Tutto quel che serve per cambiare rotta sul lavoro delle persone con disabilità

Un nuovo allarme è stato lanciato dalla Federazione FISH, in occasione del Primo Maggio, sulla «situazione di esclusione che vivono tutte quelle persone con disabilità che cercano lavoro senza trovarlo, che disperatamente tentano di mantenerlo o che subiscono trattamenti discriminatori nei loro impieghi quotidiani». «Nel tempo in cui la precarietà del lavoro aumenta – dicono dalla Federazione -, è sempre più essenziale il coinvolgimento degli enti di rappresentanza, per far sì che venga garantito il godimento pieno dei diritti di lavoratori e di cittadini delle persone con disabilità»

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Un album dei lavoratori con sindrome di Down, da completare al più presto

Era il 1992, quando l’AIPD (Associazione Italiana Persone Down) inserì la prima persona con sindrome di Down in un luogo di lavoro. Oggi i lavoratori con contratto a tempo indeterminato della rete AIPD sono 175 e tanti altri hanno contratti a tempo determinato o di tirocinio. Nove di loro sono ritratti nelle figurine dell’“Album dei lavoratori con sindrome di Down 1992-2021”, lanciato in vista del Primo Maggio, che contiene, però, ancora molti spazi vuoti. Il messaggio, dunque, rivolto a privati e aziende è chiaro e semplice: «Vuoi aiutarci a riempire quegli spazi vuoti?»

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L’accompagnamento al lavoro degli “invulnerabili a bottega”

Parte in Alta Val di Cecina Valdera, nella Provincia di Pisa, “Invulnerabili a bottega”, seconda edizione di un progetto di accompagnamento al lavoro per persone con disabilità e soggetti vulnerabili. L’iniziativa è promossa dalla Società Cooperativa Aforisma Impresa Sociale, in co-progettazione con diversi enti pubblici e del privato sociale, prevedendo la redazione di progetti personalizzati di accompagnamento al lavoro per almeno sessanta persone, e almeno quarantadue tirocini

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Inclusione nel lavoro: saper fare e potercela fare, al pari degli altri

Condotto in Sardegna a partire dal mese di settembre del 2018, il “Progetto INCLUDIS”, che ha coinvolto partner istituzionali e del privato sociale, e che ha vissuto nei giorni scorsi il proprio evento finale, ha messo in piena evidenza tutta l’importanza, per le persone con disabilità e fragilità, di essere inserite nei contesti socio-lavorativi, accrescendo la propria consapevolezza di saper fare e potercela fare, al pari degli altri, ma si è caratterizzato come un’esperienza assai utile anche per le aziende partecipanti

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Il licenziamento di un lavoratore con disabilità: una Sentenza della Cassazione

Farà giurisprudenza una recente Sentenza della Corte di Cassazione, secondo la quale è illegittimo, da parte di un datore di lavoro, licenziare un lavoratore con sopravvenuta disabilità, se egli non abbia dimostrato l’impossibilità di trovarne una nuova collocazione, anche di livello inferiore, con conservazione del trattamento corrispondente alle mansioni di provenienza, in quanto «è obbligato preventivamente a verificare di non poter adottare “accomodamenti ragionevoli” in una prospettiva di riorganizzazione del lavoro aziendale idonea alla salvaguardia del posto di lavoro»

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Un’Altra impresa. Il valore delle differenze

Si chiama così il marchio adottato dalla Regione Toscana per identificare le aziende che favoriscono l’inserimento lavorativo delle persone con disagio psichico. Già utilizzato qualche anno fa nell’àmbito di un progetto sperimentale realizzato dal Centro per l’Impiego di Pistoia, in collaborazione con il Dipartimento di Salute Mentale dell’ASL Toscana Centro e di altri Enti del Terzo Settore, ora il marchio verrà esteso all’intero territorio regionale

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Le fantomatiche Linee Guida sul collocamento mirato delle persone con disabilità

«Le Linee Guida sul collocamento mirato nel lavoro delle persone con disabilità – scrive Marino Bottà – avrebbero dovuto essere prodotte entro 180 giorni dall’approvazione di quel provvedimento e invece, dopo cinque anni e mezzo, non ve n’è ancora traccia. Oramai, però, sarebbero anche inutili: infatti, la crisi economica, la crisi pandemica, i cambiamenti in corso nel mondo del lavoro, la rivoluzione tecnologica e la “calcificazione” del sistema del Collocamento Disabili richiedono riforme sostanziali e non semplici indicazioni obsolete e inefficaci come un testo redatto nel lontano 2015»

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Un percorso che diffonderà buone prassi di inserimento nel lavoro

“Diversity & Disability”: si chiama così il percorso che prenderà il via il 16 aprile (iscrizioni entro il 2 aprile), frutto della collaborazione tra la SIDIMA (Società Italiana Disability Manager) e Oktopous (Atelier Recruitment), Società di consulenza sulle risorse umane. Oltre a fornire formazione e informazione, l’obiettivo principale dell’iniziativa – rivolta ai gruppi di lavoro sulle risorse umane e ai referenti preposti a sviluppare tematiche di inclusione – è quello di disseminare buone prassi per l’inserimento e il mantenimento al lavoro di persone con disabilità

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Servono “supporter” e “mediatori” tra persone con disabilità e mondo del lavoro

«Il sistema del Collocamento Disabili – scrive Marino Bottà – ha bisogno di “supporter” e di “mediatori”, due figure professionali con la stessa formazione e le stesse conoscenze, interscambiabili e con competenze comprese nella stessa persona. I primi operano con le persone con disabilità, conoscono le varie forme di disabilità e il loro impatto sul mondo del lavoro, mentre i secondo devono sapersi muovere con destrezza nel mercato del lavoro “debole” e nel mondo delle imprese pubbliche e private, oltreché del privato sociale»

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Sting a fianco del CoorDown, per il lavoro delle persone con sindrome di Down

Creare un circolo virtuoso che dia lavoro alle persone con sindrome di Down, con grandi benefìci per loro stessi, ma anche per la società tutta: è la sostanza di “The Hiring Chain” (letteralmente “La catena dell’assunzione”), la nuova campagna internazionale promossa quest’anno dal CoorDown (Coordinamento Nazionale Associazioni delle persone con sindrome di Down), in vista della Giornata Mondiale delle Persone con Sindrome di Down del 21 marzo. E a interpretare la canzone portante del video legato alla campagna vi è il celebre musicista inglese Sting

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