Il fantastico in letteratura e il senso della vista
«“They” di Rudyard Kipling – scrive tra l’altro Cristiana Mameli – è un testo che dovrebbe essere menzionato anche per una prospettiva che appare innovativa sia per l’epoca in cui venne pubblicato (1904), sia, purtroppo, ancora oggi, a oltre un secolo di distanza. Nella società attuale, infatti, si tende ancora a considerare la disabilità come un limite e nient’altro, ma in “They” la giovane cieca incontrata dal protagonista è una persona indipendente, una proprietaria terriera che sa farsi rispettare, una figura che accudisce invece di essere accudita»