“Sportelli autismo” per le scuole: mancano leggi e soldi

«Il servizio “Sportelli Autismo”, che fornisce supporto scolastico organizzativo, educativo e didattico, ideato per sostenere l’inclusività nelle scuole di allievi e allieve con disturbo dello spettro autistico, versa in gravi difficoltà: infatti, la carenza di interventi legislativi utili e la mancata predisposizione di risorse finanziarie strutturali, hanno molto frenato il percorso di implementazione di tali sportelli nelle scuole»: la denuncia proviene dall’Associazione ANGSA, che l’ha rilanciata anche al 2° Convegno Nazionale sugli Sportelli Autismo Italia

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Assistenza all’autonomia e alla comunicazione: trasferiti 100 milioni ai Comuni

Come si legge in una nota diffusa dal Ministero per le Disabilità, è stato firmato il Decreto per il trasferimento ai Comuni di 100 milioni di euro del “Fondo per l’assistenza all’autonomia e alla comunicazione degli alunni con disabilità”, risorse che dovranno servire a potenziare i servizi di assistenza all’autonomia e alla comunicazione degli alunni con disabilità fisiche e sensoriali delle scuole di ogni ordine e grado. «L’obiettivo per il futuro – dichiara la ministra Locatelli – è di implementare ulteriormente il Fondo»

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Studenti universitari e laureati con disabilità: un’indagine

«Questa indagine è dedicata a chiunque abbia frequentato o stia frequentando un corso di laurea presso un qualunque Ateneo, e che sia in possesso di una certificazione di invalidità civile, di sordità o di cecità»: così dall’APIC di Torino (Associazione Portatore Impianto Cocleare) viene presentato il sondaggio, promosso tramite un breve questionario, per cercare di avere un quadro sulla situazione del diritto allo studio delle persone con disabilità nelle Università italiane e sull’applicazione della normativa, in riferimento soprattutto alla presenza di agevolazioni e di esenzioni

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Assistenza all’autonomia e alla comunicazione: è illegittimo tagliare le ore

Esprimono grande preoccupazione, i Presidenti della Consulta Regionale del Lazio, della Consulta Cittadina e di quasi tutte le Consulte Municipali della Città di Roma, nel segnalare quanto sta accadendo nel XIV Municipio della Capitale, relativamente alla riduzione delle ore di servizio OEPAC (Operatore Educativo per l’Autonomia e la Comunicazione) già assegnate agli alunni e alle alunne con disabilità che frequentano le scuole, «una situazione – sottolineano – che presto potrebbe riguardare anche gli alunni e le alunne con disabilità residenti in altri Municipi della Capitale»

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Quando il primo giorno di scuola sarà realmente per tutti e tutte?

«A un mese dall’avvio del nuovo anno scolastico – scrivono dall’ANFFAS Nazionale -, sono numerose le criticità rilevate nelle scuole italiane di ogni ordine e grado dalla nostra Consulta Inclusione Scolastica, attraverso un’apposita indagine. Ci chiediamo quindi: quando in Italia il primo giorno di scuola sarà realmente il primo per tutti? Quanto devono attendere gli studenti e le studentesse con disabilità per vedersi pienamente garantiti i giusti ed essenziali sostegni per frequentare le scuole in condizione di pari opportunità con gli altri studenti senza disabilità?»

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I problemi e le carenze dell’assistenza sanitaria scolastica

«Tutte le famiglie iscrivono i loro figli a scuola con molti mesi di anticipo e dopo averlo fatto hanno la certezza che il proprio figlio andrà a scuola per tutto l’anno scolastico. Le famiglie, invece, che vivono condizioni di disabilità, pur effettuando l’iscrizione con i medesimi tempi e con le stesse modalità, non solo non sono certe di poter godere dello stesso diritto altrui, ma anche quando avviene, quel diritto diventa “parziale” o “a tempo determinato”»: lo scrive Fortunato Nicoletti, centrando l’attenzione in particolare sulla carenza dell’assistenza sanitaria a scuola

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Ricorso in Cassazione contro quella Sentenza che discrimina

«Non sussiste il reato di maltrattamento aggravato, in quanto l’eventuale ingiuriosità delle frasi rivolte ad un ragazzo autistico in classe non avrebbe potuto essere percepita dal ragazzo stesso, non essendo egli in grado di comprenderne il disvalore educativo e giuridico»: così una Sentenza a dir poco discutibile, pronunciata dalla Corte d’Appello di Torino, di cui avevamo riferito sulle nostre pagine. Oggi registriamo che il Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Torino ha proposto ricorso in Cassazione, affinché quella Sentenza venga annullata

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La discriminazione nelle parole di una Sentenza

Purtroppo nel 2023 accade di trovarsi di fronte a un provvedimento della Corte d’Appello di Torino, in cui non si ritiene sussista il reato di maltrattamento aggravato, già accertato in un primo grado di giudizio, in quanto l’eventuale ingiuriosità delle frasi rivolte ad un ragazzo autistico in classe non avrebbe potuto essere percepita dal ragazzo stesso, non essendo egli in grado di comprenderne il disvalore educativo e giuridico…

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Inclusione degli alunni e delle alunne con disabilità: il nodo della formazione

«Dieci Crediti di Formazione Universitaria dedicati all’inclusione, sui sessanta previsti, sarebbe una soluzione conforme alla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità»: lo ha scritto la Federazione FISH al Ministro dell’Istruzione e del Merito, partendo dall’assunto che «l’inclusione stessa non può realizzarsi solo con l’insegnante di sostegno e/o con l’assistente per l’autonomia e la comunicazione, giacché un’altra risorsa determinante dev’essere costituita da un minimo di formazione iniziale dei docenti curricolari»

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Da “Giovanni: lavori in una nicchia” al pieno sviluppo della persona umana

«Sono grato alla nuova tecnologia per tutto ciò che ha apportato – scrive tra l’altro Giovanni Maffullo -, ad esempio in termini di compensazione di talune evidenti difficoltà presenti nell’area della disabilità, ma non mi piace la deriva che l’umano ha preso, verso un transumanesimo “tecnologicamente corretto”, in cui alle persone si chiede di vivere in un ambiente ibrido fra reale e virtuale. La tecnologia, infatti, promuove la socievolezza, l’interazione superficiale, ma non la socializzazione, intesa come vicinanza, prossimità, solidarietà, compartecipazione e corresponsabilità sociale»

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