“Noi vogliamo lavorare!”: un appello delle persone con disabilità intellettive

“#IwantWork” (“Io voglio lavorare”) è la campagna social che “ValueAble”, rete europea per l’inclusione lavorativa delle persone con disabilità intellettiva, lancia in vista del Primo Maggio, Festa dei Lavoratori. «Con l’attuale crisi sanitaria, sociale ed economica – dichiarano dall’AIPD (Associazione Italiana Persone Down) – la richiesta di lavoro per le persone con disabilità intellettiva potrebbe rischiare di suonare fuori contesto e inaccoglibile. E invece può essere proprio questo il momento per individuare anche nuove mansioni lavorative, che nasceranno per necessità da questa crisi»

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Collocamento mirato e disabilità: un corso gratuito di formazione a distanza

Nell’àmbito di “JobLab” – progetto voluto dalla Federazione FISH per fornire, in particolare ai dirigenti associativi e a chi opera nei servizi sociali e in quelli per l’impiego, strumenti e percorsi di inclusione lavorativa replicabili efficacemente in diverse realtà – è stato promosso il corso gratuito di Formazione a Distanza “Il collocamento mirato delle persone con disabilità”, che consentirà ai partecipanti di seguire le diverse videolezioni, oltreché di scaricare i materiali di sintesi e approfondimento per ciascuna lezione, verificando anche passo passo l’efficacia dell’apprendimento

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Ma i lavoratori con disabilità devono ancora aspettare…

«Ai lavoratori in possesso del riconoscimento di disabilità con connotazione di gravità o in condizione di rischio derivante da immunodepressione, da esiti da patologie oncologiche, viene riconosciuto sino a fine aprile lo status di ricovero ospedaliero sulle assenze effettuate»: lo aveva stabilito un articolo del Decreto Legge “Cura Italia”, rimasto però di fatto inapplicato, a causa delle ambiguità presenti nel testo. Ora il “Cura Italia” è divenuto legge, dopo un emendamento che ha complicato ulteriormente le cose. I lavoratori con disabilità aspettano le istruzioni applicative…

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Nuovo Messaggio dell’INPS sul lavoro dei dipendenti privati

Al centro di un nuovo Messaggio prodotto dall’INPS vi è il “congedo Covid-19” per i dipendenti privati, istituito dal Decreto Legge cosiddetto “Cura Italia”, tema trattato anche in rapporto alle varie situazioni di cassa integrazione, nonché ai permessi per assistere figli con disabilità, con ulteriori aperture, rispetto ai precedenti pronunciamenti, ma anche con letture più restrittive in relazione ad interpretazioni passate dell’INPS stesso. Se ne occupa ampiamente il Servizio HandyLex.org, con un approfondimento di cui suggeriamo senz’altro la consultazione

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Lavoratori con disabilità: un emendamento che complica ancor più le cose

«Ai lavoratori in possesso del riconoscimento di disabilità con connotazione di gravità o in condizione di rischio derivante da immunodepressione, da esiti da patologie oncologiche, viene riconosciuto sino a fine aprile lo status di ricovero ospedaliero sulle assenze effettuate»: lo aveva stabilito un articolo del Decreto Legge “Cura Italia”, tuttora, però, inapplicato, a causa delle ambiguità presenti nel testo. Ora, in sede di approvazione al Senato del Decreto Legge, è stato approvato un emendamento che tuttavia, come sottolinea il Servizio HandyLex.org, complica ulteriormente le cose

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Una Circolare per i lavoratori della Pubblica Amministrazione

Dopo l’INPS, che lo aveva fatto per i dipendenti del settore privato, interviene anche il Ministro per la Pubblica Amministrazione, sul tema delle agevolazioni per i lavoratori del settore pubblico, con la Circolare 2/20, che pone maggiore attenzione agli aspetti organizzativi derivanti dall’attuazione del lavoro agile (“smart working”). Secondo il Servizio HandyLex.org, «si tratta di una reale sfida organizzativa per la macchina della “Pubblica Amministrazione” che non in tutti i suoi comparti riesce agevolmente ad usare le nuove tecnologie e soprattutto le nuove logiche»

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Il disability manager nel mondo del lavoro, ai tempi del coronavirus

«Le conseguenze sanitarie, economiche e sociali dell’emergenza coronavirus – scrive Palma Marino Aimone della SIDIMA (Società Italiana Disability Manager) – sono sotto gli occhi di tutti e coinvolgono ciascuno di noi. Tuttavia, le persone con disabilità, e più in generale tutte quelle con un quadro clinico precario, sono maggiormente esposte, sia ai rischi sanitari derivanti dall’epidemia che alle conseguenti ricadute sociali. Proponiamo dunque alcune riflessioni sul contributo che, anche in questa fase emergenziale, può apportare la figura del disability manager nel mondo del lavoro»

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Le persone con autismo, il lavoro e la “costruzione di una cattedrale”

«Una volta – scrive Marino Bottà – a chi gli chiedeva se il suo lavoro fosse faticoso, uno scalpellino rispose: “Sto costruendo una cattedrale!”. Questa risposta avrebbe potuto darla una persona con autismo, per la quale il lavoro è una medicina per un dolore che non conosciamo e che non possiamo ignorare. Per queste persone serve un “sarto del lavoro”, che sappia prendere le loro misure e coglierne lo spirito. Sono infatti proprio i più deboli che avrebbero bisogno di adeguati servizi di sostegno. Ricordiamocelo anche quando sarà passata l’attuale emergenza»

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Lavoro a distanza e disabilità: si può fare

Sarà questo il tema di un webinar informativo gratuito (seminario in rete), promosso per il 2 aprile (ore 12) dalla Fondazione ASPHI, con il patrocinio di Anitec-Assinform e delle componenti dell’Emilia Romagna delle Federazioni FAND e FISH. Durante l’incontro verranno approfonditi i temi: “Organizzazione e quadro di riferimento normativo”, “Infrastruttura (tecnologica) abilitante e accessibile e formazione competenze digitali” e “Management e formazione allo ‘smart work’”

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Come chiedere i permessi lavorativi in più

Come avevamo già riferito, la Circolare 3/20 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha messo la parola fine ad ogni dubbio dubbi riguardante i permessi lavorativi derivanti dalla Legge 104/92, stabilendo che essi debbano riguardare anche i lavoratori con disabilità. Subito dopo l’INPS si è uniformato a tale indicazione, con la Circolare 45/20, che all’articolo 6 fornisce le istruzioni operative su tali questione, spiegando come fruire dei permessi in più per i mesi di marzo e aprile (18 giorni totali)

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