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“Emergendo”, nome dell’evento in programma il 17 luglio a Milano, è «un’altra bella idea - scrive Franco Bomprezzi -, per far capire quanto possano essere produttive e realizzate le persone con disabilità, quando trovano e mantengono un lavoro e lo svolgono al meglio». Ed è anche un segnale, aggiunge, di come, pur in periodi duri come questo, sul lavoro «non si debba mai abbassare la guardia, uniti com’è giusto, combattivi com’è doveroso»
«Anche non volendo entrare nel “gioco perverso” delle giustificazioni e delle reciproche accuse - scrive Franco Bomprezzi, parlando della distruzione di un centro per disabili nella Striscia di Gaza -, resta il fatto che per ragioni militari hanno perso la vita e la serenità persone che nulla hanno a che fare con la guerra, e che già vivono sulla propria pelle i segni di una fragilità, di una menomazione, di una disabilità. E’ inaccettabile, è terribile, è disumano»
«Non ho avvertito sensazioni di ipocrita benevolenza - scrive Franco Bomprezzi, parlando dell’iniziativa “Nei panni delle persone con disabilità”, che ha avuto per protagonisti alcuni Consiglieri Regionali Lombardi - in quella che è stata una “prova tecnica di condivisione”, per spronare tutti a fare, a decidere, a programmare, a includere pienamente la disabilità fra le condizioni normali e ordinarie dell’esistenza dei cittadini»
«Ognuno di noi - scrive il nostro direttore responsabile Franco Bomprezzi, dopo la recente nomina a consulente per l’accessibilità dell’“Expo 2015” di Milano - deve gettare il cuore oltre l’ostacolo, metterci anima, cuore e cervello, perché un’occasione formidabile di diffusione di una cultura dell’accessibilità e dell’accoglienza per tutti, come l’“Expo 2015”, non capita spesso»
«Quanti in Italia sono nella situazione di Massimo Vettoretti (non vedenti e persone in genere assunte come invalide), e vengono utilizzati poco e male?»: così Franco Bomprezzi commenta la vicenda di Treviso, da noi denunciata nei giorni scorsi, in cui il presidente dell’UICI locale, centralinista presso la Motorizzazione Civile, è stato “sostituito” da una segreteria elettronica e non può svolgere altre mansioni, mancando il computer giusto
È un curioso parallelo con la celebre serie televisiva riprogrammata in questi giorni dalla RAI - “Ai confini della realtà”, appunto -, quello suggerito da Franco Bomprezzi, quando commenta le accuse di tangenti e gli “arresti eccellenti” a Venezia. «È come se vivessimo - scrive infatti - in un “mondo parallelo”, rispettando le regole, fornendo ingegno e lavoro praticamente in forma gratuita, ma sempre tornando alla casella del “via”»