Editoriali

Meriterebbero il Nobel… ovvero Il valore della ricerca che migliora la vita

Un modello di "macchina della tosse"

«Ho “inaugurato” la direzione responsabile di Superando – scrive Stefania Delendati – con una bronchite ostinata e se sono riuscita a superare i momenti peggiori a casa, senza andare in ospedale, lo devo al ventilatore meccanico e alla “macchina della tosse”, strumenti nati dall’esperienza personale, dal lavoro in corsia, dalla professionalità di tecnici e ingegneri sconosciuti che traducono in ausili le idee per rispondere a bisogni concreti. Ci vorrebbe un premio internazionale per queste ricerche, servirebbe anche a far conoscere queste invenzioni e a raccogliere fondi per progettarne altre»

Firmo ergo sum: le barriere burocratiche e le Pubbliche Amministrazioni

Maurits Cornelis Escher, "Relativity", 1953

«Nel 2024 – scrive Stefania Delendati – è possibile che una cittadina italiana nel pieno possesso dei suoi diritti civili debba sottoporsi ad un iter burocratico tanto lungo, diverso da quello degli altri, soltanto perché non muove le mani? No, non è possibile, perché lo dicono la norma, il buon senso e la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità. Ci si pensa di rado, ma quello delle barriere burocratiche è un problema annoso che merita maggiore attenzione perché causa disagi nella vita quotidiana, nell’erogazione di servizi essenziali e nell’espletamento dei propri diritti»

Inclusione scolastica: l’ora di una nuova svolta, dando la parola ai veri esperti

Inclusione scolastica: l’ora di una nuova svolta, dando la parola ai veri esperti

«Sfidiamo Governo e Parlamento sull’inclusione scolastica – scrive Vincenzo Falabella – chiedendo finalmente che si agisca in modo concreto e agli organi d’informazione chiediamo che sia dia spazio a coloro che da anni rivendicano diritti e pari opportunità. Che quando cioè si parla di disabilità, vengano chiamate a farlo le stesse persone con disabilità e le organizzazioni che ne tutelano i diritti. Quasi 50 anni dopo la prima svolta, che archiviò le “scuole speciali”, è l’ora di una nuova svolta: quella di un’inclusione reale ed effettiva per tutti gli alunni e le alunne con disabilità»

Grazie Antonio, da tutti coloro che credono nell’umanità

Antonio Giuseppe Malafarina

«Sia come direttore responsabile di questa testata, sia con le tue tante attività degli anni precedenti – scrive Vincenzo Falabella, ricordando Antonio Giuseppe Malafarina -, hai dato un contributo molto importante a sviluppare una nuova cultura della disabilità, con la convinzione di voler migliorare la condizione delle persone con disabilità, sapendo che la disabilità riguarda tutti e tutte e non solo chi la vive direttamente. E tutto a partire proprio dalle parole, che hai usato in modo elegante, ma anche ironico e dissacrante, sapendo le “parole giuste” sono anch’esse sostanza e mai forma»

L’inclusione viaggia sempre: è impossibile tenerla ferma

Una realizzazione grafica americana dedicata all'inclusione delle persone con disabilità

«Forse – scrive Vincenzo Falabella – è sufficiente ricordare quanto ripeteva spesso il compianto Andrea Canevaro, uno dei “padri” dell’inclusione scolastica nel nostro Paese, ovvero che “l’inclusione viaggia sempre. È impossibile tenerla ferma”, per replicare alle parole recentemente espresse dallo storico Ernesto Galli della Loggia, sui mali della scuola italiana sostanzialmente dovuti al fatto di mettere insieme, nelle stesse aule, alunni cosiddetti “normali” insieme ad alunni con disabilità, disturbi specifici dell’apprendimento o altri bisogni educativi speciali»

10 dicembre: rispetto dei diritti umani per tutte le persone con disabilità

Una realizzazione grafica dedicata ai diritti umani delle persone con disabilità

«Il 10 dicembre – scrive Vincenzo Falabella – ricorre il 75º Anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Vorremmo che questo anniversario non fosse solo una “Giornata della Consapevolezza”, ma anche l’occasione per rilanciare una sfida costruttiva e propositiva al mondo della politica, affinché si aumentino lo sforzo e l’impegno per arginare fenomeni discriminatori nei confronti delle persone con disabilità e si garantiscano interventi diretti già a partire dalla prossima Legge di Bilancio»

