Viaggiatori inattesi nel mondo del lavoro

Prenderà spunto dal libro di Carlo Lepri “Viaggiatori inattesi”, l’interessante e omonimo seminario dedicato all’inclusione lavorativa delle persone con disabilità, proposto per il 20 febbraio a Milano dalla Fondazione Pio Istituto dei Sordi, in corrispondenza della Giornata Mondiale della Giustizia Sociale e in vista del “VI Forum delle Politiche Sociali”, che si terrà nel capoluogo lombardo nell’ultima settimana del mese

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Bando aperto anche ai candidati privi della vista

Un positivo risultato è stato ottenuto dopo un incontro tra Vincenzo Zoccano, presidente della Consulta Regionale delle Associazioni di Persone Disabili e delle Loro Famiglie del Friuli Venezia Giulia, con l’Amministrazione Comunale di Trieste. Al termine di tale confronto, infatti, si è deciso di superare quella che inizialmente era stata una norma escludente, consentendo da subito anche ai candidati privi della vista di partecipare a tutte le selezioni per le posizioni dirigenziali indette dal Comune giuliano

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“De.Mo.Do.Co.”: un nome “antico” per un moderno progetto di lavoro

Se infatti Demodoco era il cantore cieco che nell’“Odissea” commuoveva Ulisse, oggi De.Mo.Do.Co. è l’acronimo di “Definizione di un Modello Di Orientamento Comune” di giovani talenti disabili visivi verso una nuova occupabilità, ovvero l’interessante progetto promosso dall’IRIFOR e dall’UICI di Napoli, che punta a creare nuove e moderne professionalità per i giovani con disabilità visiva, in particolare nei settori del turismo accessibile e dell’artigianato di qualità

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Arriveranno presto le Linee Guida sul collocamento delle persone con disabilità

Rispondendo a un’Interrogazione Parlamentare, Franca Biondelli, sottosegretario al Welfare, ha fornito rassicurazioni sulla prossima approvazione delle Linee Guida relative al collocamento delle persone con disabilità – previste dal Decreto Legislativo 151/15, attuativo del cosiddetto “Jobs Act” – e sul fatto che a breve verrà formalizzato un apposito gruppo di lavoro, il quale, insieme alle Regioni, dovrà affrontare le questioni connesse all’inserimento mirato, nell’àmbito della riorganizzazione dei servizi per l’impiego

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Una carrozzina per svolgere attività agricole

Si chiama “Libera” ed è una sorta di carrozzina a trazione elettrica, attrezzata per potersi spostare e accedere ai campi coltivati e consentire a persone con disabilità motoria di svolgere in totale autonomia attività agricole, come il monitoraggio delle colture, la partecipazione attiva alle operazioni di raccolta, controllo e coordinamento tecnico-logistico. Realizzato dal CREA (Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria), il progetto si è avvalso anche della collaborazione, tra gli altri, della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap)

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Ambasciatori aziendali della disabilità

«Spesso – scrive Simone Fanti – è il non sapersi rapportare e la paura di sbagliare a rendere difficile il dialogo tra le persone. Aprendo quindi uno spiraglio in questo senso – ciò di cui si è parlato durante un recente corso formativo a Firenze, con la partecipazione di veri e propri “ambasciatori della disabilità in azienda” -, si possono abbattere le barriere e iniziare un dialogo aperto e schietto. Penso infatti che per avviare un vero processo di inclusione nel lavoro, il cambiamento debba avvenire dal basso, direttamente dai colleghi del lavoratore con disabilità»

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Gioco di squadra e una nuova cultura, per garantire l’inclusione lavorativa

«E se le aziende cambiassero prospettiva – scrive Palma Marino Aimone – ed eliminassero antichi pregiudizi nel valutare l’inserimento di una persona con disabilità, facendo una sorta di “bilancio dell’inclusione” che considerasse anche aspetti intangibili, oltre a quelli misurabili con modalità economico-finanziarie tradizionali, e ponendo l’accento sul valore aggiunto che tali persone possono dare alle imprese?». Per farlo, servono un ampio “gioco di squadra” e una cultura inclusiva, ma sono importanti anche il Disability Management, i consulenti del lavoro e gli specialisti di risorse umane

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Dall’autonomia all’inserimento nel lavoro

Dapprima un tirocinio, nell’àmbito del Progetto “VelA-Verso l’Autonomia”, ora l’assunzione a tempo indeterminato in tre strutture di distribuzione alimentare: è il percorso di tre giovani con disabilità intellettiva, seguiti e accompagnati dal Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione dell’Università di Torino, all’insegna di un modello basato non sui prerequisiti o sulla valutazione di quei giovani, ma sulla possibilità di formare e modificare i contesti lavorativi in termini di accessibilità, per metterli in condizione di esprimere al meglio le loro potenzialità

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Diffondere a tutti i livelli il Disability Management

Il proposito emerso infatti da un convegno nazionale tenutosi a Milano nel novembre scorso e del quale sono ora disponibili i vari materiali prodotti, è che il Disability Management – quell’organizzazione del lavoro diffusa in altri Paesi, ma ancora assai poco conosciuta in Italia, che concilia il diritto all’inclusione delle persone con disabilità e dei malati cronici con le esigenze di efficienza delle imprese – non sia più solo un discorso per poche grandi imprese, ma si diffonda in modo più capillare anche in realtà più piccole, sia nel settore pubblico che in quello privato

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Assunti a tempo indeterminato!

Anche alcuni autorevoli organi d’informazione hanno dato evidenza al felice esito del tirocinio formativo di sei mesi che ha coinvolto tre giovani con sindrome di Down dell’AIPD di Bari (Associazione Italiana Persone Down), assunti a tempo indeterminato da Bacio di Latte, catena pugliese di marchi di ristorazione, al termine di un percorso di affiancamento che li ha visti impegnati in mansioni diverse. Il tutoraggio è stato seguito da educatori dell’AIPD di Bari, sotto la supervisione del SIL (Servizio di Inserimento Lavorativo) dell’Associazione

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