Editoriali

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11 Ottobre 2012

«Occorre un commissariamento del welfare - scrive Franco Bomprezzi - ben prima delle nuove elezioni politiche, perché il disastro è qui e adesso. E i danni si vedono subito, casa per casa, famiglia per famiglia». E aggiunge causticamente: «Forse è meglio diventare poveri il più presto possibile, così almeno qualcosa forse ci verrà elargito dal solidarismo compassionevole!»

18 Settembre 2012

È davvero insopportabile una società che nei confronti dei più deboli, e di chi ha bisogno di strumenti appropriati per tutelare i propri diritti di cittadinanza, usi sempre e comunque l’argomento del denaro e la domanda: «Sì, ma quanto ci costa?». Che poi, cinicamente, diventa: «Ma tu, quanto ci costi?»

7 Settembre 2012

Dopo la “ritirata” sul Piano per la Non Autosufficienza, nel cosiddetto “Decreto Balduzzi”, sembra ancor più forte, secondo Franco Bomprezzi, «il rischio di un nuovo silenzio, di un’imbarazzata presa di distanze dai problemi meno spettacolari rispetto alle Paralimpiadi ma sicuramente reali connessi alla vita di tutti i giorni». Bisogna perciò «ancora una volta rimboccarci le maniche e fare la nostra parte, ognuno come meglio può»

21 Agosto 2012

«Troppo costoso» il sistema di insegnamento necessario per accettare l'iscrizione di Rosanna, una giovane con gravissima disabilità, diplomatasi alle superiori con il massimo dei voti. E anche se qualche Università sembra ora volere andare incontro alle sue esigenze, non si può fare altro che augurare buona fortuna a lei e al nostro Paese, che però dovrebbe meritarsela, tutelando davvero i diritti sui quali è fondato

16 Luglio 2012

Mentre le principali organizzazioni del Terzo Settore lanciano un sacrosanto appello per il “diritto alla salute”, anche l’UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali) finisce nel tritatutto dei tagli. Stiamo forse entrando nella fase calda dei “saldi”, per i servizi pubblici di ogni tipo?

5 Luglio 2012

Mentre le persone con le disabilità e le loro famiglie sempre più ambiscono a far parte del “mondo di tutti”, c’è un Paese che taglia (e toglie) le possibilità economiche dell’esistenza e dell’assistenza in una totale carenza di servizi e ce n’è un altro che fa pagare il giusto assicurando i servizi. Quali sono? Lo spiega con chiarezza Giorgio Genta

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