Cresce a Milano la preoccupazione dei disabili

Cresce la preoccupazione e la delusione delle associazioni milanesi di fronte alle scelte del Comune meneghino, tenendo conto anche di un elemento negativo in più: il taglio al Fondo Nazionale per le Politiche Sociali che potrebbe portare ad oltre 3 milioni di euro in meno rispetto a due anni fa

Palazzo Marino, sede del Comune di MilanoContinua la preoccupazione della LEDHA (Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità) e di tutte le associazioni che ad essa aderiscono, di fronte alle scelte del Comune di Milano.
Già qualche mese fa era stato denunciato l'”assordante silenzio” degli amministratori meneghini di fronte alla richiesta di aprirsi al confronto sui problemi delle persone con disabilità e dei loro familiari, con una nota ufficiale ripresa anche da Superando.it.
Oggi però c’è qualcosa di più. Infatti, si dichiara in un nuovo comunicato della LEDHA, «anche a Milano iniziano a farsi sentire gli effetti del taglio al Fondo Nazionale per le Politiche Sociali, rispetto al quale i primi dati parlano di 3 milioni di euro in meno rispetto a due anni fa».
Questo preoccupa molto, pur non essendo ancora chiare quali saranno le conseguenze concrete. Se però il Comune non interverrà con altre risorse, secondo la LEDHA «vi sarà inevitabilmente una riduzione dei servizi e un deciso peggioramento della qualità della vita delle persone con grave disabilità».

La preoccupazione, quindi, è grande e si unisce anche alla delusione per come è iniziato il percorso che porterà al nuovo Piano di Zona milanese. «Nemmeno questa volta – dichiara infatti la LEDHA – il Comune è riuscito a dimostrare la volontà di realizzare un dialogo costruttivo con le associazioni, organizzando incontri dove lo spazio per il confronto è ridotto e marginale».
Le associazioni milanesi hanno perciò espresso una valutazione negativa del Piano di Zona appena terminato, sia nella forma che nella sostanza.
«Una valutazione aggravata dal comportamento inaccettabile dell’assessore Tiziana Maiolo che dal gennaio 2005 non ha voluto discutere le proposte raccolte dalle associazioni in un documento né rispondere alle innumerevoli sollecitazioni inviate. Un atteggiamento ben lontano dallo spirito della Legge 328/2000 e di una programmazione partecipata».

Ancora una volta, però, le associazioni della LEDHA hanno voluto presentare le proprie idee e i contributi utili a dar vita ad un programma di azioni e interventi che possano migliorare concretamente le condizioni di vita delle persone con disabilità e il riconoscimento dei loro diritti umani e civili.
Ai fini dell’assegnazione dei finanziamenti da parte della Regione, i lavori dovranno proseguire celermente e nelle prossime settimane si arriverà ad una bozza di Piano per il triennio 2006-2008: «Si vedrà allora – conclude la LEDHA – quali tra le questioni  sottoposte all’attenzione del Comune verranno prese in considerazione».
(S.B.) 
 

Le associazioni milanesi aderenti a LEDHA sono:
Coordinamento Genitori Cse di Milano
AIAS Milano (Associazione Italiana Assistenza Spastici)
ANFFAS Milano (Associazione Famiglie di Disabili Intellettivi e Relazionali)
UILDM Milano (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare)
Vivi Down
Associazione Genitori Don Gnocchi
Associazione Presente e Futuro
Aisac (Associazione per l’Informazione e lo Studio della Acondroplasia)
ANS (Associazione Nazionale Subvedenti)
ALFA (Associazione Lombarda Famiglie Audiolesi)
Oltre noi… la vita
ANGSA Lombardia (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici)
ALISB (Associazione Lombarda Idrocefalo e Spina Bifida)

Per ulteriori informazioni:
LEDHA, Via Monte Santo, 7, 20124 Milano, tel. 02 6570425
Riferimento: Giovanni Merlo, tel. 347 7308211
comunicazione@informahandicap.it www.informahandicap.it

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