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Che cosa sarebbe successo se la grande manifestazione di persone con disabilità del 7 luglio a Roma e l'attività di lobby democratica delle associazioni non ci fossero state? La risposta è semplice e sconcertante: sarebbe passata, nel silenzio generale, nel torpore dei media e delle forze politiche, una manovra scellerata e assurda, avremmo fatto passi indietro pazzeschi nella storia dei diritti e delle conquiste dei disabili italiani. Avrebbe vinto il pregiudizio del ministro Tremonti e la sua convinzione che invalidità in Italia sia sinonimo di "falsa invalidità", di furbizia, di peso economico, di improduttività, di non competitività. Ma non ha…
Dove sono finiti i LEA (Livelli Essenziali d'Assistenza), il nuovo Nomenclatore Tariffario o l'Osservatorio Nazionale previsto dalla Convenzione ONU? Chi si sta occupando di garantire per il prossimo anno scolastico l'inclusione scolastica degli alunni con disabilità? E dov'è un'indagine aggiornata sui veri numeri della disabilità in Italia? A questi quesiti e a tanti altri le risposte "cadono nel vento", mentre il ministro del Welfare Maurizio Sacconi brilla per il suo silenzio, in queste settimane di attacco ai diritti delle persone con disabilità. «Ecco dunque - scrive Bomprezzi - perché sarò a Roma. Lo farò assieme ai miei amici di tante…
Sino a qualche giorno fa nessuno avrebbe immaginato che le persone con disabilità - di solito poste al centro dell'attenzione della retorica nazionale - potessero diventare oggetto di una discriminazione politica ufficiale. E sino a qualche giorno fa nessuno avrebbe potuto supporre che le assicurazioni date alle persone con disabilità potessero essere cinicamente irrise dai politici. Eppure, con l'emendamento presentato il 29 giugno in Commissione Bilancio del Senato, è successo proprio questo
Certo, è presto per "cantare vittoria", ma lo sforzo di comunicazione, massiccio e persino commovente, da parte di associazioni, singoli, persone con disabilità, genitori, operatori, indignati per l’errore clamoroso contenuto nella manovra economica di Tremonti, che prevede l’innalzamento della percentuale di invalidità dal 74 all’85 per cento per accedere all’assegno di invalidità di 256 euro mensili, sembra stia cominciando a fare breccia nel muro del silenzio, innalzato prima di tutto, in modo colpevole, dai giornalisti e da tutti gli organi d'informazione. Oggi, dev'essere chiaro, nessuno sta seriamente difendendo l'attuale attribuzione delle indennità e delle pensioni. Si tratta infatti di un…
Avrebbe dovuto essere insediato il 15 giugno del 2009, l'Osservatorio Nazionale sulla Condizione delle Persone con Disabilità e invece lo si aspetta ancora. Eppure, senza quell'organismo, la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, pur ratificata dal nostro Paese, resta una "pistola scarica". Ma perché bisogna sempre alzare la voce, per vedere riconosciuti dei diritti minimi?
Ancora una volta, dopo la recente conferenza del presidente dell'INPS, i titoli dei quotidiani e di conseguenza i commenti dei lettori, si sono concentrati quasi esclusivamente sullo scandalo dei falsi invalidi, una sorta di "caccia all’untore mediatica", appena mascherata di solidarietà nei confronti degli invalidi "veri". Non sarebbe invece l'ora di lavorare su inchieste serie e documentate, riguardanti il percorso che si deve fare per ottenere la certificazione di invalidità e la relativa pensione (da fame)?