Vicende come questa chiedono solo piena chiarezza
«È terribile speculare sulla malattia e sulla naturale compassione che suscita un giovane condannato a letto e legato a una macchina. Siamo con Paolo nella sua lotta per una vita dignitosa con la SLA e facciamo nostro il suo messaggio “viva la vita”, auspicando piena chiarezza su questa brutta storia»: così Barbara Gonella, presidente dell’AISLA di Firenze, commenta un servizio della testata «Domani», secondo il quale dietro al giovane Paolo Palumbo, persona realmente malata di sclerosi laterale amiotrofica, vi sarebbe un «giro di raccolte fondi e altro», che «alimenterebbe un business opaco»