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In occasione del ventesimo anniversario di Superando, desidero esprimere profonda gratitudine per il percorso intrapreso da questa testata giornalistica, che ha saputo costruire un nuovo modo di comunicare sulla disabilità, mettendo al centro i cittadini e le cittadine prima ancora della loro condizione. In questi venti anni, Superando ha affrontato con coraggio e determinazione temi cruciali, promuovendo una cultura inclusiva e rispettosa delle diversità. In questi venti anni, Superando ha creato un forte legame con le persone con disabilità, ma ha anche raggiunto un pubblico più ampio, contribuendo ad un cambiamento di mentalità fondamentale. Ha reso la disabilità un tema…
«Molti passi sono stati fatti negli ultimi decenni - scrive Vincenzo Falabella, in occasione dell’avvio del nuovo anno scolastico -, ma ancora tanto c’è da fare per costruire un sistema effettivamente rispondente ai bisogni e alle aspettative dei nostri alunni e alunne, studenti e studentesse con disabilità. Su questo fronte non possiamo fermarci né, tanto meno, tornare indietro. Nell’augurare quindi a tutti e tutte un buon inizio di anno scolastico, confermo che la Federazione FISH agirà da vigile sentinella, evidenziando ogni eventuale violazione dei diritti fondamentali dei nostri alunni»
«Le realtà vere - scrive Stefania Delendati, commentando due diverse vicende di cui ci stiamo occupando nel nostro giornale - non hanno il blu rassicurante del 2 Aprile, né l’allegra spensieratezza colorata dei “calzini spaiati”. Dopo ventiquattr’ore l’autismo come Cenerentola si riveste di stracci e le buone intenzioni travestite da elegante carrozza tornano ad essere un’umile zucca. Invitiamo le Istituzioni a prendere atto che ci troviamo di fronte ad un’emergenza, per la quale non si può più fingere che tutto vada bene, facendosi “scudo” con dichiarazioni e “giornate dedicate” una tantum»
«Ho “inaugurato” la direzione responsabile di Superando – scrive Stefania Delendati - con una bronchite ostinata e se sono riuscita a superare i momenti peggiori a casa, senza andare in ospedale, lo devo al ventilatore meccanico e alla “macchina della tosse”, strumenti nati dall’esperienza personale, dal lavoro in corsia, dalla professionalità di tecnici e ingegneri sconosciuti che traducono in ausili le idee per rispondere a bisogni concreti. Ci vorrebbe un premio internazionale per queste ricerche, servirebbe anche a far conoscere queste invenzioni e a raccogliere fondi per progettarne altre»
«Nel 2024 - scrive Stefania Delendati - è possibile che una cittadina italiana nel pieno possesso dei suoi diritti civili debba sottoporsi ad un iter burocratico tanto lungo, diverso da quello degli altri, soltanto perché non muove le mani? No, non è possibile, perché lo dicono la norma, il buon senso e la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità. Ci si pensa di rado, ma quello delle barriere burocratiche è un problema annoso che merita maggiore attenzione perché causa disagi nella vita quotidiana, nell’erogazione di servizi essenziali e nell’espletamento dei propri diritti»
«Sfidiamo Governo e Parlamento sull’inclusione scolastica - scrive Vincenzo Falabella - chiedendo finalmente che si agisca in modo concreto e agli organi d’informazione chiediamo che sia dia spazio a coloro che da anni rivendicano diritti e pari opportunità. Che quando cioè si parla di disabilità, vengano chiamate a farlo le stesse persone con disabilità e le organizzazioni che ne tutelano i diritti. Quasi 50 anni dopo la prima svolta, che archiviò le “scuole speciali”, è l’ora di una nuova svolta: quella di un’inclusione reale ed effettiva per tutti gli alunni e le alunne con disabilità»