Rispetto e diritti per tutte le persone con disabilità e le loro famiglie

Rispetto e diritti per tutte le persone con disabilità e le loro famiglie

«Non è ancora chiaro a tutti – scrive Vincenzo Falabella, presidente della Federazione FISH, in occasione dell’imminente Giornata Nazionale delle Persone con Disabilità del 3 Dicembre – che quando si parla di persone con disabilità e delle loro famiglie, non ci rivolge a un’esigua minoranza, ma a milioni di persone che ogni giorno combattono per i propri diritti, per una vita piena e dignitosa vissuta indipendentemente dalla loro condizione di disabilità. A tutti loro si deve rispetto e soprattutto vanno resi concretamente esigibili quei diritti in ogni momento della loro vita»

Grosso guaio linguistico da parte di un’affermata esperta di comunicazione

Grosso guaio linguistico da parte di un’affermata esperta di comunicazione

«La giornalista Concita De Gregorio – scrive Antonio Giuseppe Malafarina – ha combinato un grosso guaio linguistico, con tanto di scuse di tenore medesimo. Non si può sapere tutto di tutto, ma c’è una cosa che non andrebbe mai fatta: trattare un argomento improvvisando e invece sulla disabilità molti improvvisano e lo fanno perché non conoscono. Anzi, sono certi di conoscere animati dalla cultura con cui si sono formati. Che, se non ti aggiorni, è quella dei “portatori di handicap”, dei “mongoloidi” e aberrazioni analoghe»

Non toccare il valore di ascoltare storie esemplari

Disegno di Sergio Staino, realizzato in esclusiva per «DM», giornale della UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare). Per gentile concessione

«Non bisogna cadere nell’abilismo – scrive Antonio Giuseppe Malafrina -, perché l’immedesimarsi fine a se stesso per un commento, una lacrima e una carezza al volo lascia il tempo che trova: non cambia né l’individuo né la società di una virgola. Ma non si può pensare che le persone con disabilità non possano essere narrate in maniera positiva, quando c’è qualcosa di positivo da narrare. Sia quindi dovere di chi comunica usare il linguaggio giusto, ma nessuno tocchi il valore di ascoltare storie esemplari. Sarebbe un’altra maniera di discriminare»

La disabilità ci riguarda tutti

“Firma” già nota ai nostri Lettori e Lettrici, Antonio Giuseppe Malafarina si presenta come nuovo direttore responsabile di «Superando.it», ricordando quando conobbe Franco Bomprezzi, colui che definisce il suo “maestro”, e che fu il primo direttore responsabile di questa nostra testata, sottolineando che con Franco condivideva pienamente la volontà di migliorare la condizione delle persone con disabilità, con l’ostinata convinzione che la disabilità ci riguardi tutti e che quindi «a tutti dobbiamo rivolgerci – scrive – quando affrontiamo la comunicazione della disabilità»

Chiediamo a tutti i leader politici un confronto sui temi della disabilità

«Chiediamo a tutti i leader politici in campo il 25 settembre per le elezioni – scrive Vincenzo Falabella, presidente della Federazione FISH – un confronto pubblico con la nostra Federazione, per declinare in impegni precisi quei segnali di attenzione alla disabilità che abbiamo ravvisato nei programmi elettorali, se non in un vero e proprio contratto da sottoscrivere con l’intero movimento associativo delle persone con disabilità e delle loro famiglie, che obblighi chi andrà al governo a dare concretezza alle pari opportunità e all’inclusione sociale delle stesse persone con disabilità»

Buon Esame di Maturità a tutti gli alunni e le alunne con disabilità!

L’augurio del presidente della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) Vincenzo Falabella, a nome di tutta la Federazione, agli alunni e alle alunne con disabilità che da oggi affrontano gli Esami di Maturità, «ben sapendo – scrive – che avete già raggiunto un grandissimo traguardo e un lodevole risultato». «E un grazie particolare ai genitori – aggiunge – per avere sostenuto i propri figli con tanto amore, coraggio, costanza e caparbietà, durante un lungo e articolato percorso scolastico, non sempre appropriato e rispondente ai loro bisogni»

Le sfide del 2022, senza mai negoziare i diritti delle persone con disabilità!

