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Fondo per la Non Autosufficienza, caregiver, vita indipendente, LIVEAS, Nomenclatore Tariffario, inclusione scolastica, lavoro: parole da ripetere al nuovo Governo e al Parlamento, come utile promemoria, dopo mesi di cui nessuno se ne occupa più. «Sperando - scrive Franco Bomprezzi - che questi temi vengano affrontati senza l’ossessione del taglio di spesa a ogni costo e insieme a chi “ne sa di più”»
«C’era una volta e quasi non c’è più - scrive Franco Bomprezzi - perché non si trovano i soldi per finanziare adeguatamente uno dei più importanti laboratori della coesione sociale e della solidarietà». E di fronte alla “crisi di vocazioni” vissuta dal volontariato, sottolinea la necessità, «di ripensare al significato anche economico e produttivo di una realtà così imponente e diffusa nel nostro Paese»
Perché una vicenda tanto grave, come quella dell’arresto di un’insegnante di sostegno e di un’assistente educativa, per i maltrattamenti inferti anche a colpi di forbice, nei confronti di un ragazzo con sindrome autistica, trova così scarsa eco a livello mediatico? «Forse - secondo Franco Bomprezzi - in un mondo che sembra drogato dalla “civiltà” dell’immagine, nemmeno un fatto come questo riesce a “bucare” il muro dell’indifferenza»
«In questo momento - scrive Franco Bomprezzi - anche volendo protestare, non si saprebbe neppure come e con chi prendersela. Ma se tra i temi “scomparsi” di questo convulso periodo politico e sociale, sembra proprio vi sia anche quello della disabilità, le persone, quelle no, non sono proprio scomparse!»
«Non cancellatemi dalla vita dell’Italia, garantitemi tutti il necessario e il sostegno alla mia famiglia!». Claudia non cammina, non parla, non è in grado di compiere gesti finalizzati, non può spiegare i suoi bisogni e le sue necessità, ma la madre Marina è la sua ottima “traduttrice”. «Ma nonostante tutto ciò - dice Claudia - io sono una Persona, come tutti, e non credo che i miei limiti debbano negarmi questo»
Con il termine coprolalia si intende quella «devianza comportamentale che porta l’individuo (detto appunto coprolalico) ad usare continuamente un linguaggio osceno e/o volgare». Di questi tempi, invece, sembra di assistere a una deriva di “handicaplalia”, come se l’unico modo per insultare il prossimo fosse quello di fare riferimento al suo stato fisico o mentale...