Riformare lo strumento che ha permesso la brutta vicenda di Carlovittorio

«Fa piacere – scrive Simona Lancioni – leggere la presa di posizione della Federazione Italiana ABC sulla vicenda del giovane con una grave disabilità, arbitrariamente sottratto alle cure della famiglia e rinchiuso da due anni in una struttura sanitaria dove sta progressivamente deperendo. Sono condivisibili la denuncia dei pregiudizi dei servizi socio-sanitari e il richiamo alla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità. Ma anche questa storia dimostra come sia sempre più urgente riformare l’istituto dell’amministrazione di sostegno, lo strumento che ha permesso tutto ciò»

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Novanta tappe in Lombardia dedicate alla Legge Regionale sulla Vita Indipendente

Un vero e proprio “giro della Lombardia” di circa 90 tappe, per accompagnare l’implementazione della Legge Regionale Lombarda sulla Vita Indipendente, approvata nel novembre dello scorso anno, con momenti di discussione e confronto che coinvolgano tutte le persone interessate e per fare emergere idee, proposte, problemi e buone prassi: sarà questo l’iniziativa itinerante “L’inclusione si fa solo insieme”, proposta dalla Federazione lombarda LEDHA e realizzata in collaborazione con CSVnet Lombardia, la Federazione FAND, il Forum Terzo Settore Lombardia e l’Università di Milano Bicocca

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Come aggiungere le barriere del pregiudizio alle tante altre barriere

«Chiediamo alle Istituzioni, con effetto immediato e incondizionatamente, di permettere a Carlovittorio di ritornare alla sua famiglia e di ristabilire appieno le relazioni di affetto, fornendo inoltre tutto il sostegno necessario per la piena realizzazione del giovane come persona»: lo scrivono Marco Espa e Dario Petri della Federazione Italiana ABC, a proposito della sconcertante vicenda che ha visto un giovane con grave disabilità essere sottratto alla famiglia, dopo che le madre era stata accusata di “ipercura”, a quanto pare per avere chiesto per il figlio un percorso scolastico normale

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Presa in carico e piano assistenziale siano sostanziali e non formali

Il tema dell’effettiva garanzia del percorso di valutazione, presa in carico e programma assistenziale delle persone non autosufficienti – che con tutta probabilità riguarda anche altre Regioni – è stato messo all’attenzione, rispetto alle Marche, dal Gruppo Solidarietà, in relazione a una recente Delibera della propria Regione, che ha definito i criteri e le modalità applicative del Fondo Regionale per le Non Autosufficienze. Ma quali condizioni dovranno essere rese disponibili per l’esercizio di quelle funzioni, che non sia solo formale, ma sostanziale?

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Un importante precedente per le persone con il diabete e non solo

Rete Ferroviaria Italiana aveva comunicato a una lavoratrice che non era idonea a fare la capostazione, perché diabetica. Tale decisione aveva portato alla condanna, con conseguente ritiro dell’atto e rifusione della ricorrente, per condotta discriminatoria. Ora la Corte d’Appello di Genova ha confermato quel giudizio, stabilendo che «anche una persona con diabete tipo 1, in condizioni di controllo ottimale della malattia, gestita con idonei dispositivi medici, ha diritto a svolgere ruoli delicati come quello di capostazione». Un importante precedente e non solo per le persone con il diabete

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Bambini e ragazzi con disabilità: capire quando è discriminazione

Si basa su sette esempi di situazioni verosimili, il vademecum denominato “Mi riconosci? Esempi quotidiani di discriminazione ai danni di bambini e ragazzi con disabilità”, curato dal Centro Antidiscriminazione Franco Bomprezzi della Federazione lombarda LEDHA, in collaborazione con il Comitato Regionale Lombardo del CSI (Centro Sportivo Italiano), una pubblicazione che spiega appunto, con un linguaggio semplice e accessibile, come riconoscere alcune situazioni discriminatorie

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Buoni esempi di comunicazione elettorale

È certamente degna di nota, ed è quello che vorremmo sempre vedere in tutti i Comuni del nostro Paese, l’iniziativa attuata dal Comune di Trevi (Perugia), che in vista delle prossime elezioni amministrative del 14 e 15 maggio, ha inserito nel proprio sito istituzionale una guida in linguaggio facile da leggere e da comprendere, curata dalla locale Associazione ANFFAS Per Loro. A segnalarlo con soddisfazione è l’ANFFAS di Modica (Ragusa), che coglie l’occasione per rivolgersi ai Comuni del proprio territorio, chiedendo di agire in modo analogo

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SLA: riconoscimento immediato dell’invalidità dopo la diagnosi

«Chiediamo un riconoscimento più immediato dell’invalidità civile e dell’handicap a seguito della diagnosi di SLA (sclerosi laterale amiotrofica)»: l’istanza proviene dall’AISLA di Firenze, dopo l’ennesima denuncia di una persona con la SLA cui non è stata riconosciuta la Legge 104 e che per questo si è rivolta al Presidente della Repubblica. «È un fatto vergognoso – dichiara la Presidente dell’Associazione Gonella – dover dimostrare di aver diritto al riconoscimento dell’invalidità e ai benefìci della Legge 104 per chi è affetto da una patologia inguaribile e invalidante come la SLA»

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Nel segno dell’articolo 3 della Costituzione

«Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese»: è l’articolo 3 della Costituzione, richiamato dalla Rete per il Contrasto ai Discorsi e ai Fenomeni d’Odio alla vigilia del 25 Aprile

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Vincolare i fondi per la ricostruzione in Ucraina ad accessibilità e fruibilità

«Il 26 aprile si terrà a Roma la Conferenza Internazionale per discutere il tema degli aiuti internazionali rivolti alla ricostruzione in Ucraina. Per l’occasione, sarà particolarmente importante che l’Italia proponga di vincolare i fondi della ricostruzione stessa al rispetto dei criteri di accessibilità e fruibilità per tutti, coinvolgendo le organizzazioni ucraine di persone con disabilità e dei loro familiari»: lo scrive Giampiero Griffo, con un messaggio sottoscritto anche dai Presidenti delle Federazioni FISH e FAND e dal Presidente pro tempore del FID (Forum Italiano sulla Disabilità)

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