Accade il 27 maggio, in una scuola che dovrebbe essere un posto sicuro
«I genitori – scrivono dall’ANGSA Lazio – lasciano il figlio a scuola, un ragazzo in salute, pur con le fragilità dell’adolescenza, ma anche un ragazzo nello spettro dell’autismo. Alle 14.58 ricevono una telefonata dell’autista del pulmino scolastico che ha ritrovato il ragazzo esanime, dopo un volo di quattro piani. Era vivo e vegeto quando lo hanno lasciato i genitori, adesso lotta per vivere. Solo l’autista dello scuolabus si è accorto della sua assenza. La scuola deve spiegare come sia stato possibile che accadesse. Gli inquirenti dovranno accertare le responsabilità penali»