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Mentre aumentano gli alunni con disabilità, ancora scarsa è l’accessibilità nelle scuole per quelli con disabilità motoria e particolarmente critica la disponibilità di ausili per quelli con disabilità sensoriale. Per quanto riguarda il sostegno, in assoluto aumentano le ore, ma continua ad essere carente la formazione degli insegnanti, anche sulle tecnologie educative. Al Mezzogiorno, infine, spicca la scarsità di assistenti all’autonomia e alla comunicazione: sono le principali conclusioni dell’annuale rapporto ISTAT sul’“Inclusione scolastica degli alunni con disabilità” (Anno 2018-2019)
Si chiuderanno il 25 febbraio le iscrizioni al corso di formazione online “Percorsi didattici efficaci: un viaggio tra gli elementi essenziali”, organizzato dall’AID (Associazione Italiana Dislessia) e rivolto ai docenti di ogni ordine e grado di scuole statali, paritarie o private, per fornire loro strumenti, metodologie e processi sui DSA (disturbi specifici dell’apprendimento), in un’ottica totalmente inclusiva e di accessibilità didattica
«Con i nostri studenti con disabilità - scrive Giovanni Maffullo -, riusciamo noi adulti-insegnanti a valorizzare il loro saper fare, aiutandoli a scegliere cosa voler fare da grandi? Grazie a un Progetto di Vita ben pensato, li affianchiamo lungo un sentiero che possa permettere loro di incamminarsi e “correre” verso la loro meta esistenziale? Ho il fondato timore che il processo inclusivo rischi di registrare arretramenti, derivanti anche da una mancata crescita culturale e alla lenta rinuncia della nostra scuola…
Si può realmente dire che sia iniziato il processo di rinascita dei Centri Territoriali di Supporto (CTS), strutture fondamentali per il processo di inclusione delle persone con disabilità. Lo hanno inteso bene i tanti partecipanti al seminario nazionale di Roma intitolato “Ausili: progettare, intervenire, innovare”, con il quale, dopo diversi anni, il Ministero dell’Istruzione ha riunito i CTS di tutte le Province italiane, per discutere apertamente di vari temi particolarmente importanti, sia a breve che lunga scadenza
Quarantanovenne sassarese, Gianmario Piredda ha l’atassia di Friedreich, una patologia degenerativa, ma negli anni ha imparato che con la volontà si può raggiungere qualsiasi risultato. Qualche mese fa ha conseguito la Laurea Magistrale in Comunicazione e Pubbliche Amministrazioni, con una tesi sul tema “Tecnologie dell’informazione e della comunicazione come opportunità per l’inclusione dei disabili - Il Digital divide e il ruolo delle tecnologie assistive”. «Credo fortemente - dice - di poter dare anch’io il mio contributo alla crescita della comunità»
«Offrire agli studenti un’occasione di riflessione sui temi dell’inclusione e dell’accessibilità, richiamando la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità e analizzando il modo in cui la comunicazione fra tutte le persone coinvolte modifichi, o meno, il pensiero e l’azione che portano ad una maggiore e consapevole inclusione»: questo chiede agli alunni delle scuole di primo e secondo grado il concorso denominato “Finalmente ti avvicino”, proposto dalla Consulta Comunale della Disabilità di Verona e al quale si potrà partecipare…
«Questo provvedimento è utile ad assicurare un maggior numero di docenti di ruolo, in modo da ridurre il precariato assai presente anche nel numero degli insegnanti per il sostegno»: lo dichiara tra l’altro Salvatore Nocera, presidente del Comitato dei Garanti della FISH e responsabile per l’Area Normativo-Giuridica dell’Osservatorio sull’Integrazione Scolastica dell’AIPD, a proposito della Legge 159/19, che ha convertito il Decreto Legge “Misure di straordinaria necessità ed urgenza in materia di reclutamento del personale scolastico e degli enti di ricerca…
«Tenuto conto che l’integrazione scolastica nel nostro Paese ha una storia quarantennale - scrive l’insegnante Giovanni Maffullo -, come si dovrebbe continuare questa storia, per renderla realmente proficua e concreta? E tra le tante barriere che avversano l’inclusione degli studenti con disabilità, una delle domande che mi pongo è: come si pensa di assicurar loro il diritto all’educazione e all’istruzione, non comprimibile per ragioni economiche, se non si investe sulla formazione del personale scolastico?»
«Chiedo di riconsiderare questa ulteriore penalizzazione degli alunni con disabilità grave che frequentano la scuola, e che in realtà la possono frequentare solo in parte, risultando quasi a pieno carico delle loro famiglie»: lo scrive Davide Soldani, padre di tre figli con disabilità grave, rivolgendosi direttamente al presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, alla luce di una recente Delibera prodotta dalla Giunta di tale Regione, che prevede appunto un nuovo taglio della cosiddetta “Misura B1”, a danno di alunni con…