L’inclusione scolastica è un valore, ma c’è sfiducia tra gli addetti ai lavori

«La dimensione valoriale e ideale dell’inclusione è ancora fortissima, ma calandosi nella realtà operativa delle scuole, giorno dopo giorno, si accumulano difficoltà concrete che alimentano uno scetticismo sempre crescente»: lo ha dichiarato Dario Ianes, co-fondatore del Centro Studi Erickson di Trento, a commento dei dati risultanti dal sondaggio nazionale “Inclusione scolastica: un valore irrinunciabile?”, prodotti in apertura del 14° Convegno Internazionale “La Qualità dell’inclusione scolastica e sociale”, promosso come sempre dal Centro Studi Erickson e in corso di svolgimento a Rimini

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“La Qualità dell’inclusione scolastica e sociale”: sulle tracce di Andrea Canevaro

Sta per tornare al Palacongressi di Rimini un appuntamento divenuto ormai irrinunciabile, ovvero il convegno internazionale “La Qualità dell’inclusione scolastica e sociale”, promosso come sempre dal Centro Studi Erickson e che dal 17 al 19 novembre vivrà la sua quattordicesima edizione, la prima senza Andrea Canevaro, uno dei “padri” riconosciuti dell’inclusione scolastica nel nostro Paese, al quale nella tre giorni in Romagna sarà anche dedicato uno specifico appuntamento di omaggio, tra le tante sessioni plenarie, tavole rotonde, workshop, laboratori e talk in programma

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Dedicato all’inclusione il “Rapporto sulla scuola cattolica in Italia”

È stato pubblicato dalla Conferenza Episcopale Italiana, tramite il Servizio Nazionale per la Pastorale delle Persone con Disabilità e il Centro Studi per la Scuola Cattolica, il 25° “Rapporto sulla scuola cattolica in Italia”, incentrato sul tema “Includere la disabilità”. «Si tratta – sottolinea Salvatore Nocera – del primo Rapporto della CEI dedicato all’inclusione scolastica, segno che anche in questo mondo culturale si fa strada l’idea che per gli alunni con disabilità capacità e merito non vadano valutati secondo parametri standardizzati, ma con riguardo alle loro peculiari diversità»

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Inclusione scolastica degli alunni e studenti audiolesi: modelli ed esperienze

Proporre spunti di riflessione tra tutti i soggetti coinvolti nel processo educativo (docenti curricolari e di sostegno, assistenti alla comunicazione, operatori): è l’obiettivo del convegno “Inclusione scolastica degli alunni e studenti audiolesi: modelli e condivisione di esperienze”, organizzato per il 18 novembre dall’AFA della Provincia di Como (Associazione Famiglie Audiolesi), in stretta collaborazione con l’Ufficio Scolastico Provinciale. L’incontro sarà interamente sottotitolato

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Quel “fuoco” del convincimento da accudire, difendere, testimoniare

«Ci sono lavori – scrive Orlando Quaglierini – dove, nel bene e nel male, il convincimento o lo stato d’animo di chi è preposto ad una certa attività fa la differenza. Sono tutti quei lavori dove la relazione, il rapporto interpersonale giocano un ruolo rilevante, tanto da determinarne il risultato in un senso o nell’altro». «Ma al pari di un fuoco – aggiunge con riferimento specifico all’inclusione scolastica – i convincimenti, per arginare la deriva in atto, vanno accuditi, protetti, difesi e tramandati… testimoniandoli»

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Torna in scena “Anna di miracoli” per la Lega del Filo d’Oro

La vicenda al centro della rappresentazione teatrale “Anna dei miracoli” si ispira alla storia di Helen Keller, persona sordocieca che imparò a parlare, leggere, studiare e che ebbe una vita autonoma, tracciando la stessa strada di vita seguita da Sabina Santilli, fondatrice nel 1964 della Lega del Filo d’Oro, organizzazione impegnata da allora in favore delle persone sordocieche e con pluriminorazioni psicosensoriali. E nella serata del 9 novembre lo spettacolo andrà in scena ad Ancona, una produzione de La Pirandelliana proprio per la Fondazione Lega del Filo d’Oro

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Il ruolo degli educatori nei servizi per le persone con disabilità

Promosso dall’ASC (Azienda Speciale Consortile) Desio Brianza, si terrà il 7 novembre a Desio (Monza-Brianza) il convegno “L’educatore possibile. La professione educativa tra nuovi contesti emergenti e pratiche inclusive”, incontro che sarà l’occasione per confrontarsi sul ruolo degli educatori nei servizi per le persone con disabilità nel contesto di oggi, tra criticità e innovazione

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Scuola, disabilità e futuro

«Due giorni di ispirazione e apprendimento, con l’obiettivo di riunire insegnanti di sostegno, dirigenti scolastici e professionisti del settore, per discutere sull’importanza dell’inclusione scolastica e del disability management orientato in particolare all’istruzione»: viene presentato così, dall’Associazione Abilitando (Dove la tecnologia incontra la disabilità), l’evento “Scuola, disabilità e futuro”, in programma per il 26 e il 27 ottobre ad Alessandria, che si articolerà tra convegni, un corso formativo, tavoli di lavoro, workshop, stand espositivi e altro ancora

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Così si allontanano dalla scuola risorse eccellenti

«Il nostro lavoro, e di conseguenza il presente e il futuro di bambini/bambine e ragazzi/ragazze con disabilità – scrive l’educatrice Barbara Rho – dipende dai finanziamenti spesi ovvero dal reale, concreto specchio dell’impegno della società civile. Ma tali finanziamenti sono di anno in anno più esigui. Siamo indispensabili eppure invisibili e con noi i nostri utenti, ai quali restiamo interconnessi nella fondamentale relazione educativa. Non siamo educatori in senso lato, lo siamo per definizione. Eppure abbiamo contratti privi di alcuna dignità che non ci permettono di sopravvivere»

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Se i modelli (con la persona con disabilità al centro) diventano moduli

«Una recente Nota Ministeriale – scrivono da Progetto Autismo – preme per inserire la compilazione del nuovo modello di PEI (Piano Educativo Individualizzato) direttamente su piattaforma informatica. Pur essendo l’informatizzazione buona e auspicabile, la “costrizione” della compilazione del nuovo modello di PEI in questo modo trasformerà automaticamente il “modello” in “modulo”, fatto negativo sia per il GLO (Gruppo di Lavoro Operativo per l’Inclusione), che per gli alunni e le alunne con disabilità, impedendo di fatto quella “sartorialità” necessaria alla produzione di un buon documento»

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