Quel silenzio sui caregiver familiari in Italia

«Salta agli occhi – scrive Alessandra Corradi – l’assoluto silenzio da ogni parte sui caregiver familiari: non c’è un politico anche locale che sia uscito con un articolo al riguardo, eppure sappiamo in quale condizione economica e psicologica versino molte di queste persone. Nessuno, nemmeno per mero motivo elettorale, ha detto o sta dicendo alcunché al riguardo. E parliamo di alcuni milioni di italiani. Per fortuna esiste l’Europa e il Parlamento Europeo, ed è una garanzia sapere che recentemente è stata presentata e discussa a Bruxelles la Carta Europea dei Diritti dei Caregiver Familiari»

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“Dimenticate”, nel Lazio, 19 persone adulte con autismo e disabilità complessa

Come denuncia l’Associazione Casa al Plurale, ci sono 19 persone adulte con disturbi dello spettro autistico e disabilità complessa rimaste escluse dalla lista di quelle 87 per le quali si è trovata una soluzione dopo la discussione tra Regione Lazio e Comune di Roma in merito alla corretta ripartizione dei costi per la loro assistenza: per queste persone con disabilità, al momento, non vi è alcuna certezza di poter continuare a restare nelle casa famiglia dove sono state accolte in questi anni. Sono apparentemente “dimenticate”

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Dare voce e dignità ai caregiver, “guerrieri silenziosi della quotidianità”

«Possiamo immaginare – scrive Mario Assanti – una società in cui i caregiver siano visti come pilastri fondamentali, e non come “invisibili servitori”. Una società in cui il valore del loro lavoro sia non solo riconosciuto, ma anche ricompensato e supportato. Costruire questa realtà richiede un cambiamento culturale profondo e una riorganizzazione delle priorità politiche ed economiche, ribadendo che il benessere delle persone con disabilità è strettamente legato al sostegno adeguato ai loro caregiver. Solo così potremo dare voce e dignità a questi “guerrieri silenziosi della quotidianità”»

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C’è ancora tanto da fare! Parola degli Autorappresentanti ANFFAS della Toscana

Ancora una volta protagonisti alla nuova tappa toscana degli “Stati Generali sulle Disabilità Intellettive e i Disturbi del Neurosviluppo” promossi dall’ANFFAS e tenutisi a Firenze, sono stati gli Autorappresentanti dell’Associazione, intervenuti in ogni fase dell’evento, indicando quanto ancora ci sia da fare in materia di inserimento lavorativo, di vita indipendente, di accesso alle cure sanitarie e di Progetto di Vita

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Diritti dei passeggeri dell’Unione Europea con disabilità: a che punto siamo?

Un passeggero dell’Unione Europea con disabilità o a ridotta mobilità ha il diritto di viaggiare in aereo, treno, autobus, pullman o nave come chiunque altro e tuttavia ci sono ancora diverse lacune e regole poco chiare che portano a discriminazioni, specialmente per quanto riguarda il trasporto aereo. Il Forum Europeo sulla Disabilità fa il punto della situazione, con riferimento alle proposte legislative sui diritti dei passeggeri, presentate alla fine del 2023 dalla Commissione Europea, e nel 2025 dedicherà a tali temi il proprio 9° Rapporto sui Diritti Umani

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Parcheggio gratuito per quelle famiglie di minori con disabilità

Una petizione nel web, che ha già superato le 10.000 sottoscrizioni, è stata lanciata dalla madre di due bambini con disturbo dello spettro autistico, per chiedere il parcheggio gratuito per le famiglie di minori con disabilità presso il Centro di Riabilitazione Villa Fulvia di Roma, struttura frequentata da numerose persone che necessitano di servizi di neuropsichiatria infantile e il cui parcheggio è divenuto recentemente a pagamento, comportando un onere aggiuntivo per famiglie già gravate dalle tante spese mediche e della vita quotidiana

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Per un nuovo linguaggio sulla disabilità a scuola

«Ben vengano – scrive Gianluca Rapisarda – note come quella del Ministero dell’Istruzione e del Merito sul linguaggio riguardante la disabilità in un contesto come quello scolastico che è e deve essere presidio educativo di legalità e del rispetto di tutti e di ciascuno, sgombrando il campo da ogni forma di anacronistico “abilismo” e pregiudizio. L’auspicio è che le Istituzioni scolastiche si adoperino per promuoverne la più ampia divulgazione tra le studentesse e gli studenti, contribuendo a veicolare sin dai banchi di scuola una nuova e positiva cultura della diversità e della disabilità»

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Le priorità che la Legge di Bilancio non affronta

«Più risorse nella Cooperazione allo Sviluppo, nel Servizio Civile, nei fondi per l’attuazione delle riforme sulla disabilità e non autosufficienza: tutte proposte che abbiamo ripresentato al Parlamento»: a dirlo è Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum del Terzo Settore, a margine di un’audizione presso la Commissione Bilancio della Camera sul Disegno di Legge di Bilancio per il 2025, rispetto al quale il giudizio è netto: «Povertà e disuguaglianze crescenti, Sanità Pubblica inadeguata, disagio giovanile, crisi climatica: tutte priorità che questa Legge di Bilancio non sta affrontando»

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Legge di Bilancio: fondi insufficienti per i bisogni delle persone con disabilità

«I fondi attualmente stanziati risultano del tutto insufficienti a coprire i reali bisogni delle persone con disabilità e delle loro famiglie. Chiediamo dunque con forza un incremento del Fondo per la Non Autosufficienza, essenziale per sostenere chi necessita di assistenza continua e per alleviare il peso che grava sulle famiglie»: lo ha dichiarato Vincenzo Falabella, presidente della FISH e consigliere del CNEL, a margine dell’audizione della stessa FISH presso le Commissioni Bilancio del Parlamento, per presentare le proprie osservazioni e richieste sul Disegno di Legge di Bilancio per il 2025

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