Quella Proposta di Legge sull’affettività e la sessualità
«In quel testo si parla solo di adulti, si fa riferimento solo alle persone affette da disabilità motoria, senza alcuna attenzione per le donne e gli uomini con disabilità cognitiva relazionale e infine, manca qualsiasi accenno al diritto dei familiari a compiere un percorso di consapevolezza sulla sessualità dei propri cari»: lo scrive Elena Improta, a proposito della Proposta di Legge “Istituzione della figura professionale dell’operatore per l’emotività, l’affettività e la sessualità delle persone con disabilità”, assegnata recentemente alla XII Commissione Affari Sociali della Camera