L’inserimento lavorativo deve far parte di un progetto di vita complessivo

«È fin troppo facile farsi coinvolgere da dinamiche di pietismo quando succedono episodi come questo. Bisogna piuttosto cogliere l’occasione per affrontare la questione dell’inserimento lavorativo delle persone con disabilità nell’ottica del progetto di vita complessivo»: a dirlo è Gianfranco D’Errico, presidente dell’ANFFAS Piemonte e direttore dell’ANFFAS di Torino, commentando il fatto che ha visto una donna con disabilità in carrozzina soccorsa dal 118, per una crisi d’agitazione causata da uno scompenso emotivo, mentre aspettava in coda a un Centro per l’Impiego di Torino

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Il Disegno di Legge Delega per il miglioramento della Pubblica Amministrazione

Soddisfazione viene espressa in una nota da Vincenzo Zoccano, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, con Delega alla Famiglia e alle Disabilità, per il Disegno di Legge recante “Deleghe al Governo per il miglioramento della Pubblica Amministrazione”, varato dall’ultimo Consiglio dei Ministri, «testo nel quale – secondo il Sottosegretario – sono state recepite importanti note per il miglioramento della qualità di vita delle persone con disabilità e dei caregiver familiari»

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L’occupabilità delle persone con disabilità

Il primo frutto concreto della collaborazione avviata tra Inclusive Mindset – il programma di formazione che opera per l’inclusione lavorativa di persone appartenenti a categorie svantaggiate nell’inserimento nel mondo del lavoro – e LinkedIn – il noto servizio web di rete sociale – si avrà il 15 febbraio a Milano, con un incontro rivolto a persone con disabilità che sono alla ricerca di lavoro o di nuove opportunità professionali, finalizzato a facilitarne la ricerca attiva di un’occupazione e a valorizzarne le competenze

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Abbiamo scelto di puntare sul lavoro

L’agenda dell’ANFFAS di Cagliari si è recentemente arricchita di una serie di iniziative volte promuovere sul proprio territorio l’inclusione lavorativa delle persone con disabilità intellettiva e/o relazionale. È stata del resto una scelta precisa di tale Associazione, in questi ultimi anni, quella di adeguare l’offerta dei servizi ai bisogni delle persone, costruendo nuove risposte in chiave inclusiva, capaci di mettere al centro le persone e accompagnarle verso l’acquisizione di competenze spendibili nel contesto territoriale

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Quasi 160.000 firme e una mozione in Comune: forza Girasoli!

Conosciuta e apprezzata a livello nazionale e internazionale quale esempio di imprenditoria sociale, che consente a un bel gruppo di giovani con disabilità intellettive di misurarsi nel loro percorso di inserimento lavorativo, la Locanda dei Girasoli di Roma ha chiesto ormai da mesi, alle Istituzioni della propria città, di poter avere un futuro, grazie a una sede più adeguata. E ora a sostenerne l’istanza vi sono quasi 160.000 firme raccolte da una petizione, oltre a una mozione bipartisan, proposta da numerosi Consiglieri Comunali della Capitale

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Disabilità e lavoro: cinque azioni per cambiare, osare, migliorare

«Una graduale abolizione dell’obbligo di assunzione, una stringente normativa antidiscriminazione, un disability manager a supporto delle aziende private, un fondo ad hoc per gli “accomodamenti ragionevoli” e la valorizzazione della rete delle Associazioni e dei servizi territoriali: cinque azioni – scrive Daniele Regolo, fondatore e presidente dell’Agenzia Jobmetoo – per rendere più moderno, efficace e anche più rispettoso il rapporto tra lavoratori con disabilità e mondo dell’occupazione»

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Lavoro e disabilità visiva: non è più il tempo dell’assistenzialismo!

«Tutti i relatori di questo incontro hanno lanciato un messaggio chiaro: non è più il tempo delle logiche assistenzialiste! Le persone con disabilità non sono costi aziendali “a perdere”. Al contrario, se messe nelle giuste condizioni, possono diventare risorse preziose, come tanti inserimenti di successo dimostrano, sia nel pubblico che nel privato»: lo ha dichiarato Adriano Gilberti, presidente dell’UICI del Piemonte, nel corso di un convegno dedicato all’inserimento lavorativo delle persone con disabilità visiva, organizzato dalla stessa UICI, presso la sede del proprio Consiglio Regionale

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Un’esperienza lavorativa sul lago di Garda

Tra le tante persone con sindrome di Down che si apprestano ad incominciare il proprio tirocinio, nell’àmbito del progetto “Chi trova un lavoro trova un tesoro”, promosso dall’AIPD Nazionale (Associazione Italiana Persone Down), vi sono anche Annarita e Claudia dell’AIPD di Caserta, che nei prossimi giorni partiranno alla volta del Lago di Garda, per un’esperienza lavorativa della durata di tre settimane, presso l’Aqualux Hotel Spa & Suite di Bardolino (Verona). L’iniziativa è seguita attivamente anche dalla FISH Campania (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap)

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La disabilità intellettiva e il lavoro, ieri e oggi

«Per superare le preclusioni soggettive e oggettive frapposte fra le persone con disabilità intellettiva e il lavoro – scrive Marino Bottà, a conclusione di questo suo approfondimento dedicato al lavoro delle persone con disabilità intellettiva, che spazia tra passato e futuro -, si deve attivare un cambiamento culturale, cercare nuove strategie, promuovere prassi operative efficaci e servizi in grado di usare un linguaggio comprensibile alle aziende. Le famiglie, infatti, non possono più essere lasciate sole a gestire un problema per loro insormontabile»

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Stiamo imparando a lavorare

«Anche perché ho capito quanto è importante per me lavorare, essere adulto e responsabile», come ha dichiarato uno dei giovani con sindrome di Down coinvolti nel progetto dell’AIPD (Associazione Italiana Persone Down) denominato “Chi trova un lavoro trova un tesoro”, che nelle scorse settimane ha vissuto la partenza dei suoi primi tirocini, tra i 68 previsti, in Italia – tra gli altri quello al Servizio Cucina e Tavola del Quirinale – e anche all’estero

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