L’Atlante dell’Infanzia di Save the Children e gli alunni con disabilità

«Il modello italiano di inclusione scolastica dei bambini con disabilità è tra i più avanzati al mondo, ma l’attuazione lascia a desiderare»: lo si legge tra l’altro nel tredicesimo Atlante dell’Infanzia di Save The Children, prezioso e ampio documento che fotografa in particolare lo stato di salute di bambini, bambine e adolescenti a seguito della pandemia, caratterizzato da un filo rosso continuo, ovvero che le bambine, i bambini e gli adolescenti colpiti dalle disuguaglianze socioeconomiche, educative e territoriali ne subiscono l’impatto anche sulla salute e il benessere psicofisico

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Inclusione scolastica di qualità o inclusione scolastica in quantità?

«Il dibattitto sulle carenze dell’inclusione scolastica degli alunni e delle alunne con disabilità – scrive Paola Di Michele – viene sempre posto solo ad un livello quantitativo, nell’irreale convinzione che, aumentando a dismisura il numero degli insegnanti di sostegno, si ponga rimedio ad ogni spinoso nodo irrisolto. Si dovrebbe invece guardare a un’inclusione di qualità, per una scuola di tutti e tutte, in cui davvero la Scuola tutta si faccia carico, con competenze di livello e strumenti adeguati, dei bisogni educativi di ciascuno studente. Per una vera Ecologia dell’Inclusione»

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Studenti con disabilità: nuove norme, vecchi problemi

Nell’àmbito dell’Osservatorio Salute, le Associazioni InCerchio e Medicina Democratica hanno promosso un ciclo di seminari online sui diritti delle persone fragili e dei loro caregiver, che per il 7 novembre prevede l’incontro “Diritto allo studio e all’inclusione scolastica. Il punto sull’inclusione scolastica degli studenti con disabilità: nuove norme, vecchi problemi”, a partecipazione gratuita e aperto a tutti. Tra le luci e le ombre del mondo della scuola, vi si parlerà sia delle novità a livello legislativo che delle reali prassi per il diritto allo studio dei giovani con disabilità

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Assistenza specialistica nelle scuole: fondi aggiuntivi dal Comune di Napoli

«Siamo molto soddisfatti per questo risultato che permetterà la piena inclusione degli alunni e delle alunne con disabilità nelle scuole di ogni ordine e grado» lo dichiara Daniele Romano, presidente della Federazione FISH Campania, dopo che la Giunta Comunale di Napoli, su proposta dell’assessore al Welfare Luca Trapanese, ha approvato una Deliberazione tramite la quale sono stati stanziati ulteriori 2 milioni di euro per garantire l’assistenza specialistica nelle scuole. In totale, quindi, saranno erogati circa 4 milioni e 800.000 euro destinati a questi servizi

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Sardegna: ristabilito il diritto allo studio di alunni e alunne con disabilità

Le Associazioni di persone con disabilità e delle loro famiglie della Sardegna, componenti della Federazione FISH Regionale, si sono prontamente attivate, per scongiurare i tagli riguardanti l’assistenza all’autonomia e alla comunicazione per gli alunni e le alunne con disabilità e la Regione Sardegna ha risposto in tempi rapidi, integrando i fondi a disposizione degli Enti Locali, che devono assicurare tali servizi, con 6 milioni e mezzo di euro aggiuntivi, per un totale di 19 milioni e mezzo di euro all’anno (58 e mezzo per il triennio)

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Quel Ministero dell’Istruzione e “del Merito” e l’inclusione scolastica

«Tra le novità del nuovo Governo – scrive Salvatore Nocera -, quella che sta agitando il mondo della scuola è la denominazione del Ministero che al termine “dell’Istruzione” fa seguire “e del Merito”, ciò che ha portato a un coro di interpretazioni, talora contrastanti. Personalmente ritengo che l’aggiunta del termine “merito” alla denominazione del Ministero non possa e non debba assolutamente nuocere al diritto all’inclusione degli alunni con disabilità, anche guardando a un dato normativo fondamentale, ovvero a quanto stabilito dalla Corte Costituzionale»

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Come rendere più efficiente l’inclusione scolastica, per tutte le disabilità

«Per tutte le disabilità – scrive Carlo Hanau, intervenendo sul dibattito da noi lanciato in tema di futuro dell’inclusione scolastica – è necessario tornare a quando la specializzazione degli insegnanti di sostegno durava due anni e ci si poteva concentrare su di una disabilità. Soltanto fornendo strumenti culturali basati sulla sperimentazione dei risultati e indicazioni pratiche agli operatori della scuola, in sinergia con le altre agenzie pubbliche che cooperano con le famiglie, si potrà riuscire ad aumentare la scarsa efficienza del nostro esercito di 200.000 insegnanti di sostegno»

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La “favola” dell’inclusione scolastica non è finita, ma continuerà migliorandosi

«Non credo si debba guardare indietro – scrive Salvatore Nocera, commentando un testo di Ivana Consolo sull’inclusione scolastica, da noi pubblicato -, ma credo si debbano sempre più migliorare le spinte propulsive per il diritto all’eguaglianza e alla non discriminazione, pretendendo dai nuovi Governo e Parlamento la piena attuazione della normativa inclusiva, una seria formazione, con relativo adeguamento stipendiale di tutti i docenti, e un’effettiva efficienza dei servizi. Credo infatti che la “favola bella” dell’inclusione non sia finita, ma possa anzi continuare migliorandosi»

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Inclusione scolastica: tutto da rifare?

«Non ci sono gli insegnanti di sostegno – scrive Ivana Consolo -, non ci sono gli educatori, mancano gli assistenti ad personam e addirittura ci sono scuole sia pubbliche che paritarie che non hanno mai organizzato un GLO (Gruppo di Lavoro Operativo per l’Inclusione), e non hanno la più pallida idea di essere obbligate a redigere il PEI (Piano Educativo Individualizzato). Se dunque si vuole veramente dare un senso all’obbligo scolastico e garantire in modo degno il diritto allo studio agli alunni e alle alunne con disabilità, occorre ripensare l’intero sistema di istruzione di questo Paese»

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Chiarimenti dal Ministero sui Piani Educativi Individualizzati

Il Ministero dell’Istruzione ha emanato una Circolare molto attesa che fornisce le indicazioni alle scuole su quali modelli debbano utilizzare i GLO (Gruppi di Lavoro Operativi per l’Inclusione), per la formulazione dei PEI (Piani Educativi Individualizzati) riguardanti gli alunni e le alunne con disabilità, entro il 31 ottobre prossimo. Ad essa l’Osservatorio AIPD sull’Inclusione Scolastica (Associazione Italiana Persone Down), in collaborazione con il Centro Studi Giuridici HandyLex, dedica un ampio approfondimento di cui suggeriamo senz’altro un’attenta consultazione

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