Quando il primo giorno di scuola sarà realmente per tutti e tutte?

«A un mese dall’avvio del nuovo anno scolastico – scrivono dall’ANFFAS Nazionale -, sono numerose le criticità rilevate nelle scuole italiane di ogni ordine e grado dalla nostra Consulta Inclusione Scolastica, attraverso un’apposita indagine. Ci chiediamo quindi: quando in Italia il primo giorno di scuola sarà realmente il primo per tutti? Quanto devono attendere gli studenti e le studentesse con disabilità per vedersi pienamente garantiti i giusti ed essenziali sostegni per frequentare le scuole in condizione di pari opportunità con gli altri studenti senza disabilità?»

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I problemi e le carenze dell’assistenza sanitaria scolastica

«Tutte le famiglie iscrivono i loro figli a scuola con molti mesi di anticipo e dopo averlo fatto hanno la certezza che il proprio figlio andrà a scuola per tutto l’anno scolastico. Le famiglie, invece, che vivono condizioni di disabilità, pur effettuando l’iscrizione con i medesimi tempi e con le stesse modalità, non solo non sono certe di poter godere dello stesso diritto altrui, ma anche quando avviene, quel diritto diventa “parziale” o “a tempo determinato”»: lo scrive Fortunato Nicoletti, centrando l’attenzione in particolare sulla carenza dell’assistenza sanitaria a scuola

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Ricorso in Cassazione contro quella Sentenza che discrimina

«Non sussiste il reato di maltrattamento aggravato, in quanto l’eventuale ingiuriosità delle frasi rivolte ad un ragazzo autistico in classe non avrebbe potuto essere percepita dal ragazzo stesso, non essendo egli in grado di comprenderne il disvalore educativo e giuridico»: così una Sentenza a dir poco discutibile, pronunciata dalla Corte d’Appello di Torino, di cui avevamo riferito sulle nostre pagine. Oggi registriamo che il Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Torino ha proposto ricorso in Cassazione, affinché quella Sentenza venga annullata

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La discriminazione nelle parole di una Sentenza

Purtroppo nel 2023 accade di trovarsi di fronte a un provvedimento della Corte d’Appello di Torino, in cui non si ritiene sussista il reato di maltrattamento aggravato, già accertato in un primo grado di giudizio, in quanto l’eventuale ingiuriosità delle frasi rivolte ad un ragazzo autistico in classe non avrebbe potuto essere percepita dal ragazzo stesso, non essendo egli in grado di comprenderne il disvalore educativo e giuridico…

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Inclusione degli alunni e delle alunne con disabilità: il nodo della formazione

«Dieci Crediti di Formazione Universitaria dedicati all’inclusione, sui sessanta previsti, sarebbe una soluzione conforme alla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità»: lo ha scritto la Federazione FISH al Ministro dell’Istruzione e del Merito, partendo dall’assunto che «l’inclusione stessa non può realizzarsi solo con l’insegnante di sostegno e/o con l’assistente per l’autonomia e la comunicazione, giacché un’altra risorsa determinante dev’essere costituita da un minimo di formazione iniziale dei docenti curricolari»

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Da “Giovanni: lavori in una nicchia” al pieno sviluppo della persona umana

«Sono grato alla nuova tecnologia per tutto ciò che ha apportato – scrive tra l’altro Giovanni Maffullo -, ad esempio in termini di compensazione di talune evidenti difficoltà presenti nell’area della disabilità, ma non mi piace la deriva che l’umano ha preso, verso un transumanesimo “tecnologicamente corretto”, in cui alle persone si chiede di vivere in un ambiente ibrido fra reale e virtuale. La tecnologia, infatti, promuove la socievolezza, l’interazione superficiale, ma non la socializzazione, intesa come vicinanza, prossimità, solidarietà, compartecipazione e corresponsabilità sociale»

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Scuola sempre impreparata ad accogliere alunni e alunne con autismo

A denunciare per l’ennesima volta l’impreparazione della scuola ad accogliere alunni e alunne con autismo è Carlo Hanau, presidente dell’Associazione APRI, constatando il silenzio istituzionale in merito alle numerose sollecitazioni della stessa Associazione su tale materia. «Pertanto – scrive Hanau – abbiamo ritenuto indispensabile illustrare i primi e urgenti interventi da attuare, in una lettera rivolta ai Ministeri competenti, in attesa di definire un piano organico di formazione permanente di tutti coloro che si prendono cura di un bambino con autismo»

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Sull’iniqua distribuzione regionale dei posti di sostegno

«Ciò che maggiormente colpisce esaminando il “Focus ‘Principali dati della scuola – Avvio Anno Scolastico 2023/2024’” – scrive Flavio Fogarolo – è l’iniqua distribuzione dei posti di sostegno che penalizza in modo inaccettabile alcune Regioni. Si può sapere, dunque, perché in alcune Regioni, a parità di alunni con disabilità, gli insegnanti di sostegno sono il doppio che in altre?»

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Come cambia il Piano Educativo Individualizzato?

«Dopo un anno dall’insediamento del nuovo Governo, la questione dell’inclusione scolastica non è ancora stata affrontata in modo adeguato in un incontro dell’Osservatorio Ministeriale sull’Inclusione, nonostante le nostre richieste»: così la Federazione FISH esprime la propria preoccupazione, evidenziando una serie di questioni urgenti da affrontare, a partire dalla necessità di una chiara attuazione della riforma dei PEI (Piani Educativi Individualizzati). Se ne parlerà il 20 settembre, durante l’incontro online “Come cambia il PEI?”, promosso dalla stessa FISH insieme all’ANMIC

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