«Con questa proposta intendiamo incentivare la vita di relazione delle persone con disabilità visiva, facendo sì che chi non vede o vede poco possa sentirsi a casa nei locali di Torino. È un piccolo, ma prezioso segno di attenzione, perché anche attraverso dettagli come questi si può misurare il grado di accessibilità di una città, specie se, come accade a Torino, si tratta di un capoluogo di Regione ormai inserito a pieno titolo nei circuiti turistici internazionali».
A dirlo è Franco Lepore, presidente dell’UICI di Torino (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), che presenta così la proposta lanciata a tutti i ristoranti e bar del capoluogo piemontese di accogliere i clienti ciechi e ipovedenti con un menù scritto in braille, consentendo tra l’altro ai locali che aderiranno di non affrontare alcuna spesa, dato che i costi per le trascrizioni e la stampa sono tutti a carico della stessa UICI di Torino.
Il primo locale ad avere accolto la proposta è stato il ristorante Masaniello è turnàt (Via Ormea, 1/b), con il quale, per altro, l’UICI aveva già avviato una collaborazione e al quale il menu accessibile è stato consegnato nei giorni scorsi. «Ora – è l’augurio di Lepore – speriamo che molti altri ristoranti e bar ne seguano l’esempio». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Ufficio Stampa UICI di Torino (Lorenzo Montanaro), ufficio.stampa@uictorino.it.