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1 Luglio 2024

«Le realtà vere - scrive Stefania Delendati, commentando due diverse vicende di cui ci stiamo occupando nel nostro giornale - non hanno il blu rassicurante del 2 Aprile, né l’allegra spensieratezza colorata dei “calzini spaiati”. Dopo ventiquattr’ore l’autismo come Cenerentola si riveste di stracci e le buone intenzioni travestite da elegante carrozza tornano ad essere un’umile zucca. Invitiamo le Istituzioni a prendere atto che ci troviamo di fronte ad un’emergenza, per la quale non si può più fingere che tutto vada bene, facendosi “scudo” con dichiarazioni e “giornate dedicate” una tantum»

4 Giugno 2024

«Ho “inaugurato” la direzione responsabile di Superando – scrive Stefania Delendati - con una bronchite ostinata e se sono riuscita a superare i momenti peggiori a casa, senza andare in ospedale, lo devo al ventilatore meccanico e alla “macchina della tosse”, strumenti nati dall’esperienza personale, dal lavoro in corsia, dalla professionalità di tecnici e ingegneri sconosciuti che traducono in ausili le idee per rispondere a bisogni concreti. Ci vorrebbe un premio internazionale per queste ricerche, servirebbe anche a far conoscere queste invenzioni e a raccogliere fondi per progettarne altre»

23 Maggio 2024

«Nel 2024 - scrive Stefania Delendati - è possibile che una cittadina italiana nel pieno possesso dei suoi diritti civili debba sottoporsi ad un iter burocratico tanto lungo, diverso da quello degli altri, soltanto perché non muove le mani? No, non è possibile, perché lo dicono la norma, il buon senso e la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità. Ci si pensa di rado, ma quello delle barriere burocratiche è un problema annoso che merita maggiore attenzione perché causa disagi nella vita quotidiana, nell’erogazione di servizi essenziali e nell’espletamento dei propri diritti»

9 Maggio 2024

«Sfidiamo Governo e Parlamento sull’inclusione scolastica - scrive Vincenzo Falabella - chiedendo finalmente che si agisca in modo concreto e agli organi d’informazione chiediamo che sia dia spazio a coloro che da anni rivendicano diritti e pari opportunità. Che quando cioè si parla di disabilità, vengano chiamate a farlo le stesse persone con disabilità e le organizzazioni che ne tutelano i diritti. Quasi 50 anni dopo la prima svolta, che archiviò le “scuole speciali”, è l’ora di una nuova svolta: quella di un’inclusione reale ed effettiva per tutti gli alunni e le alunne con disabilità»

12 Febbraio 2024

«Sia come direttore responsabile di questa testata, sia con le tue tante attività degli anni precedenti - scrive Vincenzo Falabella, ricordando Antonio Giuseppe Malafarina -, hai dato un contributo molto importante a sviluppare una nuova cultura della disabilità, con la convinzione di voler migliorare la condizione delle persone con disabilità, sapendo che la disabilità riguarda tutti e tutte e non solo chi la vive direttamente. E tutto a partire proprio dalle parole, che hai usato in modo elegante, ma anche ironico e dissacrante, sapendo le “parole giuste” sono anch’esse sostanza e mai forma»

16 Gennaio 2024

«Forse - scrive Vincenzo Falabella - è sufficiente ricordare quanto ripeteva spesso il compianto Andrea Canevaro, uno dei “padri” dell’inclusione scolastica nel nostro Paese, ovvero che "l’inclusione viaggia sempre. È impossibile tenerla ferma", per replicare alle parole recentemente espresse dallo storico Ernesto Galli della Loggia, sui mali della scuola italiana sostanzialmente dovuti al fatto di mettere insieme, nelle stesse aule, alunni cosiddetti "normali" insieme ad alunni con disabilità, disturbi specifici dell'apprendimento o altri bisogni educativi speciali»

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