Quelli del giubbino giallo

Riprende nel titolo il modo in cui i volontari dell’Auser sono soprannominati dai bambini e dalle bambine che accompagnano: è “Quelli del giubbino giallo” di Sara Bordoni, libro che il 30 gennaio sarà al centro di un incontro a Roma, presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati, promosso da Auser Lombardia e CSI Lombardia. Vi si raccontano valori quali l’inclusione, l’intergenerazionalità, la cittadinanza attiva a ogni età, l’ascolto e la capacità di fare squadra, attraverso le persone protagoniste dell’accompagnamento protetto dei minori con disabilità, organizzato dall’Auser di Gallarate

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Storia di violenza fisica, verbale ed economica su una donna con disabilità

Elena è una giovane con epilessia e sindrome di Sjögren della quale i media si sono occupati principalmente perché è stata aggredita a calci e pugni dall’ex datore di lavoro, cui chiedeva la liquidazione dell’ultimo stipendio. Nella sua esperienza lavorativa, però, c’è stata anche violenza verbale ed economica. È un caso, per altro, in cui non è semplicissimo stabilire un nesso diretto con la disabilità: quell’uomo, infatti, si era già distinto per condotte violente con un altro dipendente. Sulla vicenda pubblichiamo anche un contributo dell’AICE (Associazione Italiana Contro l’Epilessia)

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Prendete la parte buona della Storia, per fare ponti veri tra noi e il prossimo!

«Sento un cambiamento culturale che non mi convince – scrive Leonardo Cardo (“Zio Leo”) -, una grande mancanza di umanità, mancanza dei diritti dei più fragili, lavoro, sostegno alle famiglie. Ma noi, persone con disabilità, vogliamo vivere e non sopravvivere. Non siamo una spesa per lo Stato, ma una risorsa da coltivare. Dobbiamo fare ponti veri tra noi e il prossimo. E dimenticate la Storia, prendetene la parte buona, altrimenti soffocheremo la nostra vita nella paura di esistere». Alla vigilia del Giorno della Memoria diamo anche spazio alla poesia “La nuvola grigia” dello stesso Leonardo Cardo

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Quello sterminio di persone con disabilità è un monito per i tempi presenti

«Il 27 Gennaio è per la nostra Federazione una ricorrenza estremamente importante, per ricordare anche lo sterminio di centinaia di migliaia di persone con disabilità durante il regime nazista e la seconda guerra mondiale. Ed è anche un monito per i tempi presenti, dove continuiamo purtroppo a registrare situazioni di discriminazione o parole d’odio nei confronti delle persone con disabilità, senza contare gli stigmi e i pregiudizi ancora presenti»: lo dichiara Vincenzo Falabella, presidente della Federazione FISH, alla vigilia del Giorno della Memoria del 27 Gennaio

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27 Gennaio: tenere alta l’attenzione, perché non accada più e per agire nel futuro

«Ci circondano ancora pregiudizi, stereotipi, segregazione, violenza, maltrattamenti, discriminazioni, e negazioni di diritti», scrivono dall’ANFFAS Nazionale alla vigilia del Giorno della Memoria del 27 Gennaio, che commemora anche le circa 300.000 persone con disabilità sterminate durante il regime nazista. «Il 27 Gennaio – aggiungono – ci consente di ricordare quanto avvenuto in passato affinché non accada mai più, e ci permette allo stesso tempo di agire per il futuro, sensibilizzando soprattutto le nuove generazioni per un profondo cambiamento culturale nell’approccio alla disabilità»

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Realizzazione grafica di Gianni Minasso

La disabilità logora… chi ce l’ha!

«E se oltre che per l’inclusione, provassimo anche a lottare per l’equivalenza disabilità=lavoro usurante?»: si basa tutta su questo la nuova incursione di Gianni Minasso nella sua rubrica “A 32 denti (Sorridere è lecito, approvare è cortesia)”, fatta di pungente ironia, di grottesco e talora della comicità più o meno involontaria che, come ogni altra faccenda umana, può riguardare anche il mondo della disabilità

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Il mio grande sogno

«Ho un obiettivo ambizioso, ma legittimo, che un giorno l’Italia sarà accessibile, equa e universale, capace di fornire un’educazione e un’assistenza sanitaria di qualità, una protezione sociale che assicuri, sempre, il benessere fisico e mentale. E continuerò ad impegnarmi per questo, con le tante meravigliose persone che ho incontrato in questi anni»

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“FantasticHandicap”: la ventiduesima edizione del concorso letterario

Seguito anche negli anni scorsi sulle pagine del nostro giornale, è giunto al ragguardevole traguardo della ventiduesima edizione “FantasticHandicap”, il concorso letterario promosso dal CDH di Carrara (Centro Documentazione Handicap), che premia elaborati sui temi della disabilità e della diversità, dell’inclusione o dell’emarginazione, nonché delle condizioni di svantaggio sociale. Chi desidera partecipare deve inviare il proprio componimento entro il 2 aprile prossimo

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Un doppio debito con i genitori che lo sono stati prima di noi

«La generazione dei genitori di figli con disabilità, alla quale appartengo – scrive Orlando Quaglierini -, ha un doppio debito da saldare nei confronti di quella che l’ha preceduta. Il primo è ascrivibile al fatto che la stragrande maggioranza dei beni e dei servizi di cui oggi beneficiano le persone con disabilità la si deve a quei genitori. Il secondo attiene alla generosità con la quale gli stessi hanno perseguito quegli obiettivi: di una parte di quelle conquiste, loro non hanno fatto in tempo a godere»

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Maddia, una Bella Persona, che sapeva guardare al futuro con lucidità

La UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) è stata la sua seconda famiglia fin dal 1980, quando venne fondata la Sezione di Modena dell’Associazione, intitolata a Enzo e Dino Ferrari. Maddia Tirabassi, scomparsa proprio nel primo giorno dell’anno, ha poi ricoperto importanti incarichi a livello nazionale nella stessa UILDM, ma soprattutto era una Bella Persona che «fino all’ultimo – come scrive Franca Barbieri, presidente della UILDM di Modena – è stata in grado di guardare al futuro con lucidità»

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