Quest’anno più che mai la scuola dovrà iniziare lo stesso giorno per tutti!

«La complessiva attuazione delle Linee Guida per la riapertura delle scuole a settembre – dichiara Vincenzo Falabella, presidente della Federazione FISH – richiederà l’apertura e il mantenimento di un cantiere e di un monitoraggio costante, per rendere effettivo il cardine delle nostre richieste: sicurezza e didattica in presenza per gli alunni e le alunne con disabilità. E anche per il prossimo anno scolastico vale, più forte che mai, la raccomandazione di sempre: la scuola deve iniziare lo stesso giorno per tutti, anche per gli alunni e le alunne con disabilità»

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Scientificamente infondata, culturalmente irricevibile, politicamente obsoleta

«C’è da chiedersi – scrive Marina Santi, docente universitaria di Didattica e Pedagogia Speciale e Inclusiva – come verrà spiegato a quell’alunno e alunna con disabilità che “godranno” del diritto a re-iscriversi, i quali non troveranno i loro compagni e compagne in aula a settembre, per effetto Covid». «Quella norma – conclude – che consente loro la “reiscrizione” al medesimo anno di scuola frequentato, è scientificamente infondata, culturalmente irricevibile e politicamente obsoleta»

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Un ruolo di “regia” per l’assistente all’autonomia e alla comunicazione

«Non più “figure speciali”, non di rado addirittura meri “tappabuchi”, a compensare le criticità di un sistema scolastico poco flessibile, bensì veri e propri “registi” dell’inclusione scolastica di alunni e alunne con disabilità»: è questo l’auspicio per il futuro ruolo degli assistenti all’autonomia e alla comunicazione, come emerso durante il recente seminario in rete “Assistenti all’autonomia e comunicazione e Universal Design for Learning: per una progettazione inclusiva”, promosso dall’Associazione ASACOM di Catania, con la partecipazione, tra gli altri, di Dario Ianes

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Alunni e alunne con disabilità: tante sfide aperte per il nuovo anno scolastico

«Guardiamo con speranza e preoccupazione al nuovo anno scolastico, ma un elemento per noi assolutamente irrinunciabile e che in qualunque modo i bambini e i ragazzi torneranno a scuola è chiaro che il posto degli alunni e delle alunne con disabilità potrà essere uno solo: quello a fianco dei loro compagni»: a dirlo è Alessandro Manfredi, presidente della Federazione lombarda LEDHA, che a tal proposito ha inviato una lettera aperta, elaborata dal proprio Gruppo Scuola, alle Istituzioni Regionali e Locali della Lombardia, con una serie di precise richieste e raccomandazioni

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L’anno “horribilis” dell’assistenza scolastica: quali le prospettive?

«L’anno scolastico appena trascorso – scrive Paola Di Michele – può ben definirsi come “horribilis” per molti motivi e in particolare, alla luce della chiusura delle scuole, per gli alunni e le alunne con disabilità, nonché per gli assistenti all’autonomia e alla comunicazione, che della loro inclusione si occupano: che sia finalmente arrivato il momento, per queste fondamentali figure professionali, di essere “riconosciute”, ovvero che il loro lavoro venga gestito da una sede unica, che segnatamente non può essere che il Ministero dell’Istruzione?»

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Chiedono dignità gli assistenti all’autonomia e alla comunicazione

«Con l’assunzione degli assistenti all’autonomia e alla comunicazione nel Comparto Scuola del Ministero – scrivono dal Movimento Nazionale Noi Assistenti all’Autonomia e alla Comunicazione -, si restituirebbe la dignità, per troppo tempo calpestata, a questa categoria di lavoratori, garantendone i diritti pari a tutto il personale scolastico. Siamo infatti figure indispensabili per l’inclusione degli alunni con disabilità, ma da sempre “invisibili” alle Istituzioni, come gli alunni che affianchiamo»

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La fatica della didattica a distanza per gli alunni e le alunne con disabilità

«La parola che sintetizza il nostro lavoro di questi mesi – scrivono dall’Associazione L’abilità, a proposito della didattica a distanze degli alunni e alunne con disabilità – è fatica, fatica nel gestire il dialogo con le scuole e fatica delle famiglie che da un giorno all’altro si sono trovate da sole ad affrontare i bisogni scolastici ed educativi dei loro figli. Ci è stato infatti chiaro fin dalle prime settimane dopo la chiusura delle scuole che molti dei bambini con disabilità siano stati lasciati soli ed esclusi da ogni forma di socializzazione “virtuale” che poteva mettere in atto la scuola»

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Inclusione scolastica e disabilità: le norme e le difficoltà

«Rivolto ad avvocati, docenti, medici, associazioni e familiari, per analizzare, sotto molteplici aspetti, l’inclusione scolastica e le problematiche di alunni e alunne con disabilità»: viene presentato così il primo seminario in rete, in programma per il 25 giugno, nell’àmbito di un ciclo promosso dalla Fondazione Aiga Tommaso Bucciarelli, impegnata nella formazione continua degli avvocati, in collaborazione con la FISH. Al centro di questo primo incontro vi sarà il Piemonte e per la FISH parteciperanno il presidente nazionale Falabella e quello della Federazione Regionale Farris

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Una app che facilita la lettura dei testi scolastici ai ragazzi con dislessia

Promosso dalla collaborazione fra la ONLUS Seleggo. I Lions Italiani per la Dislessia e i neuropsicologi dell’Istituto Medea-La Nostra Famiglia di Bosisio Parini (Lecco). il servizio gratuito Seleggo fornisce numerosi strumenti compensativi, che facilitano la lettura dei testi scolastici a ragazzi e ragazze con dislessia. Ora le funzionalità di Seleggo sono disponibili anche offline, tramite smartphone e tablet, grazie alla app anch’essa gratuita per “Android” e “IOS”

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Assistenti all’autonomia e alla comunicazione: una voce dalla Cooperative

«Sono in gran parte giuste – scrive Gian Luigi Bettoli della Lega Coopsociali del Friuli Venezia Giulia – le critiche e i problemi sottolineati su queste stesse pagine dal CONAS (Coordinamento Nazionale Assistenti Scolastici), specie sulla questione della precarietà degli assistenti all’autonomia e alla comunicazione. In qualche realtà, per altro, come in Friuli Venezia Giulia, si è riusciti a ottenere qualche buon risultato, quasi esclusivamente ad opera delle Cooperative Sociali e delle loro Associazioni. Per questo mi permetto di criticare il “pregiudizio” espresso verso le Cooperative»

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