I rappresentanti della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e del CND (Consiglio Nazionale sulla Disabilità), compresi nella delegazione italiana inviata all’ONU, partiranno venerdì 11 agosto alla volta di New York per contribuire a comporre il Comitato Ad Hoc (Ad Hoc Committee), riunito nella sua ottava sessione, per definire la Convenzione per la Tutela dei Diritti delle Persone con Disabilità.
Capo della delegazione italiana, al posto del consigliere delegato agli Affari Sociali, sarà l’ambasciatore italiano all’ONU Marcello Spatafora.
Spatafora, di origine austriaca, ha una lunga carriera diplomatica alle spalle, essendo stato ambasciatore italiano in Albania e, ultimo incarico prima dell’attuale, direttore generale per i Rapporti Economici Multilaterali e la Cooperazione Finanziaria presso il Ministero degli Esteri.
Questa ottava sessione – che avrà inizio lunedì 14 agosto e si protrarrà fino a venerdì 25 agosto – sarà presumibilmente decisiva perché quella in grado di licenziare il testo conclusivo della nuova Convenzione.
«Probabimente capiremo che sarà davvero l’ultima quando avremo raggiunto il traguardo della conclusione della prima settimana di lavori», spiega Giampiero Griffo, rappresentante del CND presso la Commissione dell’European Disability Forum (EDF). «Infatti, l’agenda del Chair, il presidente dell’Ad Hoc Committee, ovvero l’ambasciatore della Nuova Zelanda, Don McKay, ha fissato per la prima settimana di lavori la discussione dei punti maggiormente controversi: il monitoraggio internazionale, la definizione del termine “disabilità”, la cooperazione internazionale, il ruolo della donna, la rappresentanza legale. Si tratta di nodi delicati e solo se saremo riusciti a scioglierli dopo la prima settimana, potremo sperare nella vicina conclusione dei nostri lavori».
In linea di massima – va annotato – si tratta proprio degli stessi argomenti individuati il 4 agosto a Roma nelle sedi del Ministero degli Esteri, durante la riunione preparatoria della delegazione italiana.
La seconda settimana dovrebbe invece, sempre secondo l’agenda fissata da McKay, essere dedicata al dibattito sui temi aperti.
«In questa sessione il ruolo delle ONG verrà probabilmente ridotto, perché ampio spazio sarà dato ai Governi delle Nazioni coinvolte. Ora è tutto in mano alla negoziazione», commenta Griffo, che come già nell’agosto del 2005 e nel gennaio di quest’anno, fungerà da “inviato speciale” per Superando.it, durante i lavori di New York.
(B.P.)
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