Da un docente amareggiato, ma che ancora ci crede

«Con i nostri studenti con disabilità – scrive Giovanni Maffullo -, riusciamo noi adulti-insegnanti a valorizzare il loro saper fare, aiutandoli a scegliere cosa voler fare da grandi? Grazie a un Progetto di Vita ben pensato, li affianchiamo lungo un sentiero che possa permettere loro di incamminarsi e “correre” verso la loro meta esistenziale? Ho il fondato timore che il processo inclusivo rischi di registrare arretramenti, derivanti anche da una mancata crescita culturale e alla lenta rinuncia della nostra scuola di formare cittadini più preparati ad essere uomini e donne di questo mondo»

Leggi Tutto

I Centri Territoriali di Supporto tornano nel cuore del processo di inclusione

Si può realmente dire che sia iniziato il processo di rinascita dei Centri Territoriali di Supporto (CTS), strutture fondamentali per il processo di inclusione delle persone con disabilità. Lo hanno inteso bene i tanti partecipanti al seminario nazionale di Roma intitolato “Ausili: progettare, intervenire, innovare”, con il quale, dopo diversi anni, il Ministero dell’Istruzione ha riunito i CTS di tutte le Province italiane, per discutere apertamente di vari temi particolarmente importanti, sia a breve che lunga scadenza

Leggi Tutto

Anch’io posso contribuire a far crescere la comunità

Quarantanovenne sassarese, Gianmario Piredda ha l’atassia di Friedreich, una patologia degenerativa, ma negli anni ha imparato che con la volontà si può raggiungere qualsiasi risultato. Qualche mese fa ha conseguito la Laurea Magistrale in Comunicazione e Pubbliche Amministrazioni, con una tesi sul tema “Tecnologie dell’informazione e della comunicazione come opportunità per l’inclusione dei disabili – Il Digital divide e il ruolo delle tecnologie assistive”. «Credo fortemente – dice – di poter dare anch’io il mio contributo alla crescita della comunità»

Leggi Tutto

Finalmente ti avvicino

«Offrire agli studenti un’occasione di riflessione sui temi dell’inclusione e dell’accessibilità, richiamando la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità e analizzando il modo in cui la comunicazione fra tutte le persone coinvolte modifichi, o meno, il pensiero e l’azione che portano ad una maggiore e consapevole inclusione»: questo chiede agli alunni delle scuole di primo e secondo grado il concorso denominato “Finalmente ti avvicino”, proposto dalla Consulta Comunale della Disabilità di Verona e al quale si potrà partecipare fino al 17 aprile

Leggi Tutto

Le parti utili di quella Legge sul reclutamento del personale scolastico

«Questo provvedimento è utile ad assicurare un maggior numero di docenti di ruolo, in modo da ridurre il precariato assai presente anche nel numero degli insegnanti per il sostegno»: lo dichiara tra l’altro Salvatore Nocera, presidente del Comitato dei Garanti della FISH e responsabile per l’Area Normativo-Giuridica dell’Osservatorio sull’Integrazione Scolastica dell’AIPD, a proposito della Legge 159/19, che ha convertito il Decreto Legge “Misure di straordinaria necessità ed urgenza in materia di reclutamento del personale scolastico e degli enti di ricerca e di abilitazione dei docenti”

Leggi Tutto

Troppe barriere all’inclusione nella scuola superiore

«Tenuto conto che l’integrazione scolastica nel nostro Paese ha una storia quarantennale – scrive l’insegnante Giovanni Maffullo -, come si dovrebbe continuare questa storia, per renderla realmente proficua e concreta? E tra le tante barriere che avversano l’inclusione degli studenti con disabilità, una delle domande che mi pongo è: come si pensa di assicurar loro il diritto all’educazione e all’istruzione, non comprimibile per ragioni economiche, se non si investe sulla formazione del personale scolastico?»

Leggi Tutto

Come peggiorare ancora la situazione degli alunni lombardi con disabilità grave

«Chiedo di riconsiderare questa ulteriore penalizzazione degli alunni con disabilità grave che frequentano la scuola, e che in realtà la possono frequentare solo in parte, risultando quasi a pieno carico delle loro famiglie»: lo scrive Davide Soldani, padre di tre figli con disabilità grave, rivolgendosi direttamente al presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, alla luce di una recente Delibera prodotta dalla Giunta di tale Regione, che prevede appunto un nuovo taglio della cosiddetta “Misura B1”, a danno di alunni con disabilità grave che frequentano la scuola

Leggi Tutto

I nuovi esami di maturità tra luci e ombre

Vengono in generale ritenute positive le modifiche recentemente apportate agli esami di maturità, ma ci sono anche alcune richieste delle Associazioni di persone con disabilità – riguardanti in particolare le prove INVALSI e gli strumenti compensativi per i BES (Bisogni Educativi Speciali) – che non sono state prese in considerazione. Ci si augura quindi che ulteriori cambiamenti possano essere introdotti con l’annuale Ordinanza Ministeriale sugli esami che verrà prossimamente emanata

Leggi Tutto

Questa volta l’esclusione riguarda la recita natalizia!

A fronte di tante scuole che nonostante tutto si impegnano quotidianamente a garantire l’inclusione di bambini e bambine con disabilità, corre purtroppo l’obbligo di segnalare una nuova storia di esclusione riguardante un bimbo con disabilità, centrata questa volta su un tradizionale momento legato alle feste natalizie, quale la recita scolastica. La vicenda, sulla quale cercherà di far luce l’Ufficio Scolastico Regionale della Campania, è accaduta in una scuola privata di Afragola (Napoli) e a condannarla vi è anche il Garante dei Diritti delle Persone con Disabilità della Regione

Leggi Tutto

Fanno imparare le tabelline giocando

«Non sono magici perché non insegnano le tabelline dall’oggi al domani, ma con il giusto allenamento aiutano i bambini a comprenderne il meccanismo»: così la logopedista Pamela Caldarini parla dei guanti molto originali da lei ideati, realizzati successivamente dal polo di ricerca e innovazione OpenDot, che permettono ai bambini con un disturbo specifico dell’apprendimento come la discalculia di comprendere e gestire le tabelline, e di farlo giocando. Oltre che da educatori, mamme e terapisti, l’idea, per altro, è stata apprezzata anche da bambini senza discalculia

Leggi Tutto