Il nuovo fatto discriminatorio che ha avuto loro malgrado come protagoniste nove persone non vedenti si è verificato a Londra alcune settimane fa.
Infatti, alcuni operatori di una delle più famose compagnie del mondo low cost (“a basso costo”), l’irlandese Ryanair, hanno costretto cinque dei nove viaggiatori non vedenti, in partenza dall’aeroporto londinese di Stansted, a scendere dall’aereo su cui erano già saliti e a prendere un altro volo, se volevano proseguire il loro viaggio. E questo adducendo ragioni di sicurezza.
Ora questi passeggeri – che hanno affermato di essere stati pubblicamente umiliati dal comportamento degli operatori di Ryanair – chiedono un risarcimento.
Ma quali sono esattamente queste “ragioni di sicurezza”? «Nessun volo di Ryanair – ci informano i responsabili della compagnia – può trasportare più di quattro passeggeri con disabilità per volta, al fine di consentire all’equipaggio di occuparsi di ognuno di loro in caso di emergenza». Una clausola, d’altro canto, di cui nessuno era stato informato al momento della prenotazione, quando l’organizzatrice del viaggio (Katharine Hurst) aveva spiegato la situazione e chiesto se il gruppo avrebbe potuto andare incontro a disagi o subire restrizioni.
Ancora una volta, invece, a causa di comportamenti superficiali e di una non corretta presa di coscienza dei diritti delle persone con disabilità, ci troviamo costretti a dare la notizia di un episodio in cui – prima di ogni altra cosa – ad essere violata è stata la dignità delle stesse. Circostanza, comuque, cui seguirà certamente un’azione legale che il Royal National Institute of the Blind (RNIB) ha già preannunciato di voler intraprendere nei confronti della compagnia aerea.
Al momento, inoltre, il caso è oggetto di analisi e verifica anche da parte di Richard Howitt, presidente del gruppo che presso il Parlamento Europeo si occupa della tutela dei diritti dei disabili.
A tale avvenimento, accaduto in Gran Bretagna, fa eco proprio in questi giorni nel nostro Paese l’invio di un documento – da parte della Consulta per il Superamento dell’Handicap del Comune di Bologna – all’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC).
Inoltrata direttamente dal presidente della consulta, Simone Gamberoni, la lettera fa riferimento a ripetuti trattamenti discutibili riservati dalla compagnia aerea Meridiana, ai viaggiatori con disabilità.
L’oggetto della missiva, Procedure umilianti e discriminatorie da parte della compagnia aerea Meridiana ai danni delle persone con disabilità, spiega già chiaramente in sé l’intenzione della Consulta bolognese di portare a conoscenza dell’ente di riferimento preposto (l’ENAC) e dell’opinione pubblica una modalità continuativa e consolidata attuata dalla compagnia italiana a basso costo, e non quindi un singolo episodio.
Nei mesi scorsi, infatti, come anche Superando.it ha riferito, si sono verificati diversi episodi di discriminazione nei confronti di persone con disabilità che hanno cercato di avvalersi delle proposte della compagnia Meridiana – ma non solo – per raggiungere località italiane o europee.
Adducendo nella maggior parte dei casi motivazioni simili a quelle cui si è appellata la compagnia Ryanair, come l’indisponibilità dell’assistenza (smentita almeno in un caso da un aeroporto che, invece, la fornisce gratuitamente), oppure richiedendo certificati medici di idoneità al volo o ancora rifiutando di assumersi ogni responsabilità rispetto a danni subiti o provocati dalla persona con disabilità in volo, Meridiana si è resa più volte artefice di vere e proprie discriminazioni.
Tutti episodi rispetto ai quali oggi la Consulta di Bologna ha deciso di chiedere una verifica prioritaria, sia per quanto riguarda le procedure seguite da Meridiana, sia per quanto concerne la normativa sull’assistenza delle persone con disabilità inserita nel piano di zona del Comune del capoluogo emiliano.
Queste situazioni, per concludere, dimostrano ancora con maggior forza quanto sia necessario e urgente il regolamento, in via di definizione, che renderà illegale in tutta l’Unione Europea la discriminazione verso le persone con disabilità durante i viaggi aerei.
Si tratta di un progetto di grande rilevanza per il quale l’European Disability Forum (EDF) – organizzazione ombrello che difende i diritti di cinquanta milioni di persone in Europa – si sta battendo da tempo e che anche Superando.it, nelle scorse settimane, ha seguito da vicino con molta attenzione.
Un regolamento che si auspica venga adottato entro la fine del 2006 e che imporrà agli aeroporti e alle compagnie aeree di rispettare e applicare una serie di misure che non dovranno più lasciare alcuna possibilità per discriminazioni nei confronti delle persone con disabilità in viaggio.