Diritti & Pari Opportunità
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«Merita qualche riflessione in più - scrive Marino Bottà - la “Nona Relazione sullo stato di attuazione della Legge 68/99” (“Norme per il diritto al lavoro dei disabili”), riguardante gli anni 2016, 2017 e 2018, a partire dalla considerazione che anche in questo caso i dati raccolti sono poco attendibili, quantitativamente incerti e qualitativamente assenti. Come si potrà dunque riformare il Collocamento Disabili e utilizzare in modo efficace le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, basandosi su quei…
«In attesa dello sviluppo delle indagini e dell’accertamento di ogni responsabilità, siamo già di fronte a un gravissimo caso di segregazione scolastica, che ci pone al fianco dei genitori dell’alunno con disabilità che hanno deciso di denunciare»: lo dichiara Vincenzo Falabella, presidente della Federazione FISH, a proposito della vicenda riguardante un ragazzo con disturbo dello spettro autistico, trovato nudo e sporco dei suoi stessi escrementi nella palestra di una scuola di Castellammare di Stabia (Napoli), fatto sul quale la Procura…
Dopo che l’ONU ha indicato la parità di genere tra gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile per il 2030 e l’Unione Europea ha promosso una propria Strategia per la Parità di Genere, anche l’Italia lo ha fatto, inserendo la propria Strategia tra gli interventi previsti per l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e della riforma del “Family Act”. Cinque le priorità individuate, con misure trasversali riguardanti anche le donne con disabilità. Le misure specifiche da attuare per raggiungere i…
Un’importante Sentenza pronunciata dalla Corte d’Appello di Milano ha respinto il ricorso di una scuola privata del capoluogo lombardo, confermando l’Ordinanza di Primo Grado del Tribunale che aveva accertato la condotta discriminatoria tenuta dalla scuola stessa, consistente nell’avere rifiutato a un bimbo con disabilità l’iscrizione alla prima elementare, dichiarando di non essere disposta ad accettare l’iscrizione di più di un alunno con disabilità per classe
«L’Unione Europea dovrebbe avere una definizione comune di disabilità e introdurre una Carta Europea della Disabilità per il riconoscimento comune di tale condizione in tutto il proprio territorio»: è uno dei punti più qualificanti della Risoluzione approvata oggi, 7 ottobre, dal Parlamento Europeo, che tra le altre raccomandazioni rivolte all’Unione parla di accessibilità ad ogni livello, di sistemi educativi aperti a tutti gli studenti, di alloggi non segreganti, di lotta alle violenze nei confronti delle persone con disabilità e della…
«La normativa sull’inclusione scolastica - scrivono Fernanda Fazio e Nicola Striano - ha creato organismi con sovrapposizione di competenze, spesso dimenticati e abbandonati a se stessi. Lo si è letto recentemente anche in un Parere prodotto dal Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione. Sarebbe dunque l’ora di fare una proposta organica che partisse da ciò che già esiste e sarebbe soprattutto auspicabile che Pareri come quello citato non cadessero nel nulla, ma che si mettese davvero mano a snellire, riordinare, uniformare…
Quindici anni da quel 13 dicembre 2006 in cui l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite adottò in via definitiva il testo della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, primo Trattato sui diritti umani del ventunesimo secolo, costituiscono un arco di tempo più che sufficiente per cercare di trarre un bilancio ad ampio respiro, riguardante in particolare l’effettiva applicazione dei cinquanta articoli di quel Trattato. Se ne parlerà l’8 ottobre a Torino, nel corso di un convegno promosso dall’Associazione Abilitando
Pur contenendo riferimenti abbastanza limitati alla violenza contro le donne e le ragazze con disabilità, una recente Risoluzione approvata dal Parlamento Europeo sulla violenza di genere come nuova tipologia di reato menziona in uno specifico paragrafo la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità e la diffusione della violenza subita dalle stesse donne con disabilità
«Si sta diffondendo negli ultimi tempi - scrive Salvatore Nocera - l’abitudine di ostentare all’esterno di negozi o comunque di luoghi dove occorre fare delle file, dei contrassegni che dovrebbero mostrare l’attenzione per le persone con disabilità, offrendo loro una precedenza nell’essere serviti rispetto a chi sta in fila. La vera cultura dell’inclusione, però, si fonda non sulla concessione di benefìci a seconda delle simpatie, ma sul riconoscimento di diritti fondati su fatti oggettivi dovuti alle difficoltà delle persone con…