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«A quei rappresentanti sindacali che negano l’obbligo delle collaboratrici e dei collaboratori scolastici a prestare l’assistenza igienica e personale agli alunni con disabilità, torno a ribadire - scrive Salvatore Nocera - che il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro relativo al personale del Comparto Scuola, sottoscritto dalle stesse Organizzazioni Sindacali e dal Ministero, prescrive invece chiaramente che le collaboratrici e i collaboratori scolastici non possano sottrarsi a tale obbligo e debbano frequentare il relativo corso di aggiornamento, necessario a svolgere quelle…
Una recente Sentenza prodotta dal TAR (Tribunale Amministrativo Regionale) della Sicilia ha evidenziato una volta ancora che il deprecabile fenomeno delle cosiddette “classi pollaio”, ove in presenza di studenti con disabilità, il numero degli alunni ecceda quello previsto dalle norme vigenti, non solo viola la normativa sulla sicurezza e sulla prevenzione antincendio, ma, soprattutto, non garantisce la qualità della didattica, inficiando ogni tentativo di personalizzazione degli insegnamenti destinati prevalentemente agli alunni con disabilità
«Poco più di vent’anni fa - scrive Gianluca Rapisarda - veniva prodotto il Decreto contenente il Regolamento che fissava l’autonomia didattica e organizzativa delle scuole, stabilendo una flessibilità che avrebbe potuto e dovuto essere anche il principale strumento a supporto del processo di inclusione degli alunni con disabilità. E tuttavia un’autentica “rivoluzione” nell’àmbito dell’attuale sistema di inclusione si potrà avere solo con il definitivo passaggio dal docente di sostegno al “sostegno del contesto”»
«In Italia - scrive Marco Condidorio - i titoli si sprecano e forse per questo si moltiplicano inutilmente. Alcuni esistono, ma senza un riconoscimento, pur avendo una valenza sociale e formativa assai importante. Altri invece sono riconosciuti, pur non avendo alcuna ragione sociale, né utilità culturale, o se ce l’hanno è piuttosto discutibile. Molti, poi, sono quelli “abusivi” tra i quali, purtroppo, anche quello di “tiflologo”, il professionista che affianca i ragazzi con disabilità visiva»
Ha preso posizione, il Centro Antidiscriminazione Franco Bomprezzi della LEDHA (Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità), sulla situazione di quel bimbo con autismo, già segnalata anche dal nostro giornale, al quale non viene assegnato dal Comune di Milano l’assistente all’autonomia e alla comunicazione, nonostante ciò sia previsto dalle varie leggi. In tal senso la Federazione lombarda ha inviato una lettera di contestazione di condotta discriminatoria al Sindaco di Milano e alla responsabile dell’Area Comunale Direzione Educazione (“Area Servizi…
«Sino a quando rimane in vigore l’attuale normativa, siete tenuti a rispettarla ed eseguirla, pena il rischio di inottemperanza ai vostri doveri d’ufficio»: così Salvatore Nocera risponde a un gruppo di collaboratrici e collaboratori scolastici, protagonisti, con lo stesso Nocera, di uno scambio epistolare, nel quale dichiarano il loro rifiuto di prestare assistenza igienica agli alunni con disabilità e di volersi battere contro tale obbligo, stabilito dai Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro del settore scuola
«In base alla nuova normativa - scrive Valentina Ferretti, educatrice di ragazzi con disabilità visiva - sono obbligata in questi mesi, da lavoratrice, a frequentare il corso universitario intensivo annuale, che istituisce la figura dell’Educatore Socio-Pedagogico. Ma è proprio necessario che chi, come me, ha frequentato a suo tempo un corso di qualifica professionale per diventare “Istruttore per minorati della vista” e gode già di una discreta esperienza sul campo, debba ritrovarsi a dovere “giustificare la propria esistenza professionale”?»
«L’inclusione degli alunni e degli studenti con disabilità - scrive Gianluca Rapisarda - non la devono fare i Giudici, ma il rispetto delle leggi attualmente in vigore e, soprattutto, la non più rinviabile e preannunciata riforma del sostegno, con un piano strutturale di stabilizzazione dei circa 60.000 insegnanti di sostegno precari, con il loro definitivo transito dall’organico di fatto a quello di diritto, vincolandoli inoltre all’alunno con disabilità per l’intero segmento formativo»
«Non condivido - scrive Salvatore Nocera - le opinioni di chi critica un provvedimento del Consiglio di Giustizia Amministrativa Siciliana, che ha accolto l’appello con cui la famiglia di un ragazzo con disabilità ne aveva chiesto la ripetenza, ritenendo che fosse stato ammesso agli esami senza una corretta valutazione dei progressi realizzati. A chi infatti parla di “invasione” dei giudizi legali su quelli professionali dei docenti, rispondo che la Magistratura non si è pronunciata sul merito, ma sulla coerenza di…