i giusti e gli adeguati sostegni, in tutti gli àmbiti della società»

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Lombardia e Fondo Non Autosufficienza: le Associazioni scendono in piazza

«Nonostante le nostre richieste, ad oggi non vi sono elementi che ci possano portare a modificare la valutazione che abbiamo espresso in merito alle modalità con cui la Regione Lombardia ha attuato il Piano Nazionale per la Non Autosufficienza. A fronte di questa situazione siamo costretti a scendere in piazza»: lo dicono dalla Federazione lombarda LEDHA e dalla FAND Lombardia, che insieme ad altre diciotto Associazioni regionali, hanno convocato una manifestazione per il 16 aprile a Milano, davanti alla sede della Regione Lombardia

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Un futuro dignitoso o un salto indietro nel tempo?

C’è una recente Deliberazione della Giunta Regionale del Lazio, secondo la quale 89 persone con disabilità intellettiva complessa, già residenti in gruppi appartamento o frequentanti centri diurni, potrebbero essere trasferite in strutture sanitarie, di fatto delle RSA (Residenze Sanitarie Assistite). Lo avevamo già denunciato sulle nostre pagine e oggi, in questo approfondimento, diamo la parola ad alcuni genitori, che si stanno battendo a fondo contro quel provvedimento

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In difesa della Vita Indipendente delle persone con disabilità grave

L’AVI Toscana (Associazione Vita Indipendente della Toscana) ha indetto per il 20 marzo a Firenze un presidio di protesta in difesa dei servizi per la Vita Indipendente delle persone con disabilità grave e per la loro stessa sopravvivenza. In discussione, soprattutto, è una Delibera con cui la Giunta Regionale della Toscana ha cancellato l’espressione “Vita Indipendente”, sostituendola con “sostegno alla domiciliarità e all’autonomia”, ma anche il mancato adeguamento dei contributi individuali per i progetti per la Vita Indipendente

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