L’European Disability Forum (EDF, organizzazione ombrello che difende i diritti di 50 milioni di persone in Europa) prosegue con il proprio impegno nell’ambito della realizzazione del primo regolamento che renderà illegale in tutta l’Unione Europea la discriminazione verso le persone con disabilità durante i viaggi aerei.
Questo progetto, per il quale l’EDF si sta battendo da tempo e che Superando.it ha seguito da vicino nelle scorse settimane, rappresenta un passo legislativo molto importante per l’affermazione dei diritti delle persone con disabilità, anche perchè sarà la prima norma ad avere un’attenzione specifica alla disabilità.
Tra le misure previste dalla bozza del regolamento – che dovranno essere appplicate direttamente dagli aeroporti e dalle compagnie aeree – rientrano la fornitura di assistenza dall’arrivo alla partenza, senza costi aggiuntivi per il passeggero con disabilità.
La realizzazione, inoltre, di corsi di formazione per tutti gli staff che verranno in contatto con i passeggeri disabili e, aspetto indispensabile, la trasmissione di ogni informazione essenziale al cliente con disabilità.
Infine, è previsto che non vi sia più alcun tempo limite di viaggio per i cani guida.
Il regolamento in via di approvazione verrà sottoposto alla votazione definitiva del Parlamento Europeo nel corso della seduta plenaria del mese di dicembre.
Forte del sostegno già ottenuto dal Comitato Trasporti del Parlamento Europeo – durante l’incontro del 10 ottobre scorso – l’EDF sta cercando ora di continuare la sua azione di pressione affinché la bozza in discussione preveda alcuni aspetti che per il Forum sono fondamentali. A parere di quest’ultimo, infatti, per essere completo ed efficace il regolamento non dovrà prevedere la possibilità di recesso dal nuovo sistema da parte delle compagnie aeree.
Se questo infatti dovesse accadere, il buon funzionamento di tutta la struttura operativa prevista verrebbe meno e sarebbe impossibile raggiungere l’obiettivo principale di porre fine a trattamenti iniqui e inaccettabili nei confronti dei passeggeri con disabilità.
Proprio per questo tutte le associazioni che aderiscono al Consiglio Nazionale sulla Disabilità sono state invitate a compilare una bozza di lettera (per scaricarla, cliccare qui), da inviare al maggior numero di rappresentanti possibili presso il Parlamento Europeo, affinché la pressione sia reale e produttiva.
Da segnalare anche il pieno appoggio di alcuni rappresentanti politici del nostro Paese che condividono l’importanza di questo progetto e ne sostengono apertamente la causa, anche attraverso un’interrogazione parlamentare, come hanno fatto sia Luciana Sbarbati che Antonio Mereu.
Come si legge nel testo della prima interrogazione (per farlo, cliccare qui), Sbarbati ha chiesto alla Commissione Europea – a seguito dell’increscioso episodio che ha visto come protagonista la compagnia low cost (“a basso costo”) Ryanair e nove passeggeri non vedenti, vicenda documentata anche da Superando.it – di fare delle verifiche e di rispondere in modo inequivocabile in merito alle responsabilità della compagnia, che ha fatto scendere da un proprio aereo alcuni passeggeri già imbarcati. Si chiede altresì una risposta anche sulle misure che la Commissione stessa intende adottare per evitare il ripetersi di simili episodi che violano la libertà e la dignità delle persone.
Si è rivolto invece al Parlamento italiano Antonio Mereu, e più precisamente a Pietro Lunardi, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.
A determinare la necessità di questa iniziativa è stato un nuovo, ulteriore episodio di discriminazione – alla fine di ottobre – che ha visto ancora una volta come protagonista, oltre ad una famiglia con una persona disabile, la “recidiva” compagnia aerea Meridiana, della quale il nostro sito ha più volte denunciato i comportamenti.
Precisamente, i fatti rispetto ai quali l’onorevole Mereu ha chiesto al ministro Lunardi chiarimenti e conferme riguardano la decisione della Meridiana di anticipare la partenza di una famiglia di Carbonia (Cagliari), che viaggiava da Cagliari a Milano e che aveva al proprio interno un componente con disabilità, dal volo delle 11.45 (precedentemente confermato) a quello delle 7.
Come in precedenti casi, le motivazioni addotte sono state la mancanza di personale sufficiente a garantire l’assistenza e il fatto che il volo delle 11.45 prevedeva già la presenza di un numero di persone con disabilità così elevato da non poter essere incrementato.
Cos’ha chiesto dunque Mereu a Lunardi?
Innanzitutto la conferma che esistano disposizioni chiare in merito ad un numero massimo di persone con disabilità che possono essere imbarcate sullo stesso volo. In secondo luogo, di quali informazioni in merito a questa vicenda il Ministero sia realmente in possesso. Infine, quali iniziative intenda egli adottare affinché le persone con disabilità possano godere di pari opportunità nella fruizione del servizio di trasporto aereo.
Per concludere, a questo punto – visto il reiterarsi di episodi iniqui e degradanti – possiamo solo auspicare che il regolamento in via di approvazione diventi attuativo al più presto, ma con le necessarie caratteristiche ritenute indispensabili dall’European Disability Forum. Infatti, vicende come quelle appena descritte sarebbero possibili anche dopo l’approvazione del regolamento, solo nel caso in cui – come paventato dall’EDF – una compagnia avesse la possibilità di recedere dal sistema previsto dalla normativa.
Ed è quindi proprio questo che dev’essere impedito, se è vero – come vogliamo credere – che al centro delle azioni intraprese da chi ci governa non ci sia la tutela di interessi personali o privati, ma di quelli di tutta la collettività e dei suoi diritti, della sua dignità.
Una collettività di cui le persone con disabilità fanno parte come chiunque altro e le cui esigenze devono quindi essere sempre rispettate e tenute in considerazione, quando si discutono e si producono politiche generali di ogni tipo (attuando cioè il cosiddetto mainstreaming).