I preziosi risultati ottenuti nel 2021 dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e le tante sfide per il futuro a breve e lunga scadenza, nelle parole del presidente della stessa FISH Vincenzo Falabella, che nell’augurare un felice anno nuovo a Lettrici e Lettori, scrive tra l’altro: «Certo, il percorso sarà ancora lungo, ma andrà di pari passo con il nostro impegno quotidiano, senza paura di rischiare, senza mai restare indifferenti e soprattutto senza mai negoziare i diritti umani delle persone con disabilità e delle loro famiglie!»

Le medaglie delle Paralimpiadi e le medaglie dei diritti

«Quando saranno archiviate le Paralimpiadi – scrive Vincenzo Falabella -, spetterà a chi nel nostro Paese governa e approva le leggi, alle diverse Istituzioni a livello centrale e locale, far capire che gli atleti e le atlete italiani che in questi giorni collezionano tante medaglie non sono “eroi della disabilità”, ma persone che come tutte le altre con disabilità rivendicano “semplicemente” una diversa cultura. Le Paralimpiadi, infatti, possono servire a contrastare tanti stigmi sulla disabilità, ma per vincere anche le “medaglie dei diritti”, servono quanto prima politiche adeguate»

Anche noi siamo donne: un giorno questa affermazione dovrà diventare irrilevante

«Da quando abbiamo iniziato a organizzarci, più di due decenni fa – scrivono le donne con disabilità del Forum Europeo sulla Disabilità – abbiamo dovuto proclamare ripetutamente ogni 8 marzo qualcosa di ovvio, ma sistematicamente trascurato: che anche noi siamo donne! Siamo il 19,2% di tutte le donne e il 60% di tutte le persone con disabilità, ma per decenni siamo state nascoste nel termine generico di “persone con disabilità”. Ci siamo organizzate in una “terra di nessuno”, e l’ultimo desiderio della nostra lotta è che l’affermazione “anche noi siamo donne!” un giorno diventi irrilevante»

Scuola: servono determinazione, lucidità, coesione e collaborazione

«Aprire le scuole in piena sicurezza, consentendo la ripresa della didattica in presenza, pur con i dovuti e necessari adattamenti, e vigilare affinché i diritti delle alunne e degli alunni con disabilità abbiano la stessa dignità e attenzione dei coetanei. Per questo alla determinazione e alla lucidità devono accompagnarsi la coesione, la collaborazione, l’unità e la solidarietà»: lo scrive il presidente della Federazione FISH Falabella, rivolgendosi direttamente a tutte le Famiglie, in vista della sfida costituita dal nuovo anno scolastico al tempo della pandemia da coronavirus

Il momento della coesione, dell’unità, della solidarietà

«È il momento – scrive Vincenzo Falabella, presidente della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) – della coesione, dell’unità, della solidarietà. La nostra Federazione ha il dovere civico e morale, più che mai in questo gravissimo frangente, di garantire il massimo di collaborazione: significa supportare le decisioni istituzionali, proporre corretta informazione, raccogliere le segnalazioni dei singoli, delle famiglie, delle associazioni, accantonando ogni polemica e ogni rivendicazione che possa distrarre dall’unico obiettivo in questo momento: uscire dall’emergenza»

Vogliamo circolare liberamente e in sicurezza nelle nostre città

«Il diritto all’inclusione e alla vita indipendente – scrive Vincenzo Falabella, riflettendo sulla tragica morte di un giovane con disabilità a Firenze, deceduto in seguito a una caduta nel centro storico della città – transita attraverso molti requisiti fra loro intrecciati. Uno di questi è poter circolare liberamente e in sicurezza, senza timore per la propria incolumità, nelle nostre città, nei luoghi delle nostre collettività»

Legge 68: vent’anni di abbandono

Ha compiuto 20 anni la Legge 68/99, sul diritto al lavoro delle persone con disabilità, quella che aveva introdotto il metodo del collocamento mirato, ipotizzando una nuova modalità di accompagnamento delle stesse verso l’inclusione lavorativa, basato su una valutazione più efficace delle capacità residue e attenti servizi per l’impiego. Dopo vent’anni, però, il quadro è tutt’altro che positivo e ciò appare ancora più grave, ricordando che poco più di un mese fa si è celebrato il decennale della ratifica da parte dell’Italia della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità