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«12 dicembre 2017, 12 dicembre 2018: compie oggi un anno esatto il “Secondo Programma di Azione biennale per la promozione dei diritti e l’integrazione delle persone con disabilità”, anche se, scrive Carlo Giacobini, «la bozza del documento, pressoché sovrapponibile a quella definitiva, era già stata presentata, accolta, plaudita, enfatizzata nel settembre del 2016 a Firenze durante la Conferenza Nazionale sulla Disabilità. E tuttavia, dopo un anno, su 205 azioni specifiche previste dal Programma d’Azione, ne vediamo evase, parzialmente quanto incidentalmente, solo 2 (due)!»
L’odierno editoriale di «Superando.it» è dedicato al nuovo spot della Fondazione Sacra Famiglia, che andrà in onda prossimamente sulle reti Mediaset. «Un nostro spot - vi si scrive - l’avremmo montato al contrario, con la vera angoscia rappresentata dentro strutture segreganti, dentro luoghi speciali che nulla hanno a che spartire con i servizi per l’abitare rispettosi della libertà individuale di scegliere dove vivere e con chi vivere. Avremmo messo in video la gioia autentica di chi può mantenere la propria autonomia, l’indipendenza propria, a casa propria, con appropriati sostegni»
«Riteniamo doveroso cercare il confronto attivo con i decisori politici a tutti i livelli, con un atteggiamento di collaborazione, ma anche di consapevolezza del nostro diritto e dovere di partecipazione e del nostro impegno a tutelare e promuovere sempre il diritto all’inclusione delle persone con disabilità»: lo scrivono FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali di Persone con Disabilità) e FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap), presentando al Governo le proprie ricostruzioni su tutte le principali questioni riguardanti le politiche sulla disabilità
«Che senso ha un nuovo Ministero della Famiglia e delle Disabilità? E cosa vuole esattamente significare l’abbinamento del Ministero delle Disabilità a quello della Famiglia? Su almeno queste due perplessità si attendono chiarimenti nel discorso programmatico del nuovo Governo»: lo scrive Salvatore Nocera il quale si chiede anche: «Creare un nuovo Ministero, per giunta senza portafoglio, non può significare che le politiche sulle disabilità siano un settore a parte, in discontinuità con le scelte culturali e politiche inclusive realizzate in Italia da cinquant’anni?»
Andare a verificare quanto siano rispettate le regole, quelle poche che ci sono, previste per il pieno diritto di cittadinanza, spesso comporta profonde delusioni e l’amara costatazione di quanto sia invero lontana l’effettiva applicazione dei principi della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità. Elezioni 2018: si ricordano le regole che garantiscono la partecipazione?
Il tema della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità del 3 Dicembre (“Trasformazione verso una società sostenibile e resiliente per tutti”) è stato un vero e proprio “manifesto di concretezza”, che ha invitato tutti - i Governi, le persone con disabilità e le loro organizzazioni rappresentative, le istituzioni accademiche e il settore privato - a lavorare come “squadra”, per far sì che i princìpi della Convenzione ONU vengano realmente attuati, giorno dopo giorno. Un percorso in cui le persone con disabilità devono essere al tempo stesso beneficiari e agenti di cambiamento