Assistenti all’autonomia e alla comunicazione: essenziali, ma ignorati

«Riteniamo quanto mai necessario – scrivono dal nascente CONAS (Coordinamento Nazionale Assistenti Scolastici) – un organismo come il nostro, perché bisogna costruire, tutelare, preservare i diritti degli assistenti all’autonomia e alla comunicazione i quali, dopo ben ventotto anni dall’istituzione della figura professionale, continuano ad essere ignorati in modo indisturbato dalle Istituzioni, pur essendo figure essenziali, come stabilito anche dalla Legge 104, ai fini dell’intoccabile diritto all’inclusione scolastica degli alunni e delle alunne con disabilità»

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“Didattica” e “distanza” termini inconciliabili

“Assenza ingombrante”, “silenzio assordante”: sono esempi di ossimori, quelle figure retoriche che uniscono due termini contraddittori. E la definizione di ossimoro, in questo periodo, è stata spesso attribuita alla “didattica a distanza” applicata per necessità con l’emergenza Covid-19, ma che in tanti ritengono vada usata solo ed esclusivamente “in tempi di guerra”. Ne abbiamo parlato con Marco Condidorio, direttore scientifico dell’IRIFOR Molise e docente nella scuola secondaria di secondo grado, che sulla didattica disciplinare, nonché specifica, ha costruito la propria vita di insegnante

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L’occasione di lanciare gli “Stati Generali della Scuola”, anche sulla disabilità

Ripartire in presenza e in sicurezza, con azioni specifiche e mirate: è stato questo l’obiettivo condiviso da tutti, durante il vertice sulla scuola di ieri, 4 giugno, tra il Governo, gli Enti Locali, le Organizzazioni Sindacali e le Associazioni. Per i temi della disabilità è stata convocata la Federazione FISH, rappresentata dal presidente nazionale Falabella, che a margine del vertice dichiara di avere proposto «un momento di ampio confronto e rifondazione dell’intero sistema scolastico, che riguardi “anche” la disabilità, e che ci piace definire come “Stati Generali della Scuola”»

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Niente sulla testa degli studenti con disabilità, senza la loro partecipazione

«Niente su NOI senza di NOI, chiedono anche gli studenti e le studentesse con disabilità: non è più accettabile, infatti, che qualcuno, ad ogni livello, decida programmi, elabori proposte o soluzioni, senza verificare la partecipazione delle stesse persone con disabilità alle questioni riguardanti la loro vita»: lo scrive Pier Angelo Tozzi, presidente della Consulta delle Persone con Disabilità di Massa Carrara, commentando il paventato taglio delle classi e dei docenti sul proprio territorio, che potrebbe portare a gravi conseguenze anche per studenti e studentesse con disabilità

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Due misure necessarie in favore delle alunne e degli alunni con disabilità

«Gentilissima Ministra – scrivono dall’Associazione Genitori Tosti in Tutti i Posti, rivolgendosi alla ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina – vi sono due misure da prendere con la massima urgenza, in vista del prossimo anno scolastico, per mitigare la “bomba” che potrebbe minare i passi inclusivi realizzati da oltre quarant’anni, vale a dire la messa in ruolo del personale docente specializzato sul sostegno, nonché l’assunzione nel personale del Ministero degli assistenti all’autonomia e alla comunicazione e degli educatori culturali»

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Didattica a distanza e disabilità: l’ulteriore gap è servito!

Come confermano i dati di una ricerca condotta dalla Fondazione Agnelli, dalla Libera Università di Bolzano, dall’Università LUMSA di Roma e dall’Università di Trento, la didattica a distanza di questi mesi ha creato ulteriori problemi agli alunni e alle alunne con disabilità, specie con autismo e altre disabilità intellettive. «Come rimediare? – si chiede Anna Maria Gioria – Con programmi più personalizzati, con un maggiore coordinamento tra gli insegnanti curricolari e quelli di sostegno, e ricordando che più che mai c’è l’esigenza della presenza di assistenti specialistici»

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La ripartenza della scuola in Italia e all’estero

In quali Paesi e in quale modo la scuola ha ripreso o sta per riprendere le sue funzioni didattiche a contatto “diretto” con gli alunni? In quali altri, invece, per il momento le scuole non riaprono? Con un aggiornamento datato per lo più alla prima decade di maggio, la Fondazione Agnelli propone una rassegna della situazione concernente i vari Paesi europei, ma anche altre realtà internazionali (Stati Uniti, Cina, Giappone, Taiwan, Hong Kong e Singapore), dipingendo un quadro variegato nei tempi, nei modi e nelle scelte. Ne suggeriamo caldamente la consultazione ai Lettori e alle Lettrici

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L’assistenza scolastica a Roma e la “guerra dei mondi”

«C’è un “mondo di sopra” – scrive Paola Di Michele del Movimento Nazionale Noi Assistenti all’Autonomia e alla Comunicazione -, dove si parla di diritti, di inclusione, di progettazione, di incentivare il capitale umano. E un “mondo di sotto”, con operatori scolastici, come gli assistenti all’autonomia e alla comunicazione di Roma, che si occupano, in condizioni miserevoli, di garantire i diritti dei bambini con disabilità (anche loro cittadini stabili del “mondo di sotto”), ma che non hanno mai visto né diritti né riconoscimento»

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L’Esame di Maturità degli studenti con disabilità

Frutto dell’accordo tra il Ministero dell’Istruzione e le Organizzazioni Sindacali, il documento tecnico che fissa le modalità di svolgimento dell’Esame di Maturità in quest’anno così particolare contiene anche un paragrafo specificamente dedicato alle “Indicazioni per i candidati con disabilità”, in cui si scrive tra l’altro che «per favorire lo svolgimento dell’esame agli studenti con disabilità certificata sarà consentita la presenza di eventuali assistenti (es. OEPA, Assistente alla comunicazione)»

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L’epoca dei sepolcri imbiancati: riflessioni semiserie di un’addetta ai lavori

«Ma come? – si chiede e chiede Marcella Nalli – Prima, in riferimento alla scuola, si abusava del termine “formazione”, ora si parla quasi sempre di “educazione”… Ma l’educazione non era una delega affidata alla famiglia? Che sia perché da oggi alla famiglia si chiede di tutto?»: è il primo di tre dubbi condivisi con i Lettori, il secondo dei quali riguarda l’attuale ruolo dell’insegnante di sostegno e il terzo la didattica a distanza per gli alunni con disabilità grave. «Nonostante questi dubbi – conclude Nalli – vado avanti a sperare che la crisi attuale produrrà almeno qualcosa di buono»

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