“Pensiero Imprudente”: la fragilità è un “pacco”, o anche no?

Vi è una particolare correlazione tra scatole e fragilità al centro del pezzo con cui Claudio Imprudente apre il 2024 della sua rubrica “Pensiero Imprudente”. E lo spunto è dato da un gioco che l’ingegner Guido Marangoni fa spesso nelle scuole, ovvero mostrare due scatole, una con la scritta “fragile” e una in cui non è scritto nulla. Pensando poi anche alle scritte “alto” e “basso”, spesso presenti sui pacchi, Imprudente scrive che «la verità sulla fragilità sta nel mezzo, in una prospettiva che accoglie tutte le fragilità, sia che guardiamo in alto, sia che guardiamo in basso»

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Volontari alla Lega del Filo d’Oro: una vera e propria esperienza di vita

«Diventare volontari della Lega del Filo d’Oro e rendere possibile l’inclusione delle persone sordocieche e con pluriminorazioni psicosensoriali costituisce una vera e propria esperienza di vita»: a dirlo è Rossano Bartoli, presidente della Fondazione Lega del Filo d’Oro, annunciando che da febbraio ripartiranno i corsi base di formazione per i nuovi volontari della Fondazione stessa, presso le sedi di Novara, Lesmo (Monza-Brianza), Padova, Modena, Pisa, Osimo (Ancona), Roma, Napoli, Molfetta (Bari) e Termini Imerese (Palermo)

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Justin Glyn nel Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita della Santa Sede

Figura illuminata, nota anche ai Lettori e alle Lettrici del nostro giornale per il saggio “‘Us’ not ‘Them’. Disability and Catholic Theology and Social Teaching” (“‘Noi’, non ‘loro’. Disabilità, teologia e dottrina sociale cattolica”), che ha dato vita alla traduzione italiana “A Sua immagine? Figli di Dio con disabilità”, arricchita di ulteriori contributi, padre Justin Glyn, consulente legale della Provincia Australiana della Compagnia di Gesù, è stato nominato da Papa Francesco tra i consultori del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita della Santa Sede

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Una protesi di mano in ferro risalente a tanti secoli fa

Vicino a Monaco di Baviera è stata rinvenuta la protesi di una mano realizzata in metallo che potrebbe avere quasi 600 anni. Il reperto è stato scoperto presso la chiesa parrocchiale di St. Georg a Frisinga e le tracce sulle ossa rinvenute indicano una possibile amputazione delle dita di una mano. La datazione al radiocarbonio dello scheletro ha rivelato che il portatore della protesi – un uomo tra i 30 e i 50 anni – dev’essere morto tra il 1450 e il 1620 il che significa che già allora i medici pensavano a come rendere la vita più facile alle persone amputate

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La psiche ha paura, anche se tu sei la roccia che tutti pensano che sia

Natale è passato, ma il presente testo, pubblicato il 24 dicembre da “InVisibili”, blog del «Corriere della Sera.it», con il titolo “La verità del Natale”, è tutt’altro che datato. Il nostro direttore responsabile Antonio Giuseppe Malafarina vi racconta il suo “avventuroso” mese di dicembre e ben volentieri ne mettiamo a parte i Lettori e le Lettrici di «Superando.it»

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Genitori affidatari di bambini e bambine con bisogni speciali

«Si parla di accoglienza di bambini con bisogni speciali – scrive Lelio Bizzarri – in “Non vi ho chiesto di chiamarmi mamma – Cronaca di un affido sine die” di Karin Falconi, libro che entra con uno stile diretto, ironico e tutt’altro che retorico in tante questioni legate alle dinamiche connaturate all’affido familiare. Utile per chi sta accarezzando l’idea di candidarsi o per chi lo ha già fatto, ma anche per gli operatori interessati al tema, così come per persone con disabilità e caregiver, o per chi semplicemente ha il desiderio di “pensare” le dinamiche familiari»

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Perché considero Franco Bomprezzi un Maestro e ne avverto la mancanza

«Mi sono chiesta – scrive Simona Lancioni, parlando di Franco Bomprezzi, che fu per anni direttore responsabile del nostro giornale – il motivo per cui io, ma non solo io, considero Franco come un Maestro. Cosa ha fatto, e fa tuttora, la differenza rispetto ad altri? Credo sia perché in una società che ci spinge alla competizione, e dunque a creare relazioni basate sul potere anche attraverso l’uso del linguaggio, e in generale del sapere, Franco ha sempre utilizzato il linguaggio e il sapere come un codice di parità»

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“Sinergie”, occasione di crescita per i giovani e per il Terzo Settore

Valorizzare studi e ricerche sul Terzo Settore, con particolare attenzione ai profili sociologici, economici e giuridici, coinvolgendo giovani laureati e dottori di ricerca nella sperimentazione di chiavi di lettura innovative di questo comparto socio-economico del Paese: è l’obiettivo di “Sinergie”, bando di concorso promosso dal Forum Nazionale del Terzo Settore, che premia appunto la miglior tesi di laurea magistrale e la miglior tesi di dottorato di ricerca su temi inerenti il Terzo Settore e alla cui terza edizione si potrà partecipare dal 1° gennaio al 29 febbraio 2024

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C’è ancora una sorta di “inabilità sociale” verso la condizione di disabilità

«Vi è ancora una sorta di “inabilità sociale” verso la condizione di disabilità: più di un italiano su 3, infatti (uno su 2 se si parla di disabilità psichica o cognitiva), ha dichiarato di non sapere come reagire e comportarsi di fronte a una persona con disabilità. Le emozioni, quindi, rappresentano ancora una barriera, piuttosto che una risorsa che alimenti attenzione e empatia»: lo dicono da Sanofi, a proposito dalla recente indagine “Gli italiani e la disabilità: vissuti, percezioni e propensione all’inclusione”, commissionata a SWG e condotta su un campione di mille italiani e italiane

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Quando svaniscono tutti i dualismi tra “noi” e “loro”

«Pensando al Natale – scrive Angelo Fasani -, quale potrebbe essere l’immagine più appropriata se non quella che la vita di Gesù Nazareno esprime? Egli ha mostrato infatti al mondo quale grandezza può raggiungere l’umanità nascosta in tutti noi. Di fronte a questo fatto, tutti i dualismi “noi-loro”, compreso quello tra persone con e senza disabilità, evidenziato nel libro “A Sua immagine? Figli di Dio con disabilità” e nei dibattiti che ne sono seguiti, svaniscono alla luce del potenziale di umanità che gli esseri umani possono esprimere al di là di ogni genere di differenze»

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