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Apriamo una campagna di educazione rivolta a tutti i professionisti della stampa e della comunicazione a non usare più quell'espressione: non perché non ci piace, ma perché esprime una falsa visione della condizione di chi usa la carrozzina, che consente alle persone con disabilità motoria la possibilità di non essere nell'immobilità o nella dipendenza. Tra l'altro - con ironia e cinismo - sembra proprio che anche l'ASL Milano 1 sia d'accordo con questa nostra posizione...
Mentre la grande comunicazione mediatica sembra avere spostato il proprio tiro dai "falsi invalidi" ai "truffatori" - leggi: gli evasori totali – sta per partire un'indagine parlamentare sull'accertamento dell'invalidità. Riuscirà ad accertare e a rendere davvero visibili quante siano state - e sono - le vittime innocenti del giro di vite attuato dall'INPS e concretizzatosi, ad esempio, in una ridefinizione al ribasso delle percentuali di invalidità, anche in presenza di situazioni complesse, con la conseguenza di sospendere o togliere definitivamente quei benefìci economici che spesso sono l'unica risorsa per evitare la povertà familiare?
Toccherà infatti proprio al nuovo sottosegretario al Welfare Maria Cecilia Guerra - che solo poche settimane fa aveva duramente criticato la temuta Legge Delega sulla riforma dell'assistenza, tuttora in discussione alla camera - trovare qualcosa di veramente diverso
È un'operazione chirurgica e spietata, quella attuata dalla Corte dei Conti, nel bocciare senza riserve il Disegno di Legge Delega della Riforma Fiscale e Assistenziale, presentato nell'estate scorsa dal Governo. Ma si tratta di un intervento che restituisce dignità e speranza ai tanti che in questi mesi avevano puntualmente e drammaticamente denunciato la pericolosità di un approccio contabile, teso unicamente a mettere sulla carta un risparmio imponente, tanto notevole da risultare, in realtà, l'elemento determinante della Manovra di Ferragosto, quella che aveva il compito di acquietare i mercati e di tranquillizzare la Banca Centrale Europea
Sono tante le tragedie di questi anni, con madri, padri e figli resisi protagonisti di terribili gesti estremi. Ma è fin troppo semplicistico e banale liquidare queste vicende come il frutto delle singole disperazioni o di personali drammi umani: queste morti, infatti, e tutte quelle che purtroppo ancora verranno, hanno dei responsabili con nomi e cognomi, i nomi di chi ha ridotto il welfare a un colabrodo, di chi ne ha sottratto le risorse, lambiccando riflessioni astruse sui livelli di governo, sulle armonizzazioni, sulle ottimizzazioni, senza però mai garantire livelli essenziali di assistenza e diritti. I nomi di chi, anzi,…
Altro che «un invalido su quattro è falso», come aveva dichiarato soddisfatto nel marzo di quest'anno il presidente dell'INPS Mastrapasqua. Vediamo perché - basandoci semplicemente proprio sulla risposta formale del ministro Sacconi a un'interrogazione parlamentare proveniente dalla Lega - la realtà sia tutt'altra e che ad essere revocate siano state non certo una pensione ogni quattro, ma solo quattro su cento! Ne prendano nota certi giornali, e ne traggano le conseguenze i Parlamentari